Il clicker training è un piccolo oggetto in grado di emettere un suono unico e ben distinto tipo “click-clack” dal quale prende il nome. Generalmente è una scatoletta di plastica fornita di una linguetta metallica, la quale, una volta premuta, emette il suono.
A cura di Tiziana DaRe Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. www.obbiettivocane.com
Clicker training uso cinofilo sono dal 1992
Nasce negli anni ‘40 per addestrare delfini e balene da Keller Breland, Marian Breland e Bob Bailey e successivamente viene trasferita anche in ambito cinofilo. Solitamente gli addestratori di mammiferi marini preferiscono l’uso di un fischietto, ma il principio è lo stesso.
È Karen Pryor che nel 1992 introduce questa tecnica in ambito cinofilo (avendola prima testata con mammiferi marini). Ed organizza a San Francisco il primo seminario per educatori/addestratori cinofili sulla tecnica del clicker training.
Questo nuovo approccio riscuote subito un enorme successo e, dopo gli U.S.A., conquista velocemente anche Canada, Inghilterra, Singapore e, nel 1997, anche l’Europa, diventando un fenomeno a livello mondiale.
Come funziona il clicker training?
Il principio si basa sul rinforzo positivo, cioè dare all’animale ciò che vuole in cambio di azioni e comportamenti desiderati dall’addestratore (ad esempio dare del cibo ad un cane ogni volta che fa un salto o si siede).
Facendo cosi l’animale tenderà a ripetere con maggiore frequenza tale comportamento. Il suono del clicker viene inizialmente associato al cibo, così che l’animale capisca che tipo di gratifica riceverà in un secondo tempo.
Secondo Karen Pryor, il clicker training si differenzia molto dal normale o tradizionale metodo di training in quanto, nonostante ci sia un rinforzo primario basato sul cibo; non sussiste alcuna privazione per l’animale, poiché non necessaria. Il metodo non comprende alcun tipo di punizione, non c’è alcuna associazione negativa; inoltre le sessioni sono molto brevi ed efficaci.
Il clicker diviene un marcatore del comportamento desiderato nel preciso momento in cui il cane o l’animale lo esegue. Serve da connettore o “ponte” fra l’azione desiderata dall’addestratore e il premio che segue tale comportamento, che solitamente è cibo.
In definitiva questo strumento di addestramento, o meglio il suono che emette, viene associato alla somministrazione di cibo, che però avviene poco dopo.
Meglio usare il clicker o la voce?
Vediamo alcuni lati positivi del clicker training: Il click è un segnale chiaro, sempre uguale a sé stesso, di per sé neutro. Non si può dire la stessa cosa di un “bravo/a”, che può essere detto con molte intonazioni diverse; ed è legato allo stato emotivo di chi lo pronuncia.
Il click è immediato, arriva nell’istante esatto in cui viene eseguita un’azione. Il “cibo premio” arriva in un secondo momento. Il suono del clicker diventa un marcatore di uno stato emotivo positivo, produttivo e collaborativo
Fasi del lavoro nel clicker training
1- cattura: ovvero marcare una posizione del cane che a noi piace e che spontaneamente il cane compie.
2- induzione: cioè indurre il cane in una determinata posizione e marcare la postura.
3- shaping (modellamento): marcare posizioni approssimative a quella finale fino ad ottenere il comportamento desiderato.
“Induzione” e “modellamento” vengono molto spesso utilizzate assieme per azioni complesse, come per esempio andare a prendere il telecomando della tv e portarlo al conduttore/proprietario. Il clicker può inoltre sviluppare la spontaneità e la creatività del cane poiché il cane è più portato a compiere azioni per ottenere un click a cui appunto seguirà un rinforzo.
Ci sono lati negativi?
Con il clicker tutto avviene molto velocemente pertanto è anche molto facile sbagliare poiché, per poterlo usare correttamente, occorre avere un buon tempismo e una buona lettura del corpo del cane. Inoltre nel tempo il click, inteso come suono, deve essere diluito ed eliminato affinché il cane esegua il comportamento desiderato tramite il solo comando vocale.
Per la normale educazione il normale bocconcino o l’utilizzo del gioco sono sufficienti e forse più adeguati come rinforzo, perché il cane avrà l’attenzione su di noi che premieremo i comportamenti richiesti che non devono essere movimenti perfetti come in una gara.
Se invece si partecipa a competizioni o a sport cinofili, che richiedono la precisione tipo agility dog, dog dance o obbedience, ecco che il clicker può tornarci utile proprio perché in quell’ambito andremo a premiare la precisione dell’esecuzione di un determinato esercizio.
Concludendo, il clicker è uno strumento utile ed interessante per l’educazione del cane ma, avendo lati positivi e negativi, si drovà valutare a seconda delle proprie esigenze.