Prende il nome dall’omonimo lago salato sito nella parte orientale della Turchia. Il Turco Van è una razza antica e con un’importante peculiarità di comportamento: questi gatti, infatti, non sono spaventati dall’acqua.
A cura di Marco Bellagamba
Il gatto che non teme l’acqua
Le origini della razza si perdono nell’antichità. Secondo alcune fonti i progenitori dei moderni Van erano già presenti nella loro zona di origine all’epoca della dominazione romana, mentre secondo altri esperti questi gatti sarebbero arrivati sulle rive del lago di Van i dai mercanti che percorrevano la Via della Seta. Quello che sappiamo per certo è che questi gatti si adattarono molto bene a vivere nella nella zona di Van, dove la particolare conformazione geografica favorì il loro isolamento e il loro adattamento a una zona molto ricca di acqua.
In Turchia la razza non è ben distinta dall’Angora Turco.
Se la razza è tanto antica, la storia moderna del Turco Van invece è piuttosto recente: se i primi esemplari, come gli Angora Turchi arrivarono in Europa nell’Ottocento, soltanto nel 1955 iniziò il progetto di una selezione che ne fissasse i caratteri e lo distinguesse dal suo stretto cugino. L’iniziativa fu presa da due signore inglesi, Laura Lushington, una fotografa, e Sonia Halliday, una giornalista, entrambe impiegate in Turchia con la missione di cercare luoghi interessanti a scopo turistico.
Le due inviate rimasero molto colpite dall’aspetto e dal comportamento di alcuni gatti: erano gatti dal pelo semilungo, bianco e con pezzature che interessavano soltanto la fronte e la coda. Questi gatti non avevano paura dell’acqua, ma sembravano essere a loro agio in questo elemento.
L’interesse di Laura e Sonia fu tale che chi le ospitava decise di regalare loro due cuccioli che, trascorso il periodo di quarantena, poterono raggiungere le due signore in Inghilterra: ebbe così inizio la selezione. Nel 1959 le due signore tornarono in Turchia e portarono al loro ritorno una seconda coppia di gatti che, insieme ai discendenti della prima coppia, costituì la base della moderna razza.
La razza prende il nome dalla città di Van, una zona isolata e ricca di acqua, questo potrebbe spiegare l’affinità tra questi gatti e un elemento che di solito è avverso ai nostri amici a quattro zampe.
La selezione non si ferma
L’associazione catofila inglese GCCF (The Governing Council of the Cat Fancy) riconobbe la razza nel 1969, dopo circa quindici anni di attenta selezione, mentre la FiFe, principale organizzazione catofila europea, riconobbe la razza nel 1971. Questi gatti sono piuttosto rari, soprattutto negli Stati Uniti, dove i primi esemplari di Turco Van arrivarono nel 1982 e soltanto nel 1994 furono riconosciuti dalla CFA e ammessi alle gare.
Le “impronte di Allah”
Osservando un Turco Van non si può non rimanere colpiti dal suo manto candido interrotto soltanto dalle macchie presenti sulla testa e sulla coda. Secondo una leggenda Allah vide un gatto completamente bianco che sembrava affogare nel lago di Van e, volendolo salvare, lo afferrò per la testa e per la coda e lo condusse a riva. Subito dopo notò che nel lago c’erano altri bianchi che nuotavano tranquilli.
Divertito, Allah decise di lasciare sul candido mantello un segno del suo passaggio e così alcune impronte rosse comparvero proprio lì dove aveva afferrato l’animale. Un’altra leggenda racconta che quando terminò il diluvio universale due gatti bianchi sfuggirono al controllo di Noè e si lanciarono in acqua mettendosi a nuotare per raggiungere il monte Ararat.
Man mano che le acque si ritiravano questi gatti scesero sempre più a valle e raggiunsero gli uomini. Allah decise così di premiare il loro coraggio e li benedisse toccandoli sulla testa. Dove Allah toccò i due animali lasciò, in rosso, le impronte della sua mano.Il Turco Van è un gatto coraggioso e non esita a inseguire le sue prede perfino lanciandosi in acqua.
Non per tutti
Il Turco Van non è quello che si può definire un gatto adatto a tutti: egocentrico, indipendente, intelligente e territoriale, non ama essere costretto in braccio e, pur non essendo timido, è solitamente riservato con gli sconosciuti. È un eccellente cacciatore e ha bisogno di un territorio ampio e vario che gli permetta di sfogarsi. Accetta la convivenza con altri animali, cani o gatti, solo se può comportarsi come elemento dominante, e, anche se si affezionerà a tutta la famiglia, sceglierà un compagno umano in particolare con il quale instaurare un rapporto più stretto.
Il Turco Van è un gatto longevo, la sua vita media è di circa 18 anni.
Cura del pelo
Pur essendo privo di sottopelo, il mantello del Turco Van richiede molte attenzioni: sarà necessario spazzolare il nostro compagno a quattro zampe una volta alla settimana, mentre nei periodi di muta perderà molto pelo, quindi le spazzolate dovranno essere quotidiane anche per evitare che il gatto ingerisca troppo pelo. Può essere alimentato sia con mangimi secchi che con l’umido e adora in modo particolare il pesce.