Educare il cucciolo a non fare i suoi bisogni in casa

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Educare il cucciolo a fare i bisogni fuori casa

Quando un nuovo membro entra a far parte della nostra famiglia è normale che si crei una situazione di “eccitazione”, probabilmente già giorni prima dell’evento. La preparazione sarà quindi sicuramente accurata e difficilmente al cucciolo mancherà di attenzioni e raccomandazioni, soprattutto nell’educarlo a non fare i suoi bisogni in casa .

A cura di Michele Caricato www.michelecaricato.com

Qualche giorno per il nuovo cucciolo

L’ideale sarebbe scegliere un periodo in cui abbiamo molto tempo libero (week-end, feste, vacanze) così da poterci dedicare pienamente al nostro amico per qualche giorno. Studiare i suoi comportamenti e organizzare al meglio i giorni successivi.

Questa attenzione, nei primi due o tre giorni, deve comunque essere molto discreta; non stressiamo il cucciolo con la nostra presenza, ma lasciamo che esplori la sua nuova casa pur restando a sua completa disposizione ad ogni richiesta di coccole o di affetto. Una volta presa confidenza con l’ambiente e identificata la sua nuova famiglia, sarà il cucciolo stesso a cercare sempre di più la nostra compagnia. E sarà felicissimo di essere coinvolto in ogni tipo di gioco.

Momenti di educare il cucciolo a fare i bisogni in casa

Nei primi giorni è probabile che il cucciolo dormirà molto, alternando questi periodi di riposo con altri molto più dinamici. Sono proprio questi momenti quelli durante i quali il nostro amico avrà maggiore necessità di fare i suoi bisognini:

  • appena sveglio;
  • dopo aver giocato e/o corso per la casa;
  • appena finito di mangiare la sua pappa.

La nostra pronta reazione è di portare il cane all’esterno dell’abitazione in queste occasioni sono gli elementi che ridurranno il fastidioso problema dello sporcare casa.

Tenete conto che un cucciolo a due mesi potrebbe avere la necessità di fare pipì anche ogni due ore. Quindi le prime settimane saranno più che altro dedicate a pulire! Dai tre ai cinque mesi la capacità del cane di controllare i suoi bisogni inizierà a migliorare sempre più e le nostre accortezze ed attenzioni ci porteranno finalmente dei buoni risultati.

Cucciolo di cane bianco in giardino
Educare il cucciolo a non fare i bisogni in casa

Come favorire la buona educazione

Oltre ai tre punti sopracitati ci sono altri elementi che possono aiutare il cucciolo a velocizzare la sua educazione e a diminuire le sessioni di pulizia del pavimento.

Niente rimproveri

L’utilizzo delle punizioni per insegnare al cucciolo a non sporcare in casa è una materia molto controversa.
Personalmente sconsiglio di correggere eccessivamente il cucciolo in quanto si rischia di peggiorare la situazione.
Un semplice “NO” mentre lo cogliamo sul fatto è più che sufficiente ma è da evitare ogni altro tipo di intervento.

Le ragioni sono diverse e hanno una radice legata soprattutto allo stress che possiamo provocare nel cane, che potrebbe anche non capire. Inoltre, più l’animale si stressa o va in ansia, più aumenta il suo bisogno di fare pipì. Quindi meglio lavorare sullo stimolo positivo.

Gratificazioni

Con lo stimolo positivo puntiamo tutto sulla gratificazione; sottolineiamo il comportamento desiderato enfatizzando con complimenti, coccole o premi il momento della fatidica “liberazione” fuori di casa. Chiaramente le prime volte il nostro cucciolo potrebbe non capire il perché di tanto entusiasmo da parte nostra, ma con il ripetersi della situazione collegherà cosa ci rende così felici.

L’uso della traversina

Questo è un altro elemento molto controverso. È uno strumento senz’altro comodissimo, che ci permette di non avere pipì o pupù per casa ma può avere anche un effetto “collaterale”; è possibile, infatti, che il cane tenda col tempo ad espandere la zona di marcatura per sottolineare la sua presenza in tutto il territorio (al contrario del gatto, che una volta reperita la zone toilette, continua ad utilizzarla per tutta la vita).

Questo potrebbe portare il nostro amico a fare la pipì dapprima fuori dalla traversina ed in seguito in tutta la casa.
Inoltre, se il soggetto è un maschio, raggiunta una certa età, inizierà ad alzare la zampina anche se si trova sulla traversina e il suo liquido raggiungerà i posti più disparati. Il mio consiglio quindi è di utilizzarla i primi giorni, perché sarebbe impossibile portare il cucciolo fuori ogni volta che deve fare la pipì. Dopo un paio di setimane, lasciamola a disposizione solo la notte, per poi farla sparire nelle settimane successive.

Abituare il cane alla traversina per i bisogni in casa
Abituarlo alla traversina per i primi mesi

Il Recinto

Il cane è un animale naturalmente pulito e il suo istinto lo spinge a non sporcare nei luoghi in cui vive.
Quando il cucciolo arriva a casa viene messo a sua disposizione un territorio (l’appartamento) che per la sua età risulta molto ampio (anche se abitiamo in una casa per noi piccola). Questo gli permette di localizzare dei luoghi personali che normalmente tiene puliti e dei posti che invece sono adibiti a toilette.

L’utilizzo di un recinto che limiti i suoi movimenti, e i luoghi di accesso, è quindi un sistema molto efficace (molti allevatori consigliano di utilizzarlo da subito) per stimolare il cane a trattenere la pipì ed attendere l’uscita per sporcare. Il recinto è consigliato soprattutto per quei momenti durante i quali non abbiamo la possibilità di supervisionare il cucciolo (ad esempio la notte) e non possiamo, quindi, applicare le attenzioni suggerite precedentemente.

Naturalmente dobbiamo fare in modo che il cane si senta a casa nel suo recinto. È importante, quindi, curare l’allestimento dello stesso: cerchiamo di farlo mangiare e bere sempre all’interno del recinto; non è necessario chiudere la porta per abituarlo, basta che impari ad entrare e poi si senta libero di uscire per le prime volte; quando, invece, abbiamo intenzione di chiudere la porticina e limitare completamente il cucciolo (il consiglio è di falro dopo cinque giorni di lavoro del punto precedente) sarà importante lasciare all’interno anche il suo cuscino e i suoi giochi.

Educare il cucciolo a non fare i bisogni in casa fare attenzione ai tappeti!

Per il vostro cane sono fondamentalmente delle traversine di lusso e, attirati dalla loro consistenza invitante, saranno l’obiettivo principale per la loro pipì. Abbiamo due alternative nei primi mesi:

  • Limitare al cane l’accesso alle zone dove sono presenti dei tappeti.
  • Togliere tutti i tappeti, riporli e aspettare che il cucciolo sia cresciuto per rimetterli al loro posto.

La zona pranzo

Se il problema dello sporcare in casa si protrae oltre il vostro limite di sopportazione è importante analizzare alcuni nostri comportamenti come, per esempio, le reazioni che abbiamo quando troviamo la pipì del cucciolo. Sarebbe importante che il piccolo non ci vedesse troppo indaffarati ed intenti a pulire perché questa “attivazione” potrebbe diventare un “rinforzo” (cioè qualcosa che stimola il cane a ripetere quell’azione).

L’ideale sarebbe quindi che pulissimo in maniera discreta (meglio ancora se il cane non ci vede) e successivamente andassimo ad applicare la strategia della “zona pranzo”:

  • dopo aver pulito cerchiamo di memorizzare il punto esatto della malefatta;
  • quando arriva l’ora della pappa prendiamo la sua ciotola col cibo e la mettiamo nel punto in cui il cane ha sporcato precedentemente;
  • usiamo eventualmente la ciotola dell’acqua per andare a coprire una zona differente, che è comunque stata scelta come wc.

Questo metodo sfrutta lo stesso principio del recinto che abbiamo visto precedentemente. Il cane non ama sporcare dove dorme o mangia e quindi questa operazione potrebbe aiutarlo a capire più velocemente il concetto di casa come posto da non sporcare con gli escrementi.

È importante riproverare il cane quando lo cogliamo sul fatto per far capire a cosa ci riferiamo.
In caso contrario andremmo a creare stress 
e ansia nel 
nostro cucciolo.
È importante rimproverare il cane quando lo cogliamo sul fatto per far capire a cosa ci riferiamo. In caso contrario andremmo a creare stress e ansia nel nostro cucciolo.

Insicurezza del cucciolo per l’esterno

Uno dei fattori importanti da tener presente quando il nostro cucciolo fa fatica a sporcare all’esterno è quello dell’insicurezza. Se notate che il cane, nonostante sia portato fuori e faccia lunghe passeggiate, appena rientra in casa fa subito la pipì, è probabile che non si senta ancora a suo agio nell’ambiente esterno e quindi abbia paura di segnalare la sua presenza attraverso la pipì. Cosa fare?

  • Aumentate le uscite in posti nuovi.
  • Cercate di farlo interagire e giocare con altri cuccioli della sua età.
  • Giocate con lui all’esterno e restate più neutri all’interno della casa.
  • Alternate giornate molto stimolanti (per esempio una passeggiata in un posto affollato) con giornate di puro riposo (solo una piccola passeggiata fuori casa).

Questo metodo chiamato Stress and Rest aiuta il cucciolo a meglio elaborare le informazioni e gli stimoli intensi e a velocizzare l’adattamento agli stessi. Con un po’ di pazienza riuscirete a portare il piccolo ad essere un cane pulito ed educato, e anche se le prime settimane potrebbero mettervi a dura prova, gli dimostrerete anche in questo modo quanto lo amate.

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