Spreco del cibo nei pappagalli

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Spreco cibo dei pappagalli

Il vostro pappagallo tenderà a fare molto scarto del cibo che gli darete: lo spreco del cibo nei pappagalli è un comportamento innato e molto diffuso in natura come in cattività. Ma perchè accade?


A cura di PASQUALE QUITADAMO (Raggio di Sole)


Gli autori di un recente studio si sono posti la stessa domanda dopo aver osservato in natura pappagalli sprecare frutti, fiori e semi dall’aspetto perfetto. Gli scienziati hanno inoltre osservato che a volte i pappagalli selvatici mangiano qualche boccone prima di far cadere gli alimenti.

Lo spreco di cibo commestibile in natura ha poco senso: perché i pappagalli disperdono questa importante risorsa? Esther Sebastián-González, biologa conservazionista, ed una squadra di collaboratori internazionali, hanno identificato una serie di ipotesi che potrebbero spiegare questo comportamento apparentemente paradossale degli psittaciformi.

Ipotesi probabili per lo spreco del cibo nei pappagalli

In primo luogo, sprecare il cibo può essere un incidente. Ad esempio, i frutti più grandi hanno maggiore probabilità di cadere rispetto a quelli più piccoli. Altre ipotesi includono la caduta di un alimento mentre un volatile litiga con un altro pappagallo, o come risultato di qualche altro tipo di disturbo perché i gruppi più grandi di pappagalli generalmente sprecano più cibo rispetto ai gruppi più piccoli.

Inoltre, i frutti di piante esotiche hanno maggiori probabilità di essere sprecati rispetto a quelli prodotti da piante autoctone: probabilmente la conoscenza pregressa dell’alimento influisce sulle scelte alimentari. D’altra parte, i pappagalli possono sprecare intenzionalmente il cibo: i frutti acerbi o parassitati, a basso contenuto nutrizionale o energetico sono più facilmente dispersi.

Questo comportamento può venire intenzionalmente meno quando il cibo scarseggia o quando è particolarmente prezioso; durante cioè il periodo riproduttivo ed in particolare dopo la nascita dei piccoli.

I più comuni sprechi di cibo

Gli scienziati hanno analizzato gli scarti alimentari in quasi il 30% delle specie di pappagalli in natura ed in cattività. Gli alimenti più comunemente sprecati sono frutta e semi prodotti da 336 specie di piante appartenenti ad 80 famiglie. Lo spreco si verifica durante tutto l’anno negli psittaciformi in natura.

I dati dello studio

Lo spreco alimentare, secondo Esther Sebastián-González e il suo team, era universalmente diffuso tra i pappagalli delle 103 specie studiate (40 specie sono state studiate nell’approccio sperimentale, 75 specie sul campo e 12 specie sono state osservate sia in laboratorio che sul campo).

Ogni pappagallo in ogni sito di studio (35 grandi comunità biologiche in 17 paesi in 5 continenti) ha sprecato cibo. I pappagalli hanno scartato cibo durante tutto l’anno: semi e frutti, ma anche fiori, foglie, rami, germogli, parassiti e corteccia.

Il cibo gettato dagli alberi dai pappagalli avvantaggia molte specie animali e diverse specie di piante

In alcuni casi lo spreco alimentare ha rappresentato l’80% del cibo raccolto. Il cibo gettato dagli alberi dai pappagalli avvantaggia molte specie animali rendendo i semi e i frutti prontamente disponibili. Questo rappresenta un importante ruolo biologico dei pappagalli in natura; hanno il compito dispezzare il frutto, lasciar cadere la polpa e i semi per nutrire il popolo terricolo sottostante.

La dott. ssa Sebastián-González e il suo team hanno identificato 86 specie di uccelli, mammiferi, rettili, pesci e formiche che hanno beneficiato del cibo gettato dagli alberi dai pappagalli. Anche le piante traggono vantaggio da questo spreco alimentare: 28 diverse specie animali hanno agito come dispersori secondari di frutti e semi sprecati, tra cui formiche, uccelli, mammiferi e rettili.

Lo spreco del cibo dei pappagalli è quindi importante per distribuire semi delle piante del cui frutto i pappagalli si sono cibati.

Un velo di mistero

Quale sia il vantaggio per i pappagalli non è noto; lo spreco alimentare è un comportamento che in qualche modo avvantaggia i pappagalli, altrimenti non si sarebbe mantenuto evolutivamente. Probabilmente, ed in modo fantasioso, i pappagalli potrebbero lavorare in vista di raccolti migliori futuri. Potrebbero agire cioè come giardinieri la cui potatura di frutta e fiori permette di ottenere frutti grandi e di qualità. Non ci sono prove scientifiche di questa ipotesi ma lasciamo che la fantasia ci ispiri!

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