Anche gli animali soffrono il lutto

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Il cane soffre il lutto

Salve, avrei una domanda da sottoporvi “gli animali soffrono il lutto” dopo il comportamento della mia cagnolina, Milka, di anni 2. La notte di capodanno, a causa dei botti, una delle due mie cagnoline, la piu grande, di quasi 5 anni, è scappata; successivamente abbiamo scoperto l’irreparabile.

Ora Milka è rimasta da sola e si sta comportando in modo strano. Vi spiego la situazione nella maniera più chiara possibile. Abbiamo preso Milka che aveva a malapena 2 mesi; prima di allora viveva in una villeggiatura adibita a struttura ricettiva assieme alla sua mamma e ai suoi fratelli/sorelle accudita da delle bravissime persone; quindi non credo abbia avuto un’infanzia traumatica

Sin da piccola, ha avuto sempre un carattere timido, poco intraprendente. Infatti, nel momento in cui andavamo a sgridarla (verbalmente e mai fisicamente, e sempre nei dovuti limiti) per qualcosa di sbagliato che avesse fatto, prendeva tutto molto seriamente, scappava e andava a nascondersi; tempo 5 minuti e ritornava tutto come prima. E’ sempre stata comunque solare e giocosa.

Ogni volta che ci vede o la chiamiamo in giardino, corre a gambe elevate scodinzolando e fischiettando; poi si mette pancia all’aria ai nostri piedi chiedendo carezze e affetto. Ha sempre dormito in una cuccia in legno costruita ad’oc con delle copertine in un sottoscala molto spazioso in giardino, assieme all’altra cagnolina.

Data la differenza di età, credo che abbia sempre visto l’altra cagnolina si come una compagna; sopratutto come una mamma, o un modello di riferimento.

Il punto saliente della questione viene ora.

Lei ora si vede che è spaesata e triste, ma nel complesso stando con noi sembra stare meglio, ma attua dei comportamenti contraddittori. La sera, o il pomeriggio a seguito del tramonto, se magari è rimasta in giardino sola con la gatta perché magari siamo usciti, nel momento in cui torniamo, viene verso di noi fischiettando, scodinzolando e fremitante; poi però, appena noi ci avviciniamo per accarezzarla scappa con la coda tra le gambe cercando un angolo o un rifugio, evitandoci, come se avesse paura di noi, come fossimo il pericolo.

Dopo mille richiami e poi averla abbindolata con del cibo, riesce ad aprirsi un po’; a quel punto la prendiamo di peso e la portiamo in casa. Dopo un paio d’ore riesce ad accomodarsi e ad avere di nuovo fiducia verso di noi, tornando a scodinzolare o a venire a cercarci molto cautamente. Ieri sera proprio a causa di questi comportamenti l’abbiamo fatta dormire in casa; stamattina era tranquilla e felice come se quasi non fosse successo nulla. Arrivata la sera, però, una volta rimessa in giardino, si è ripresentato lo stesso atteggiamento. Percepisce me e mia madre come la causa della perdita della sua compagna? Soffre di sindrome dell’abbandono? Cerco rimedi e aiuti, sono triste a seguito di questi eventi, e preoccupato per lei. Grazie.

Risposta da parte della rieducatrice Tiziana Dare

Buongiorno Gabriele, anche gli animali soffrono il “lutto”, a modo loro, ma rimane pur sempre un lutto. Molto dipende anche dal legame instaurato fra i soggetti; chiaramente, più il legame è forte e maggiore sarà la mancanza dovuta dalla perdita del compagno/a.  Da quanto scrive sembra che Milka sia sempre stata una cagnolina di indole fragile e timida. Ed è pertanto verosimile che la sua compagna fosse fonte di sicurezza e di sostegno per Milka, cosa che ora le viene a mancare.

Milka sicuramente non percepisce voi come la causa della mancanza dell’altra cagnolina, ma solo una mancanza e di conseguenza ecco che riemergono le insicurezze e la timidezza che fa parte del suo carattere. Diciamo che in due si sentiva più forte, forse rassicurata dalla presenza di un cane più deciso.

Visto il carattere timido di Milka, le consiglio magari di farla stare con voi in casa la notte o all’imbrunire, quando cioè si sente più indifesa e di cercare di aiutarla non compiacendola ma rendendola partecipe della vita di casa. Fate dei giochi, delle passeggiate, spronatela magari ad avere più fiducia in se stessa, abbinando anche dei giochi di ricerca nei quali “Lei” sia la vincente! In questo modo aumenterete la sua autostima.

Evitate di sgridarla, soprattutto cercate di non metterla in condizioni di sbagliare poiché questo crea un atteggiamento di sfiducia ai suoi occhi nei vostri confronti.

Non menziona i casi in cui veniva sgridata ma non è facile capire per un cane cosa noi proprietari vogliamo da loro, si ricordi che il linguaggio del cane è diverso da quello dell’uomo. Prevenire è sempre meglio che curare. Direi che occorre lasciare del tempo a Milka di assimilare la perdita, e nel frattempo voi potreste cercare di aiutarla facendola sentire al sicuro con voi. Ovviamente queste sono delle linee guida date in base al suo racconto, se i vostri dubbi o problemi peggiorano col tempo vi consiglio di chiedere un aiuto professionale che possa vedere in loco la situazione e aiutarvi al meglio a capire cosa stà passando Milka. Cordiali saluti.

Tiziana DaRe – Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. Diplomata in educazione e rieducazione del cane (hnc in dog training and behaviour) . Specialista nel comportamento del gatto (cat behavior specialist).

Note dalla redazione

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