Le forme di tumori non sono così comuni nel cavallo come nel cane, nel gatto o nelle persone, ma rappresenta comunque un rischio per la salute degli equini.
A cura del Dott. Andrea brignolo Medico Veterinario
Essere informati su cosa cercare può fare la differenza nella prognosi a lungo termine e, come per qualsiasi specie, prima viene rilevato il cancro, maggiori sono le possibilità di risoluzione e di sopravvivenza dell’animale colpito.
Tumori interni del cavallo
Molte condizioni tumorali nei cavalli sono relativamente comuni e colpiscono la pelle, ma ci sono alcuni tumori interni significativi. Circa l’80% dei tumori segnalati nei cavalli sono associati alla pelle o allo strato tissutale sottostante. Spesso questi hanno manifestazioni cutanee piuttosto tipiche ed evidenti (ad esempio melanoma, linfoma, sarcoide) o sono presenti evidenze cutanee paraneoplastiche (ad esempio prurito, desquamazione).
La gestione delle malattie neoplastiche cutanee è migliorata negli ultimi 40 anni, ma nonostante i significativi progressi in altre specie in una serie di condizioni neoplastiche, nel cavallo, i progressi sono in ritardo, specialmente nella gestione di quelle interne. La diagnosi precoce del cancro interno è fondamentale per la sua potenziale gestione che risulta più facile quando essi sono ancora piccoli e localizzati.
Tuttavia, nelle specie equine, la neoplasia cutanea è stata costantemente sminuita e, pertanto, i proprietari hanno sviluppato un approccio casuale alla medicina oncologica. Questo è stato un importante vincolo sui progressi nei tumori cutanei.
I tre tumori cutanei del cavallo più comunemente riportati sono carcinoma a cellule squamose, melanoma e sarcoidi. Sarà cura del Veterinario differenziarne l’aspetto, anche con l’ausilio di una biopsia, e valutare il miglior approccio terapeutico al problema. L’utilizzo di medicazioni locali senza aver effettuato una diagnosi può essere pericoloso e far peggiorare il tumore invece di eliminarlo.
Sarcoidi
I sarcoidi sono il tumore cutaneo più comune dei cavalli, rappresentando il 40% di tutti i tumori equini. Colpiscono razze di tutte le età e di entrambi i sessi. La maggior parte dei noduli cutanei nei cavalli, che non sono dolorosi e non pruriginosi, sono sarcoidi. Mentre i noduli dolorosi sono spesso dovuti a infezioni e quelli pruriginosi causati da allergie.
I sarcoidi possono avere l’aspetto di noduli o escrescenze diversamente pigmentate, aree “rugose” o simili a verruche. I vari approcci terapeutici possono variare tra: l’elettrochirurgia; chirurgia laser; applicazione intralesionale di prodotti chemioterapici; somministrazione topica di pomate a base di chemioterapici; criochirurgia.
Melanomi
Il melanoma é tipico nei cavalli con mantello grigio, in età medio avanzata e circa l ‘ 80% cavalli grigi con età superiore ai 15 anni presenta melanomi cutanei. Sebbene la maggior parte sia benigna, possono diventare maligni e la loro posizione può avere implicazioni per il benessere dei cavalli.
Più dell’80% delle lesioni da melanoma diventerà maligno a un certo punto. In alcuni questo accade rapidamente, mentre altri possono essere benigni per molto tempo prima di trasformarsi in una forma maligna.
I melanomi che insorgono nei cavalli che NON sono grigi tendono ad essere più pericolosi. Di solito sono una singola lesione isolata. Nei cavalli grigi è più probabile che siano presenti in gran numero e possono presentarsi in grappoli. La zona normalmente più colpita è il perineo ma si possono trovare anche negli organi genitali, nelle palpebre, bocca o linfonodi.
Non è stata riscontrata nessuna correlazione tra l’esposizione alla luce solare e lo sviluppo della malattia, come invece accade negli umani. La dimensione del tumore non determina se è maligno o meno. I piccoli melanomi possono essere altamente maligni e quelli grandi benigni o viceversa. In alcuni cavalli, il melanoma può diventare altamente maligno e diffondersi agli organi interni, il che ha una prognosi molto sfavorevole per l’animale colpito.
Carcinomi
Il carcinoma a cellule squamose primitivo è un tumore che si sviluppa solo nelle aree in cui sono presenti cellule squamose, ovvero la pelle, la bocca, la cavità nasale/seni e lo stomaco. Può colpire le palpebre, la terza palpebra e l’angolo esterno (limbo laterale) dell’occhio fino alla superficie della cornea.
Forme cutanee di carcinoma a cellule squamose si verificano nella regione facciale, nelle orecchie e nella pelle perineale. La maggior parte di queste sono forme ulcerative/distruttive. Si possono manifestare come noduli o escrescenze diversamente pigmentate, ma anche come aree simili a verruche. Il sito e l’entità della perdita di tessuto al momento della diagnosi influenzeranno la prognosi.
Il carcinoma del pene è probabilmente la forma più comune e può colpire cavalli giovani o anziani con forme ulcerative e proliferati e di diversa grado, ma sempre piuttosto aggressive e gravi.
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