Pappagalli… in eredità!

Data la longevità di molti pappagalli può accadere che in alcuni casi l’animale sopravviva al suo proprietario: non è detto però che chi riceve in eredità il pennuto sia poi disposto ad occuparsene. Non è questa l’unica evenienza in cui un pappagallo, durante il corso della sua vita, possa cambiare padrone, anche più di una volta.

a cura del Dott. GINO CONZO – Medico Veterinario –

Pappagalli acquisti incauti

Spesso si decide di acquistare un pappagallo con una certa leggerezza, magari attratti dalla bellezza dei colori di questi animali e dalla loro capacità di imitare la voce umana, non informandosi a fondo sulle cure necessarie per mantenere al meglio il volatile e sul comportamento in cattività di questi animali che può molto condizionare la vita in appartamento.

Rivali a due zampe

Il pappagallo può essere infatti molto chiassoso, cosa che non sempre è vista di buon occhio in un condominio. Se lasciato incustodito fuori dalla sua gabbia, il volatile può facilmente distruggere tutto ciò che rientra nel campo d’azione del suo robusto becco.

Il pappagallo, inoltre, sviluppa un rapporto esclusivo con un solo membro della sua famiglia “umana”, cosa che può non far piacere agli altri componenti, specie se questi vengono ignorati o, peggio ancora, beccati dal pappagallo che li individua come potenziali “rivali”.

Una convivenza ardua

Molti proprietari, inoltre, ignorano che soddisfare le esigenze “affettive” del pappagallo “pet” richiede molte ore al giorno da trascorrere in sua compagnia, un tempo che non sempre è compatibile con le esigenze lavorative umane. Non è raro che il pappagallo, frustrato in queste sue esigenze di socialità, specie se non ha la possibilità di interagire con suoi simili, possa sviluppare patologie comportamentali (autodeplumazione, grida frequenti, aggressività) che rendono sicuramente ardua la convivenza con gli esseri umani.

Una scelta oculata

Vi sono casi in cui, a malincuore, non si è più in condizione di prendersi cura del proprio pappagallo, specie se vi sono stati degli avvenimenti che abbiano cambiano drasticamente la propria vita come trasferimenti, divorzi, nascita di un figlio, ristrettezze economiche, malattie o altro.

Tutti questi motivi possono determinare la necessità di cedere ad altri il pappagallo: chi si trova in tale condizione dovrebbe scegliere oculatamente la persona cui affidare il proprio volatile.

Nuovi rapporti

Quando si decide di adottare un pappagallo appartenuto per un periodo più o meno lungo ad un precedente proprietario bisogna considerare che ci si troverà di fronte ad un animale dalla personalità già ben sviluppata e che molto probabilmente sarà in condizione di sofferenza per l’allontanamento forzato dal suo padrone, specie se il rapporto sviluppato con questi era particolarmente forte.

Indagini in corso

Il nuovo padrone deve quindi avere molta pazienza per guadagnarsi la fiducia del pappagallo, chiedendo magari aiuto ad un veterinario comportamentalista che possa individuare quali sono le problematiche del volatile.

Per questo motivo è molto importante richiedere più informazioni possibili sulla “precedente vita” del pappagallo, in particolare per ciò che riguarda il luogo e le condizioni in cui era ospitato, i rapporti con i membri della precedente famiglia ed eventuali patologie pregresse.

Mettiamoci il becco

In particolare è molto importante informarsi sul regime alimentare in cui è mantenuto il pappagallo offerto in adozione. Spesso, infatti, i pappagalli sono alimentati in modo sbagliato e possono soffrire di disturbi metabolici dovuti alla dieta non corretta, specie se protratta per vari anni.

Anche per questo motivo è consigliabile far visitare il pappagallo che si vuole adottare da un veterinario specialista in modo da poter offrire al volatile le migliori cure possibili nella restante parte della sua vita.

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