Il cincillà (Chincilla lanigera) piccolo mammifero originario delle zone montuose del Sud America, come Perù, Cile e Argentina, attenzione alla gestione e alla dieta alimentare. Vive, in zone con climi miti e freddi, con altitudini comprese tra i 3000 e i 5000 metri
A cura della Dott.ssa.DOMENICA DI BARI Medico Veterinario Esperto Animali Esotici FB: Monica Di Bari
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Biologia del cincillà
In natura sono animali abbastanza longevi e in cattività possono raggiungere un età compresa tra i 10 e 15 anni, se gestiti correttamente. Questi animali sono roditori erbivori, prevalentemente attivi di notte. Hanno un carattere timido, come tutti gli animali preda, e il loro habitat è rappresentato da alberi e zone rocciose. Sono infatti abili arrampicatori e possono compiere salti lunghi fino a 1 metro.
Gestione e dieta del cincillà in casa
Considerando le caratteristiche etologiche della specie, sarà importante fornire uno spazio recintato (una gabbia o un installazione interna) sviluppata in senso verticale; costituita da un materiale resistente e igienizzabile per le pareti, il fondo e il tetto. Per le pareti si consiglia una rete in acciaio adatta ad evitare la fuga del cincillà; tra una barra e l’altra della rete lo spazio massimo consentito dovrà essere di 15 mm.
Per le dimensioni della gabbia per un soggetto si parte da 2 m per l’altezza, 1,5 m di larghezza, e 1 m di profondità. Nella gabbia bisognerà creare delle rampe di appoggio stabili, con un ampiezza di minimo 40×60 cm, collegate tra loro con delle scalette.
Su ogni rampa si potranno creare delle zone funzionali per le abitudini del cincillà. In particolare sarà importante dedicare una zona in alto per il riposo con tane e nascondigli (ad esempio casetta in tessuto, legno o in plastica). A metà gabbia potremmo collocare una rampa con la zona cibo (ciotole e beverini); e sul fondo della gabbia la zona lettiera.
Il fondo della gabbia deve essere ricoperto da una lettiera assorbente non polverosa, come i cilindretti da stufa o pellet di legno; atossici per la specie (faggio o misto conifere), che permetteranno al cincillà di scavare e limarsi contestualmente le unghie.
Alcuni cincillà amano la ruota: si consiglia di posizionarla in basso, e deve essere almeno di 38 cm di diametro, interamente in plastica o legno. Questo eviterà incidenti spiacevoli come lesioni delle falangi o fratture degli arti.
La temperatura ambientale dove collochiamo la gabbia deve essere tra 10-20°, non deve mai superare i 28° poiché sono animali sensibili al colpo di calore. L’umidità invece deve essere compresa tra il 30% e 40%.
Igiene del cincillà
Il cincillà è un animale molto pulito, infatti per mantenere morbida la pelliccia in natura eseguono bagni di polvere. In commercio esistono polveri o sabbie specifiche per loro, ma è importante ricordare che il tempo del bagnetto di sabbia deve essere di circa 10 minuti e può essere effettutato 1 o 2 volte a settimana.
Dopo il bagnetto, il recipiente con la sabbia va tolto altrimenti può essere utilizzato dall’animale come lettiera. Offrire il recipiente con la sabbia tutti i giorni può causare infezioni dermatologiche, oculari e respiratorie come dermatiti, congiuntiviti e riniti.
Durante il periodo di muta si può pettinare il cincillà con delle spazzole apposite, avendo cura di manipolare l’animale delicatamente. Il cincillà è un animale che non va assolutamente lavato, per questo non bisogna mai usare prodotti spray o salviette igienizzanti che vadano a contatto con il pelo.
Questo potrebbe causare problemi di salute (abbassamento delle difese immunitarie della cute, allergia o prurito), oltre a generare un grave stato di stress psico-fisico. Per la pulizia della gabbia e degli accessori è indicato usare Amuchina liquida diluita in acqua nella proporzione di 1:10.
Cincillà gestione della dieta
I cincillà sono roditori strettamente erbivori, infatti richiedono una dieta con elevati livelli di fibra e bassi livelli di grassi (circa il 3%). Sono caratterizzati da denti a crescita continua (ipsodonti), e l’unico alimento che ne consente la corretta usura è la fibra somministrata attraverso il fieno.
Il fieno (prato polifita, fleolo) infatti rappresenta l’80% della razione di cibo da somministrare giornalmente, e deve essere collocato in un porta fieno, o in una ciotola. Per quanto riguarda il cibo commerciale è importante scegliere pellet di fieno pressato, con un valore di proteina vegetale intorno al 20%. La dose del cibo commerciale da somministrare varie in base allo stato fisiologico dell’animale, e deve essere suggerita dal Medico Veterinario Esperto in Animali Esotici.
I cincillà, a differenza dei conigli e delle cavie, assumono poche verdure fresche, infatti parliamo di piccole quantità, lavate, asciugate e offerte a temperatura ambiente 1 o 2 volte a settimana.
Per questo non assumendo molta acqua dai vegetali è importante lasciare almeno 2 beverini a goccia (a punta diagonale) con acqua fresca e pulita sempre a disposizione. Ricordiamo che per i piccoli mammiferi erbivori si consiglia di somministrare acqua naturale di bottiglia.
Come premio si può somministrare frutta essiccata o disidratata scegliendo tra uvetta, mela, pera, fichi o banana in quantità limitate, porzioni da 2 cm, circa 3 volte a settimana. Mentre gli alimenti proibiti per questa specie sono: miscele di semi, prodotti a base di zuccheri e carboidrati ad uso umano. Inoltre ricordiamo che cioccolato, avocado e mais sono tossisci.
Pericoli in casa per il cincillà
I cincillà vanno manipolati delicatamente sostento il suo corpo con entrambe le mani, cercando di mantenere sempre una posizione orizzontale per l’animale. Sono roditori diffidenti, essendo prede in natura, e possono spaventarsi facilmente. Per questo è necessario maneggiarli con cautela e non lasciare mai da soli con i bambini senza supervisione di un adulto.
Se si sentono minacciati i cincillà iniziano a perdere molto pelo per lo stress. In particolare la coda non va mai afferrata altrimenti resterà completamente priva di pelo. Se possediamo altri animali in casa come cani o gatti, sarebbe opportuno collocare la gabbia del cincillà in una stanza dove possa sentirsi al sicuro.
Oltre la dieta è importante la gestione sanitaria del cincillà
Per questi piccoli mammiferi è indicato consultare il Medico Veterinario Esperto in animali non convenzionali entro 7 giorni dall’arrivo a casa.
Da un punto di vista medico per questi animali sono previsti controlli sanitari almeno due volte l’anno per valutare lo stato clinico dell’animale, in particolare valutazione del cavo orale ed esame coprologico.
Non sono previsti protocolli vaccinali, ma è importante effettuare una piano di prevenzione antiparassitaria in estate e in inverno. Avere le corrette informazioni sulla dieta e la gestione ambientale permetterà di prevenire molti disturbi metabolici ed evitare gli incidenti domestici, causa frequente di urgenze per i pet così delicati.
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