Chi visita il nostro giardino? E sopratutto,cosa mangia?

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Uccellini che frequentano il nostro giardino

In questo articolo parliamo degli uccellini che frequentano il nostro giardino, cerchiamo di capire chi lo visita più frequentemente e cosa mangiano.

Gli uccelli non abitano solo boschi, campi, prati e montagne. Molte specie, infatti, vengono in visita nel nostro giardino e possono essere osservate da molto vicino. Grandi alberi, arbusti indigeni, fiori e mangiatoie opportunamente installate sono elementi attrattivi per gli uccelli.

A cura di PASQUALE QUITADAMO (Raggio di Sole)

IL FRINGUELLO (Fringilla coelebs)

È un uccello dai gusti poco difficili; è infatti presente ovunque ci sia qualche albero. Poiché sono leggermente più piccole e perciò meno resistenti ai rigori invernali, sono soprattutto le femmine a migrare verso sud e verso ovest. Per questo, in inverno, in Italia e in particolare nel Nord Europa predominano i maschi. Il nome scientifico della specie Fringilla coelebs, il fringuello celibe, è probabilmente dovuto a questo fenomeno.

Si ciba prevalentemente di semi, frutti e bacche di piante basse (erbe di campo, cereali), ma anche di alberi (conifere). In primavera predilige le gemme e nel periodo riproduttivo insetti e ragni. Si posa spesso a terra alla ricerca di semi. Preferisce semi rotondi fino ad un peso di 25 grammi e ne consuma circa 7 grammi al giorno. In estate si ciba per il 90% di insetti. Le emissioni vocali del fringuello sono state molto studiate. Esse presentano delle variazioni locali, dialetti che cambiano da regione a regione, proprio come nell’uomo.

Il cardellino
Il Cardellino

CARDELLINO (Carduelis carduelis)

Il suo nome deriva all’abitudine, in estate e in autunno, di stare appollaiato sulle infiorescenze dei cardi a spilluzzicarne i semi. Per la ricchezza di colori, del canto, della socievolezza e del fatto che si lascia facilmente incrociare con i canarini, già dai tempi dei Romani era un ricercato uccello da gabbia.

Si ciba soprattutto di semi di grosse piante erbacee, ma anche di alberi; durante l’allevamento anche di piccoli insetti. Sono state osservate sette differenti modalità di raccolta del cibo nel cardellino. Può nutrirsi rovistando il terreno, oppure su un ramo in posizione normale, appeso verticalmente a testa in giù o aggrappato col capo piegato lateralmente e il corpo tenuto in posizione orizzontale.

Altre raffinate tecniche vengono utilizzate per raggiungere i semi sugli steli sottili di alcune piante: il volatile risale lentamente dal basso lungo il fusto in modo tale che l’apice con i semi si incurvi sotto il suo peso così da poter raggiungere l’alimento stando quasi orizzontale. Si alimenta di almeno 150 specie di piante diverse. Di solito, non raccoglie tutti i semi di un’infiorescenza: in questo modo alle piante rimangono semi per la riproduzione.

CINCIARELLA (Cyanistes caeruleus)

Mostra grande spirito inventivo nella ricerca del cibo. Ad esempio, nel 1929 in Gran Bretagna, alcune cince hanno imparato ad aprire i coperchi delle bottiglie di latte per potersi nutrire della panna; questo comportamento si è in seguito diffuso molto velocemente tra gli uccelli di questa specie.

Si nutre di insetti, ragni e piccoli semi. Non predilige semi di grandi dimensioni come semi di girasole. Presso le mangiatoie gli uccelli seguono un ordine di beccata sia tra specie diverse, sia all’interno della stessa specie. Di solito esiste una specie dominante che prevale sulle altre, tenendole lontane senza veri e propri conflitti, ma solamente con un atteggiamento di minaccia. In condizioni naturali gli scontri per impadronirsi del cibo sono molto meno frequenti che nelle mangiatoie poiché le risorse alimentari sono disperse su grandi aree, così da creare diverse nicchie ecologiche.

Per ridurre i conflitti occorre predisporre diversi punti (mangiatoie) con cibo variegato e rifugi per le specie più deboli.
Le Cinciarelle più piccole, sono svantaggiate nei confronti delle Cinciallegre più grandi. Tuttavia, nelle mangiatoie appese, grazie al loro sottile becco, riescono a prendere meglio il cibo. La Cinciarella ha sviluppato particolari tecniche per aprire semi con gusci duri che le altre Cince colpiscono con insistenza tenendoli tra le zampe: apre delle fessure con colpi regolari e con particolari movimenti del becco che ripete più volte.

Foto della cinciallegra
La cinciallegra

CINCIALLEGRA (Parus major)

Rappresenta la più grande Cincia europea. Si ciba di insetti e piccoli semi. Nelle mangiatoie preferisce semi ricchi di oli.
Le dimensioni delle covate dipendono da diversi fattori. La disponibilità alimentare rappresenta un elemento fondamentale. Con l’avanzare della stagione cala il numero delle covate, probabilmente perché dimunuisce il numero delle larve a disposizione indispensabili per le nidiate.

Le dimensioni delle nidiate sono simili sia quando la specie si riproduce in ambienti sfavorevoli (bosco di conifere o giardino), sia quando lo fa in ambienti favorevoli (bosco di latifoglie). Nelle aree più favorevoli la densità delle coppie è maggiore e quindi il cibo a disposizione minore. Le covate hanno dimensioni molto simili a quelle delle nidiate poste in ambienti sfavorevoli dove la competizione è bassa. Le dimensioni delle covate sono influenzate anche dalla cavità di nidificazione: sono più numerose in cassette nido di maggiori dimensioni (20 cm di diametro).

Foto del pettirosso
Il Pettirosso

Pettirosso (Erithacus Rubecula)

Nei confronti dell’uomo i pettirossi sono spesso poco timorosi e, durante i lavori in giardino, si avvicinano curiosi per acchiappare qualche animaletto del terreno apparso in superficie. Verso gli individui della stessa specie sono, invece, molto litigiosi ed intolleranti. Maschi e femmine occupano territori stabili anche in inverno. Si ciba di piccoli invertebrati come insetti, ragni e vermi; in autunno e inverno anche di bacche.

Il pettirosso ha avuto un ruolo importante nella scoperta dell’orientamento attraverso il campo magnetico terrestre negli uccelli. In questa specie, come in altri uccelli, durante i periodi che coincidono con le migrazioni, si manifesta la cosiddetta “agitazione migratoria”, con salti e movimenti verso una direzione preferenziale se gli esemplari sono tenuti in cattività. Questo è stato provato empiricamente la prima volta proprio con i pettirossi grazie al lavoro di un gruppo di zoologi di Francoforte.

Il Verdone
Il Verdone

Verdone (Chloris chloris)

Insieme alla cinciallegra, il verdone è il più assiduo frequentatore delle mangiatoie poste nei giardini. È quasi esclusivamente vegetariano; grazie al suo becco robusto a forma di cono riesce ad aprire o schiacciare molti baccelli, capsule e frutti. Durante il periodo riproduttivo si ciba anche di insetti. In mangiatoria ha un atteggiamento dominante rispetto agli altri passeriformi: si rivolge verso gli altri ospiti con le ali spiegate e leggermente sollevate e con la coda divaricata.

Tale atteggiamento intimidatorio è rinforzato dal giallo delle ali e della coda che risalta sul piumaggio. Presenta una certa aggressività interspecifica pur muovendosi, durante l’inverno, in gruppi, a volte mescolati con altri fringuelli.
Il verdone ama vivere nelle vicinanze dell’uomo e durante l’inverno sfrutta molto le mangiatoie. Soprattutto nelle grandi città occupa tutto l’anno dei territori piuttosto ristretti per cui in molti casi è notevolmente sedentario o tutt’al più erratico.

Peppola (Fringilla Montifringilla)

A partire dalla metà di settembre, dalle loro regioni di nidificazione, situate nei boschi del Nord Europa e della Siberia, le peppole migrano verso ovest. In estate, si cibano, come i fringuelli, di insetti ed invertebrati; in inverno le faggiole sono la loro principale fonte di nutrimento. Nelle foreste nordiche iniziano a riprodursi solo in giugno e quindi allevano un’unica nidiata all’anno.

Tra i fringuelli questa specie è la più spiccatamente migratrice, spostandosi anche di notte. Non migrano ogni anno verso gli stessi quartieri invernali. Questo fatto dipende dalle variazioni, nei diversi inverni, dei luoghi dove i faggi fruttificano abbondantemente. Nelle località dove le faggiole sono disponibili in gran quantità si possono riunire enormi stormi di peppole che possono raggiungere anche diversi milioni di individui. I voli degli stormi sopra a questi dormitori, simili ai movimenti di banchi di pesci, sono un affascinante spettacolo naturale.

La cinciarella
La Cinciarella

Capinera (Sylvia Atricapilla)

È uno dei nostri uccelli nidificanti più frequenti e, con le sue strofe flautate chiare e sonore, arricchisce anche parchi e giardini delle grandi città. La specie è divenuta un oggetto privilegiato della ricerca sulla migrazione poiché, da alcuni decenni, presso una parte degli uccelli nidificanti si è sviluppata una nuova strategia migratoria verso nord-ovest, in direzione del Mare del Nord e delle Isole britanniche.

Si ciba di insetti; nella tarda estate ed in autunno di bacche ed altri piccoli frutti. Grazie a studi ed osservazioni, le modalità attraverso le quali la capinera sceglie il sito di riproduzione e costruisce il nido sono ben conosciute. Il maschio all’inizio del periodo riproduttivo edifica da solo un certo numero di nidi che non termina, abbozzando soltanto una struttura equivalente a circa un terzo di un nido completo. Solo dopo che si è formata la coppia avviene la vera costruzione del nido, che può essere uno di quelli preparati dal maschio oppure del tutto nuovo. Tale scelta dipende, comunque, dalla femmina.

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