IAA: Interventi Assistiti con Animali

Ormai la parola Pet Therapy  infatti è considerata obsoleta ed è più corretto parlare di IAA; ossia di Interventi Assistiti con gli Animali, che possono essere di tipo ludico, educativo oppure terapeutico.

Dott.ssa FEDERICA MICANTI Medico Veterinario

Pet Therapy: di cosa si tratta?

Negli ultimi tempi si parla moltissimo di Pet-Therapy, sia sulla stampa che in televisione, ci sono articoli e servizi che ne tessono le lodi. Non tutti sanno per che cosa sia veramente la Pet Therapy. In primo luogo  necessario fare un po,’ di chiarezza sulla terminologia.

Le attività della IAA: Interventi Assistiti con Animali

Le attività ludiche, svolte con la preziosa collaborazione degli animali, hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita e il benessere in particolare delle persone con qualche patologia; gli anziani o le persone affette da handicap (come per esempio i non-vedenti, oppure individui costretti su una sedia a rotelle).

Giochi interattivi con animali

In realtà queste attività possono essere rivolte anche a persone “normo-dotate”, come bambini e ragazzi in età scolare. In questo caso si tratta di un intervento a carattere ludico e ricreativo. Le attività che possono essere svolte sono numerose, come per esempio i giochi interattivi con gli animali. Non è necessario che gli incontri tra l’animale e la persona avvengano in un luogo particolare, può andar bene un giardino, una scuola oppure una casa privata.

Conoscere l’altro (per rispettarlo)

I progetti educativi, come dice la parola stessa, sono svolti in ambienti adibiti all’educazione come tutti i cicli di scuola; dalla materna alla secondaria superiore, ma anche fattorie didattiche, centri diurni per minori o disabili.

Spesso si tratta di veri e propri laboratori dove possono essere svolti incontri per insegnare agli utenti il corretto avvicinamento all’animale. Per spiegare le caratteristiche ed il comportamento di quella determinata specie. Attraverso la conoscenza del mondo e della realtà animale, che sono comunque diverse da quelle dell’uomo; è possibile  insegnare alle persone a riconoscere, rispettare ed accettare l’altro, uomo o animale che sia.

Gli animali sempre più vicini a noi

Grazie alla sua diversità, l’animale rappresenta ciò che è sconosciuto (spesso fragile), ma che non deve essere per questo evitato o rifiutato. Attraverso la conoscenza e l’avvicinamento all’animale i bambini e i ragazzi imparano ad accogliere e comprendere meglio l’altro e spesso anche ad interagire con i loro coetanei. È per questi motivi che i progetti educativi svolti con l’ausilio di animali possono avere una grande valenza sociale.

Co-terapie

I progetti terapeutici sono delle co-terapie che possono affiancarsi alla medicina tradizionale. II loro fine non è solo quello di migliorare la qualità della vita di un paziente, ma anche di far sì che egli possa trovare un qualche giovamento circa le proprie condizioni di salute, sia fisiche che psicologiche.

Progetti di questo tipo possono rivelarsi molto utili anche per alleggerire in qualche modo la presenza di una diagnosi infausta; come per esempio in pazienti oncologici gravi. Se si decide di effettuare dei percorsi di Pet Therapy, sarebbe consigliabile affidarsi a professionisti seri e competenti.

Un percorso complesso

È utile anche fare un po’ di chiarezza su un altro aspetto: nelle strutture dove effettuo i progetti con la mia associazione (ASD “Gli amici di Tina”), parlando con le persone che hanno figli con qualche disabilità mi sento spesso riferire che sono stati consigliati, anche da varie tipologie di professionisti, di adottare un cane per fare la Pet Therapy.

Niente di più sbagliato. Adottare un cane non vuol dire fare Pet Therapy. I cani, così come tutti gli altri animali che fanno Pet Therapy hanno una preparazione di diversi anni. Hanno effettuato un percorso molto lungo e complesso e alla fine hanno conseguito l’idoneità, sia dal punto di vista comportamentale che sanitario.

Non tutti i soggetti che hanno intrapreso questo percorso alla fine risultano idonei. In alcune regioni d’Italia, come la Toscana, prima di iniziare a fare Pet-Therapy i cani devono essere certificati da un Medico Veterinario Esperto in comportamento.

Pet Therapy una grande responsabilità

Se invece una persona sceglie adottare un cane, dovrà ponderare a lungo la decisione perché un cucciolo è una grossa responsabilità e un enorme impegno, oltre che un onere dal punto di vista economico.

In particolare la scelta di un cucciolo, ancora di più se sono presenti dei bambini o ragazzi con delle problematiche; va eseguita con l’ausilio di un esperto (Medico veterinario Esperto in Comportamento e in Pet Therapy). Questo per non incorrere in problemi seri in seguito. Ovviamente poi il cane dovrà seguire un percorso educativo idoneo, per un periodo sufficientemente lungo della sua vita.

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