Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo comportamentale che induce un gatto a impegnarsi in determinati “rituali” apparentemente senza un obiettivo. Questi sono considerati comportamenti anormali, ripetitivi ed esagerati che non sembrano avere uno scopo preciso.
A cura della Dott.ssa EWA PRINCI – Consulente esperta in comportamento ed etologia del gatto
Centro di Cultura Felina
Quali sono i disturbi compulsivi
Il gatto con disturbo ossessivo compulsivo mostra uno o più comportamenti ossessivo-compulsivi.
I più comuni, ma non gli unici, sono ad esempio l’overgrooming (o leccamento eccessivo) e il succhiare/masticare oggetti non commestibili.
Il gatto con comportamento di grooming ossessivo compulsivo potrebbe leccarsi il mantello a tal punto da perdere consistentemente il pelo e avere quindi delle aree di alopecia bene evidenziate, se non addirittura ferirsi durante questa operazione.
L’eccessiva pulizia, nota come “alopecia psicogena”, è il comportamento ripetitivo anomalo più comune tra i gatti in generale. Il succhiare la lana e il Pica (l’ingestione di oggetti strani), vengono al secondo posto.
Alopecia psicogena, Pica o comportamento sostitutivo?
I gatti, al contrario di ciò che si pensa comunemente, non sono egoisti, indifferenti, poco affettivi o menefreghisti. Sono animali molto empatici e molto consapevoli di ciò che li circonda. Pertanto, tutti i tipi di cambiamenti e conflitti nella loro quotidianità possono evocare stress e ansia. Una reazione comune è proprio l’overgrooming.
L’alopecia psicogena felina può originarsi da un comportamento di spostamento derivante da situazioni di conflitto, frustrazione o ansia, ma potrebbe col tempo diventare compulsiva. Per diagnosticarla è necessario aver eseguito un’accurata indagine dal proprio Medico Veterinario, perchè la perdita di pelo può anche essere conseguente ad alcune condizioni fisiche come un disturbo cutaneo sottostante, una reazione allergica alle pulci o ad altri parassiti esterni.
Allergie alimentari
Anche le allergie alimentari potrebbero esserne la causa principale, ed è importante che il Veterinario escluda tutte queste cause, prima di poterla diagnosticare come comportamentale. Facciamo un passo indietro. I gatti sono ben conosciuti come toelettatori meticolosi.
Un comportamento sostitutivo è infatti un modo normale per i gatti di alleviare la loro ansia e calmarsi durante o dopo una situazione stressante. Ad esempio vedersi negare qualcosa che il gatto desidera, come salire su un tavolo ed essere ripetutamente allontanato o rimproverato per questo, può indurre al comportamento sostitutivo.
Una risposta all’ansia fuori contesto o irrilevante è chiamata “comportamento di spostamento o sostitutivo”.
Durante un conflitto sociale, ad esempio, un gatto può essere indeciso se scappare dal suo aggressore o resistere e combattere. Può però mostrare in alcuni casi un terzo comportamento non correlato, come appunto il grooming.
Questa è di per sè un’attività normale, che i gatti trovano calmante e rassicurante. Se il comportamento di spostamento diventa un’abitudine e viene generalizzato a qualsiasi situazione stressante, diventa una stereotipia, un comportamento prolungato o ripetitivo che non ha alcuno scopo utile apparente e, in alcuni casi, è in realtà autodistruttivo.
Questi comportamenti, inizialmente normali, possono nel tempo diventare eccessivi forse proprio perchè si tratta di comportamenti presi dal contesto normale (leccarsi, succhiare qualcosa etc…) e rilasciano endorfine, molecole prodotte dal corpo per alleviare il dolore o il disagio. Masticare un vestito del proprietario, una copertina o un pezzo di stoffa un pezzo di stoffa è un comportamento che si verifica spesso nei gattini che sono stati allontanati dalle loro mamme troppo presto.
Sviluppano una preferenza per i tessuti morbidi che diventano un sostituto di mamma gatta, ricordando loro il momento dell’allattamento (la suzione è istintiva nel gatto). Il succhiare i tessuti si attenua man mano che un gattino cresce, ma può ripresentarsi in età adulta come meccanismo di difesa per affrontare una situazione stressante.
La suzione in sé non è un problema, esattamente come il grooming, ma se la suzione si trasforma in masticazione e ingestione, può portare a ostruzioni gastrointestinali. Quando i gatti sono lasciati soli tutto il giorno, senza un ambiente correttamente arricchito possono sviluppare noia e ansia da separazione che li spingerà a ricorrere a succhiare e masticare materiale per rassicurarsi. Questo nel tempo può portare a Pica, l’ingestione di materiale, plastica e altri articoli non alimentari.
Cosa fare in caso di disturbo compulsivo del gatto?
Per curare questo comportamento è determinare individuare la fonte dello stress e rimuoverlo, se possibile. Nelle famiglie con più gatti, le interazioni tra gatti possono essere una fonte di stress. Per questo è sempre consigliabile eseguire un’introduzione graduale di un nuovo esemplare. Anche un mancanza di relazione corretta con il proprietario può essere una fonte di stress, soprattutto se il gatto viene lasciato gran parte della giornata da solo.
Il gioco interattivo ci viene in soccorso perchè può essere efficacemente usato per aumentare la fiducia e aiutarlo a rilasciare endorfine. Il tempo trascorso con il proprietario (pensiamo ad esempio al gioco con canna da pesca) su base regolare è molto terapeutico e aiuta a ridurre lo stress.
Così come l’arricchimento ambientale: saltare e giocare offre stimoli mentali e fisici.
Può aiutare a distrarre un gatto da un comportamento compulsivo. Una catio (una sorta di recinto per gatti) è ad esempio una buona opzione, quando possibile, che può fornire distrazioni.
È necessario assicurarsi che il gatto abbia facile accesso a tutte le sue risorse – cibo, acqua, lettiere, posti soleggiati per dormire – e non debba accaparrarsi cose o posti non suoi per soddisfare i bisogni primari. Alcuni diversivi, come una rotazione quotidiana di gruppi di giocattoli, permette di spezzare la noia verso gli oggetti con cui gioca e che ha sempre a disposizione: un sacchetto della spesa di carta (tagliando i manici!) o una scatola di cartone da esplorare, piccoli oggetti portati dall’esterno (foglie, rametti, sassi, etc…) lo aiuteranno a distogliere la mente e a esplorare olfattivamente cose nuove.
Ma, naturalmente. il gioco e l’arricchimento ambientale potrebbero non essere sempre una risposta completa, soprattutto se siamo in presenza di un disturbo vero e proprio. A volte i farmaci sono necessari per aiutare a interrompere il ciclo. Si consiglia quindi sempre il supporto di un Medico Veterinario comportamentalista che possa aiutare a riconoscere e gestire tali conflitti.