In realtà la stragrande maggioranza delle persone definisce intelligente il cane quando obbedisce all’uomo. Di conseguenza l’intelligenza del cane è considerata più o meno in relazione a quello che noi vogliamo che faccia.
A cura CLAUDIO MINOLI www.apnec.org
Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili
Ma, quando il cane è intelligente per l’uomo, da fare un’ulteriore precisazione.
Geni… Incompresi
A questo punto vorrei però esprimere un pensiero alquanto personale, e cioè che molti dei cani definiti “stupidi” in quanto disobbedienti siano in realtà dotati di un’intelligenza “raffinata”, dalla quale riescono a trarre numerosi vantaggi. Con la stessa velocità con cui il cane “intelligente” apprende l’obbedienza, il cane “stupido” impara l’evasione.
Il cane che sa tenere insieme un gregge di pecore, che le raduna e che a comando si stende a terra, che in pochi minuti riesce a portare il suo gregge nel recinto è decisamente un soggetto eccezionale. Quanti di noi, vedendo un simile pastore all’opera, non si lascerebbero sfuggire la famosa frase “quel cane è proprio intelligente”? E cosa penseremmo invece se un cane, dopo mesi e mesi di lezioni di addestramento all’obbedienza, cominciasse a ignorare il comando “vieni” quando è impegnato ad esempio a annusare o a scavare nel terreno?
Furbetti
La realtà è che entrambi i soggetti, il pastore e il disobbediente, sono dotati della medesima intelligenza. Dal punto di vista dell’apprendimento formale, quella del secondo cane potrebbe essere considerata addirittura come una prestazione superiore. In questo caso, infatti, il cane ha imparato a fornire una risposta condizionata; viene quando il padrone lo chiama, ma se si accorge di avere un vantaggio maggiore ignorando il comando… allora disobbedisce!
La differenza quindi tra “cani intelligenti” e “cani stupidi” è in gran parte una questione di temperamento. Ma soprattutto è il nostro modo per definire l’intelligenza canina in funzione delle nostre aspettative.
Un cane che mostra un comportamento eccessivamente dominante, molto spesso risulta inaddestrabile perché pone resistenza alla nostra autorità. Se la maggior parte dei cani si presta a essere addestrata è dovuto in buona misura alla socialità di questi animali, che sono abituati a prestare attenzione agli stimoli esterni, al concetto di branco e all’applicazione del linguaggio del corpo.
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