Malattie virali dei cavalli

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Malattie Virali del cavallo

Un programma efficace di prevenzione delle malattie virali e infettive dei cavalli è essenziale per la salute e il benessere degli equini. Ed è quindi importante conoscere le principali patologie infettive e la loro trasmissione.

A cura del Dott. ANDREA BRIGNOLO Medico Veterinario

Le malattie sono definite “infettive” quando sono causate da microrganismi, batteri, funghi, virus o altri agenti che entrano nel corpo di un organismo vivente. Sono “contagiose” se si trasmettono per contatto tra animali o tramite oggetti infetti.

Il Virus causa di malattie virali nei cavalli

Un virus è un agente infettivo che può replicarsi solo all’interno di un organismo ospite e può causare una malattia. Si può definire come “una particella infettiva formata da acido nucleico (materiale genetico) e da un rivestimento proteico (capside)”.

I virus possono infettare una varietà di organismi viventi e le modalità di trasmissione sono svariate: per via aerea, alimentare, attraverso rapporti sessuali o attraverso vettori (soprattutto insetti come mosche e zanzare). Una gestione ambientale per ridurre una eccessiva promiscuità fra gli animali e la quantità dei potenziali vettori fa quindi parte di una efficace pianificazione profilattica.

Anemia Infettiva Equina

Numerose sono le malattie virali che colpiscono i cavalli e la loro diffusione varia nei diversi paesi ed in differenti aree geografiche . Tra le principali presenti in Italia ricordiamo per prima l’Anemia Infettiva Equina (AIE), in quanto soggetta a controllo da parte dei Servizi Veterinari che richiedono l’esecuzione di un test sierologico di negatività per poter spostare gli animali.

L’Aie può colpire tutti gli equini

L’AIE è un malattia causata da un Lentivirus che può colpire tutti gli equidi, comprendendo quindi anche l’asino, il mulo e il bardotto. La malattia si trasmette tramite il contatto con il sangue infetto, principalmente ad opera di insetti ematofagi (mosche) che fungono solo da vettori meccanici. La trasmissione dell’infezione è maggiore nei periodi estivo ed autunnale, quando gli insetti responsabili sono maggiormente attivi.

A seguito dell’infezione, il virus si propaga nell’organismo del cavallo e lo danneggia, compromettendo le difese immunitarie. Possiamo avere forme acute (febbre, tremori, ittero, edemi) e forme croniche con dimagramento, depressione ed apatia. L’esito della malattia è molto vario: il cavallo può guarire completamente, ma resta portatore del virus. Più spesso si nota un crescente dimagrimento e spossatezza.

Influenza equina

Una delle malattie virali più diffusa è l’Influenza equina che è una patologia respiratoria dovuta ad un orthomixovirus, che colpisce cavalli di tutte le età benché i soggetti giovani mostrino più comunemente i sintomi clinici della malattia (febbre, lacrimazione, scolo nasale e tosse).

L’Influenza equina può comportare giorni o settimane di sospensione del lavoro, che siano visibili o meno i sintomi, e il virus si può diffondere rapidamente agli altri cavalli per aerosol (colpi di tosse). Gli animali colpiti possono peggiorare molto per infezioni secondarie, come nel caso di una broncopolmonite.

Vaccinazioni specifiche riducono sia le possibilità d’infezione (se il soggetto viene a contatto col virus), sia la gravità della malattia, che il rischio di diffusione agli altri cavalli. Sono disponibili diversi tipi di vaccini antinfluenzali e molte federazioni sportive la richiedono per partecipare alle competizioni.

Herpes

Ci sono due herpes virus equini (EHV) che causano due principali patologie nel cavallo comunemente definite come Rinopolmonite equina. L’ EHV-1 è agente causale comune di forme respiratorie e, meno frequentemente, d’aborto e paralisi. L’EHV-4 è invece l’ agente causale comune solo di forme respiratorie. La Rinopolmonite è una importante causa di patologia respiratoria nei puledri.

Due cavalli che corrono nel prato
Polmonite una complicazione importante

Può portare a polmonite con complicazioni potenzialmente serie. È una causa importante di malessere e calo delle prestazioni nei cavalli in allenamento da galoppo o altri sport. L’aborto nelle fattrici può portare alla perdita di più del 50% delle gravidanze.

La forma nervosa (paralisi) può essere fatale. Specifiche vaccinazioni riducono sia il rischio di infezione che la gravità della malattia permettendo una guarigione più rapida e, anche se non efficaci contro la forma nervosa, riducono il rischio di diffusione agli altri cavalli diminuendo la concentrazione di virus nell’ambiente, limitando quindi il rischio di infezione ed anche la manifestazione della forma nervosa.

West Nile

La malattia del West Nile (WND) è dovuta ad un virus della famiglia dei Flaviviridae, ed è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile, da cui prende il nome. Da allora sono state segnalate epidemie di malattia in esseri umani e cavalli in numerosi Paesi dell’Africa settentrionale, del Medio Oriente , in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti. In Italia è ormai endemica in tutto il nord ed in diverse altre regioni.

Il virus viene trasmesso all’uomo e agli animali attraverso la puntura di zanzare infette. Gli equidi (cavallo, asino, mulo) sono le specie domestiche più colpite. La malattia non è trasmissibile per contagio diretto da soggetto a soggetto. Nei cavalli contagiati la quantità di virus nel sangue è abbastanza ridotta e quindi le zanzare non riescono a trasmetterlo direttamente da cavallo a cavallo, o dal cavallo all’uomo, ma hanno bisogno di un animale che funga da serbatoio dove potersi replicare (come gli uccelli migratori che fungono da serbatoi di infezione).

Anche per questa patologia, la trasmissione dell’infezione è maggiore nei periodi estivo quando le zanzare sono presenti.

Le manifestazioni cliniche negli equini sono variabili: incoordinazione locomotoria, movimenti in circolo, incapacità a mantenere la stazione quadrupedale, paralisi/paresi degli arti, fascicolazioni muscolari. Sono tuttavia possibili forme lievi, simil-influenzali con febbre e forme asintomatiche.

Nei cavalli che sviluppano la malattia, la mortalità va dal 10% al 40% e non esistono terapie efficaci, ma solo una profilassi e protezione attraverso la vaccinazione annuale. Il vaccino ha una efficacia elevata ma la sua azione profilattica non va valutata su esperienza aneddotica personale ma su un confronto informato con un Veterinario esperto e di fiducia.

Arterite Virale Equina

L’Arterite Virale Equina (AVE) è una patologia causata da un virus del genere Arterivirus che causa una forma respiratoria simil influenzale, con una caratteristica congiuntivite (occhio rosa) e gonfiore degli arti (edema) in cavalli in tutto il mondo. Può causare aborto in fattrici gravide.

Negli stalloni e negli altri cavalli interi che vengono contagiati, il virus può sopravvivere nelle loro ghiandole sessuali creando uno stato di “portatore”, che comporta una trasmissione venerea del virus alle fattrici durante la monta naturale o l’inseminazione artificiale con seme fresco, refrigerato o congelato.

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