Educare Golden e Labrador Retriever, due razze che negli ultimi anni anno visto incrementare la loro diffusione in maniera esponenziale surclassando “colleghi” ben più conosciuti.
A cura di Michele Caricato www.michelecaricato.com
Il motivo di questo grande successo non è una moda passeggera, come è capitato a tante razze, ma semplicemente l’apprezzamento che hanno saputo guadagnarsi grazie ad alcune caratteristiche fondamentali per il cane moderno.
Come educare il Golden e il Labrador
Queste due razze possiedono, infatti, una dote intrinseca che è la “docilità”, caratteristica che permette la gestione, l’addestramento e la convivenza senza che siano necessari degli interventi particolarmente intensi.
Sia il Labrador che il Golden difficilmente si sognerebbero di mettere in discussione il ruolo del proprietario e, il loro ottimismo, l’immancabile socialità nonché l’amore incondizionato per tutto ciò che li circonda li rende dei cani semplici perché, in linea di massima, vanno d’accordo con tutto e tutti.
La possessività e l’istinto di protezione sono poco marcati, evitandoci sorprese dovute a reazioni violente verso chicchessia e la voglia di conoscere chiunque sovrasta qualsiasi forma di diffidenza che dovesse essere presente. Questo essere così estroversi e la grande curiosità per tutto ciò che li circonda hanno però anche un lato impegnativo in quanto l’entusiasmo si trasforma spesso in energia e quest’ultima, data la loro forza fisica, va comunque gestita.
L’educazione ideale per Golden e Labrador Retriever
Mettendo assieme tutte queste qualità, caratteristiche e punti deboli vediamo allora qual è l’iter educativo ideale per queste due razze: La socializzazione (cioè il bagaglio di esperienze relazionali del cane) dovrebbe tendere ad abituarlo a tutto ciò che può alzare la sua soglia di curiosità rendendogli difficile trattenersi dal saltare addosso, invitare al gioco, esplorare etc… Si consiglia, quindi, di fare un piccolo test per verificare questo elemento facendo una semplice passeggiata dove annoterete le sue reazioni verso:
- Persone che camminano.
- Persone che corrono o fanno attività fisica.
- Bici.
- Persone a passeggio con cani.
- Bambini che giocano.
- Persone con passeggino.
- Altro che vi viene in mente o che vi capita di incontrare.
Una volta che avete identificato quali stimoli sono eccessivamente allettanti per il vostro amico, procederete con una lenta “immersione” negli stessi, in modo che l’abitudine a vederli li renda sempre meno stimolanti.
Per questo tipo di training dovrete tenere presente:
- La frequenza. Esperienze stimolanti alternate a giorni di relax danno i risultati migliori.
- La distanza. Scegliere la distanza corretta dallo stimolo vi aiuterà a gestire la situazione.
- La pazienza. È importante che siate disponibili ad aiutare il cane più e più volte (vedremo in seguito un esercizio) nel caso perda il controllo.
- Il controllo dell’iniziativa è il concetto intrinseco nel cane che siete voi il primo riferimento, che può dare il via o bloccare un’azione.
- Un semplice esercizio che potete provare è il seguente: Non appena si presenta un occasione di incontro (persone, cani etc..) fermatevi a circa tre metri dalla distrazione.
- Se il cane tira in direzione dello stimolo cercate di non muovervi.
- Lentamente, senza spostarvi e aiutandovi col guinzaglio, riportate il cane accanto a voi in una posizione tale che la punta dei vostri piedi sia qualche centimetro avanti rispetto alla punta dei piedi del cane.
- Ogni volta che il cane prova ad avanzare riportatelo nella posizione (che viene chiamata “al piede”).
- Se il vostro allievo smette di provare o, meglio ancora, rassegnato si siede o si sdraia premiatelo oppure concedetegli di raggiungere il suo obiettivo.
- Lo scopo dell’esercizio è far capire al cane che se è calmo e rilassato potrà ottenere ciò che vuole, altrimenti non ci si muove!
Terzo esercizio: per educare il Labradoe e il Golden
- Posizionate i due conetti a 5/10 metri l’uno dall’altro e visualizzate la linea immaginaria che li unisce.
- Con il cane al guinzaglio cominciate a camminare partendo dal primo cono per arrivare al secondo.
- Cercate di rimanere sempre sulla linea che unisce i due punti e sforzatevi di tenere sempre la testa e le spalle nella direzione di marcia.
- Cercate di non guardare o parlare con il cane, procedete guardando fisso davanti a voi come se il vostro amico non ci fosse.
- Il Labrador ha la tendenza ad andare avanti e tirare; lasciate pure che vi superi ma non appena il guinzaglio va in tensione girate immediatamente indietro.
- Il dietro front va fatto sul posto.
- Non lasciate mai la linea.
- Il concetto di questo esercizio è che se lui tira voi il risultato sarà che vi vedra girare e andare dalla parte opposta.