A cura di Lucia Diaferia socia Anfi – sezione Liguria
Il Gatto Siberiano è una delle razze feline russe riconosciute dall’Anfi-Fife. Per il suo aspetto maestoso, la sua indole mansueta e la sontuosità del pelo potrebbe benissimo essere definito lo Zar dei gatti.
Bello ed elegante, è un gatto che non passa di certo inosservato. Indipendente e solitario, si affeziona comunque alla sua famiglia, difendendola come un vero e proprio guardiano. Scopriamone le origini, le caratteristiche, il carattere e come alimentarlo.
Gatto Siberiano: origini
Una documentata ricostruzione dell’origine di questa razza e del suo nome si deve all’allevatrice russa Irina Sadovnikowa. Il Siberiano, conosciuto oggi come “Siberian Cat”, “Sibi” o “Gatto delle Foreste Siberiane” è uno dei nomi dato dai Russi a questo grosso e soffice gattone, ma costituisce anche materiale per miti e mistificazioni.
Uno di questi miti vuole che il Gatto Siberiano sia originario della Taiga, foresta di conifere con betulle e rado sottobosco tipica delle regioni fredde continentali.
La prima segnalazione ufficiale di questa razza è degli anni ’20 del secolo scorso e viene riportata da un giornale tedesco che parla di Tobolkser, un robusto gatto rosso proveniente dal Caucaso, dal pelo semilungo.
I primi esemplari di Siberiano arrivati in Europa provengono dalla famosa cittadina russa di San Pietroburgo (ex Leningrado) e furono portati a Berlino dagli allevatori tedeschi Hans e Betty Schulz; da qui i cuccioli nati dal maschio Tima e dalla femmina Mussa si distribuirono in diversi Paesi dell’Europa Occidentale, Italia compresa.
La folta pelliccia del Gatto Siberiano e la sua indole particolare hanno fatto sì che mercanti ed aristocratici lo introducessero nella Russia occidentale e centrale allargando la sua area di diffusione; il risultato di una naturale selezione, avvenuta fra gatti domestici che vivevano nelle masserie degli antichi Russi, e l’originario gatto selvatico che viveva liberamente sulle cime dei monti Urali e nell’Altopiano della Siberia centrale (Russia), è il gatto Siberiano.
Aspetto e caratteristiche
Si pensa che il Gatto Siberiano sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo al mondo e che sia quindi progenitore di una varietà di gatti con questa caratteristica. Tra queste razze ricordiamo l’Angora Turco, il Maine Coon, il Turco Van, il Norvegese delle Foreste; generazioni di gatti denominati “di bosco” con origini naturali (e quindi sviluppatisi senza l’intervento dell’uomo), ambientatisi poi in habitat diversi.
Il Siberiano è un gatto di taglia medio grande, e la sua mole è un fattore molto stimato in esposizione; la taglia grande lo ha infatti difeso dalle condizioni climatiche spietate come quelle della Siberia, permettendogli una maggiore sopravvivenza. Il Siberiano ha un corpo compatto, di forte struttura ossea e muscolare; il maschio può arrivare anche ai 12 chili di peso, la femmina, invece, è decisamente più piccola.
Il mantello è semilungo: sotto il ventre, sul collare, sul petto, sul posteriore e sulla coda è presente una folta pelliccia morbida e vaporosa detta gorgiera. Sulla nuca e sulle spalle invece il pelo è piuttosto corto e morbido; sul dorso il pelo lucido è forte, lungo e idrorepellente, ossia respinge l’acqua e l’umidità. La pelliccia è formata da tutti i tre tipi di pelo e in particolare il sottopelo è molto folto.
Una caratteristica molto apprezzata sono i ciuffi di pelo che fuoriescono dai padiglioni auricolari, ciuffi chiamati “Piume di Lince”, mentre è obbligatoria una folta chioma di pelo soffice e morbido all’interno dell’orecchio.
Gatto Siberiano: carattere
Questo bellissimo felino venne utilizzato dai monaci russi come gatto da guardia, per la sua prontezza nell’attaccare e per il suo istinto selvatico modificato poi a seguito dell’addomesticamento.
A livello caratteriale è molto indipendente e ama la solitudine, ma apprezza anche le coccole. Difatti si affeziona molto alla famiglia che lo accoglie. Di solito però si affeziona a un componente più che agli altri, divenendo suo fedelissimo guardiano.
Alimentazione e salute
Non è un gatto che necessita di grandi cure, è sano, forte e robusto. Per quanto riguarda l’alimentazione, sicuramente la carne cruda è l’ideale perché ricca di sostanze nutritive. Non private la carne delle ossa, sgranocchiarle è importante per mantenerlo in salute.
Vanno bene anche i croccantini purché siano di qualità e ben bilanciati. Inoltre bisogna selezionare quelli adatti all’età del micio, cucciolo, adulto o anziano, in modo che siano formulati su misura. Da evitare invece i cereali.
Il Siberiano è un “gatto rustico”, che deve quindi presentare un aspetto naturale; la sua toelettatura si riduce a una spazzolata con una cardatrice, ogni 15 giorni, a esclusione dei periodi di muta, in primavera e autunno, in cui bisogna intensificare le spazzolature. In vista delle esposizioni o di rendez-vous amorosi, si consiglia il vecchio ma sempre valido bagno di crusca, utilizzando appunto della crusca fine essiccata al forno, cosparsa tiepida sul mantello e successivamente asportata con energiche spazzolate. Per dare maggiore lucentezza al pelo possiamo infine passarci sopra un panno inumidito con acqua e aceto.
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