Perchè i gatti non vanno puniti!

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Perche' i gatti non vanno puniti

I gatti non vedono i loro comportamenti come “buoni” o “cattivi” ecco perchè non vanno puniti, non esistono gatti “cattivi”. Quando fanno cose che noi non vogliamo, non significa che lo facciano per rabbia, gelosia o per dispetto.

A cura della Dott.ssa EWA PRINCI Consulente esperta in comportamento edetologia del gatto Centro di Cultura Felina

Questa interpretazione proviene dalla nostra prospettiva puramente umana e non è corretta. Questo modo di pensare rischia di rovinare la relazione che abbiamo stabilito con il nostro gatto e di peggiorare la situazione.

I gatti non vanno puniti

Il gatto non è un umano e la sua quotidianità si traduce in una serie di comportamenti diversi, alcuni piacevoli, come le fusa, altri insopportabili come graffiare il divano. Ma c’è sempre una ragione per ciò che il gatto fa. Se non lo comprendiamo rischiamo di peggiorare la situazione. Ecco perchè i gatti non vanno puniti, infatti, la chiave non è punire per un comportamento indesiderato, ma permettere al gatto di apprendere il comportamento corretto.

Quando parliamo di punizione non intendiamo solamente un atto fisico, ma la punizione spesso si presenta in molte forme diverse tra cui urla, rumori forti (come battere le mani), schizzi d’acqua etc… Spesso quando pensiamo al nostro modo di reagire ci sentiamo sicuri di affermare: “no io non lo punisco!”.In realtà, anche gridare o ricorrere agli atti sopracitati, vengono invece considerati vere e proprie punizioni.

Divano graffiato non vanno puniti i gatti

La punizione non va d’accordo con la relazione

L’addestramento basato sulla punizione o sulla paura è ampiamente considerato obsoleto e inefficace poiché i gatti non sembrano comprendere il concetto di fare qualcosa di “sbagliato”. I gatti non vanno puniti infatti non collegano la punizione al comportamento sbagliato ma a colui che la sta eseguendo.

Immagina di essere il tuo gatto. Sei sdraiato sulle ginocchia del tuo umano, che ti sta facendo le coccole. Ma poi, all’improvviso, lui comincia ad urlare (magari facendo la pasta hai conficcato le tue unghiette affilare nella sua coscia), oppure ti spruzza con dell’ acqua perchè dopo le coccole sei sceso dal divano e ti sei fatto le unghie (semplicemente perchè eri molto appagato).

Come risponderesti?

Di sicuro comincerebbe ad essere difficile sapere quando è felice o quando è arrabbiato e la fiducia che nutri per lui comincerà a deteriorarsi, rimarrai confuso dal suo comportamento e ciò che prima era una bella relazione di fiducia diventerà nel tempo una relazione confusa.

Gattone in primo piano

La persona che il gatto amava e di cui si fidava ora viene percepita come offensiva. I gatti sono animali molto sensibili e, proprio come può volerci del tempo per formare questo bellissimo legame, può volerci davvero poco per essere danneggiato molto rapidamente.

Se il tuo gatto inizia ad associarti al disagio o alla paura, potrebbe smettere di fidarsi di te e il suo comportamento verso di te potrebbe cambiare. Le punizioni possono renderlo ansioso e insicuro nel rapporto con te.

La punizione è inefficace

Dal momento che la punizione viene spesso associato a chi la esegue e non al comportamento in sè, spesso il gatto comincerà a rifiutarsi di avvicinarsi ai punti della casa in cui è stato punito. Ad esempio, se le lettiere si trovano nella stanza dove il gatto è stato rimproverato (perchè era troppo sporca e ha fatto la pipì fuori, o perchè è troppo piccola e fa difficoltà a fare la sequenza corretta), potrebbe cominciare ad evitare di usarle.

Oppure, se viene sgridato mentre graffia il divano, smetterà di farlo davanti a te, ma continuerà a farlo quando tu non sei nei paraggi. Graffiare è uno di quei comportamenti che non vanno mai rimproverati perchè vengono eseguiti in modo istintivo per il soddisfacimento di un bisogno importante.

Addestrare il gatto senza punirlo ma con bocconcini premianti

In questo caso sarà necessario reindirizzare il gatto verso un oggetto più appropriato (tiragraffi) e non sgridarlo. Non solo, ma c’è anche un effetto rinforzante che la punizione ha sul punitore. La punizione può fermare o diminuire immediatamente (ma temporaneamente) un comportamento, e quindi potresti essere più propenso a usare di nuovo metodi così energici. Quando la punizione non risolve il problema, la persona, sentendosi frustrata, intensificherà le proprie azioni, tentando di cambiare il comportamento.

Alcune conseguenze fisiche e comportamentali della punizione

Le punizioni potrebbero sembrare il modo migliore per risolvere i problemi comportamentali, specialmente nei momenti di frustrazione in cui nulla sembra funzionare. Sebbene la punizione possa sopprimere o diminuire i comportamenti temporaneamente, non insegna al gatto come eseguire quel comportamento correttamente, quindi non porta a una soluzione duratura. Punire non risolverà quindi il problema originale, anzi, potrebbe peggiorarlo e portare il tuo gatto a sviluppare altri comportamenti indesiderati.

Sviluppo di cistite

Lo stress non è solo una sensazione spiacevole, può portare ad altri sintomi e condizioni di salute. Un esempio di questo è la cistite. La cistite indotta da stress è molto comune tra i gatti. Potresti notare il gatto che si sforza o miagola quando fa pipì. Potrebbe anche esserci del sangue nelle urine o non riuscire proprio ad urinare. Ricordiamo che in presenta di sintomi urinari, il micio deve essere controllato subito da un Medico Veterinario!

Gatto sul tiragraffi

Eccesso di grooming (pulizia)

Un’altra condizione di salute causata dallo stress è l’eccessiva toelettatura. Quando sono stressati, i gatti si puliscono eccessivamente, specialmente sulla pancia e l’interno cosce. Nel corso del tempo compaiono chiazze calve e, se la leccata continua, la pelle diventa rossa, dolorante e può infettarsi.

Comportamenti distruttivi

Se hai provato a punire il tuo gatto potrebbe iniziare a graffiare mobili e tappeti, anche se prima non lo faceva. Questo perché l’atto di grattare lo fa sentire più sicuro e protetto, grazie al rilascio dei feromoni che si trovano nelle ghiandole dei cuscinetti plantari.

Come puoi correggere efficacemente il comportamento del tuo gatto senza punizione?

Ora sappiamo che la punizione non è la via da seguire quando si tratta di correggere i comportamenti indesiderati del gatto. Fortunatamente, ci sono modi per migliorare il suo comportamento senza punirlo.
I gatti sono più intelligenti di quanto si pensi e hanno una grande memoria.

Reagiscono bene al rinforzo positivo e si ricordano quando ricevono qualcosa che piace. Alla maggior parte di loro piace l’attenzione, il cibo, il gioco. Scegli un motivatore che puoi usare per invogliarli a fare ciò che vuoi e per fornire loro una forma di rinforzo positivo.

Se possibile, premia i tuoi gatti con questo premio speciale solo quando eseguono un particolare comportamento nel modo corretto. Ad esempio, smetti di sgridarli quando si fanno le unghie sul divano, ignorali. Ma quando si dirigono verso il tiragraffi e lo usano premiali! Questo concetto puoi trasferirlo su qualsiasi altro comportamento.

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