Il corretto approccio al cane

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Corretto approccio con il cane

Vediamo insieme il corretto approccio con il cane i comportamenti graditi e quelli da evitare quando ci rivolgiamo a Fido

A cura di Angelica D’Agliano

Quella tra il cane e l’uomo è una amicizia con una storia lunghissima e profonda. Nel corso dei secoli, le due specie hanno trovato il modo di conoscersi, apprezzarsi e donare l’una all’altra amore, complicità e reciproci vantaggi. È innegabile, però, che bipedi e quadrupedi si esprimano in modo molto diverso. Per questo è molto importante sapere cosa fare, ma ancora di più cosa non fare, quando ci troviamo di fronte a un cane, a maggior ragione se sconosciuto.

Coccole? Meglio chiedere

Se incrociamo un amico che passeggia per strada col proprio cane, potremmo avere la tentazione di regalare qualche coccola a Fido e di conoscerlo meglio. In questo caso è bene seguire qualche piccolo accorgimento, sia per essere sicuri che le nostre attenzioni siano gradite al peloso, sia per evitare possibili spiacevoli sorprese.

In via cautelativa, è sempre meglio chiedere prima al proprietario se possiamo avvicinarci al cane e se questi gradisce essere toccato e coccolato. Non tutti gli animali, infatti, amano il contatto fisico, a maggior ragione con persone sconosciute.

Movimenti limitati

Una volta ottenuto il “via libera”, avremo quindi modo di avvicinarci. Fido sarà al guinzaglio, questo vuol dire che dal suo punto di vista avrà una possibilità di movimento limitata. Evitiamo quindi di avvicinarci in modo troppo diretto e di incombere su di lui, magari piegandoci nella sua direzione. Il cane potrebbe percepire i nostri movimenti come una minaccia e reagire di conseguenza.

Corretto approccio con il cane nell'immagine cane a guinzaglio da avvicinare solo se il proprietario acconsente

Rispettiamo i suoi tempi

Molto meglio avvicinarsi con gesti molto morbidi, inginocchiarsi e lasciare al cane la decisione di approcciarsi con le modalità e i tempi che riterrà più opportuni. Se conosciamo il suo nome, chiamiamolo con un tono di voce tranquillo, magari tendendo una mano e dandogli la possibilità di fiutare con calma il nostro odore. Se vogliamo accarezzarlo, prediligiamo la zona del collo ed evitiamo di toccarlo sopra la testa.

Stammi alla larga

In questi casi è molto importante non avere fretta e non forzare assolutamente la mano. Lasciamo che sia Fido a farci capire se si sente a suo agio e se gradisce la nostra presenza. Anche se i cani usano un linguaggio diverso da quello umano, nel tempo hanno imparato molti modi per farci capire se è meglio stare loro alla larga.

Segnali

La prima cosa che ci parla è la postura. Un cane rannicchiato, ad esempio, può comunicarci che si trova in uno stato di paura o di ansia. Il ringhio, le orecchie portate all’indietro, lo sguardo fisso sono altri segnali che dovrebbero farci desistere dal continuare l’approccio.

Se Fido ha una posa rilassata, scodinzola, si avvicina spontaneamente a noi magari “facendoci le feste”, è chiaro invece che è felice e che ha piacere della nostra presenza.

Provocazioni e attacchi

Ma quali sono i comportamenti da evitare, se abbiamo a che fare con un cane sconosciuto, magari libero? Intanto, non cerchiamo di scacciarlo o di attaccarlo, sperando che in questo modo se ne vada. Non sappiamo infatti come potrebbe reagire il soggetto che abbiamo di fronte.

Ci sono cani che si lasciano intimidire e che quindi si danno alla fuga, ma allo stesso tempo ci sono animali selezionati per reagire alle provocazioni e agli attacchi. Anche se dettato dalla paura e da uno spirito di autodifesa, il tentativo di scacciare con violenza un cane sconosciuto potrebbe avere conseguenze molto spiacevoli.

Cane sdraiato pronto all'attacco

Mai fuggire (né urlare)

Se non si ha molta dimestichezza con i cani, o a maggior ragione se li temiamo, probabilmente il nostro primo istinto di fronte a un cane sconosciuto che si avvicina sarà quello di metterci al riparo, addirittura di fuggire.

Sebbene la tentazione in certi casi sia davvero irresistibile, in realtà questo è un comportamento poco opportuno, che sarebbe meglio evitare. Correre via nel linguaggio canino è infatti un comportamento “da preda”, che di conseguenza inviterà Fido all’inseguimento. Un effetto decisamente all’opposto di ciò che desidereremmo.

Anche urlare o comunque alzare il tono di voce è una strategia controproducente. Per quanto possa essere difficile, se un cane sconosciuto si avvicina a noi la cosa migliore da fare è mantenere il sangue freddo e restare immobili.

A me gli occhi? Meglio di no!

Per gli esseri umani è normale stabilire un contatto con l’altro guardandolo dritto negli occhi. È un modo per ottenere una connessione immediata e una forma di comunicazione. Per i cani però questo è un vero e proprio gesto di sfida.

È pericoloso quindi guardare negli occhi un cane, soprattutto se sconosciuto, perché non sappiamo quali reazioni potremmo innescare. Meglio distogliere lo sguardo, o al limite osservare con la coda dell’occhio. In questo modo otterremo un comportamento maggiormente gradito nel “galateo canino”.

Per un corretto approccio al cane Mantenere la calma

Ricapitolando, se un soggetto sconosciuto si avvicina a noi la cosa migliore da fare è mantenere la calma e restare immobili, senza schiamazzare ed evitando di guardare Fido negli occhi. In pratica cerchiamo di ignorare il cane, proprio come se si trattasse di una presenza assolutamente neutra.
In questo modo è molto probabile che anche il cane farà la stessa cosa con noi.

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