Caratteristiche e origini del Cincillà

Il cincillà è un roditore che da tempo ormai fa parte del mondo dei pet. Le specie riconosciute sono due: la lanigera e la brevicaudata. Nella specie anigera la coda è più lunga e folta, nella specie brevicaudata è più corta.

A cura di LORENZO LUCHETTA – www.nocetoavicunicolo.it – noceto1991@gmail.com

Agili e scattanti

L’aspetto generale di questo animaletto è quello di una simpatica palla di pelo, il cui corpo termina in una coda altrettanto pelosa, con un musetto dalle lunghe vibrisse e dai grandi padiglioni auricolari quasi glabri.

Il corpo può misurare dai 25 ai 35 cm, esclusa la coda. A dispetto del suo aspetto paffuto, il peso di un cincillà in salute raramente supera gli 800 gr. Ciò spiega perché, nonostante la sua immagine talvolta goffa, il cincillà sia un animale agile, scattante e in grado di spiccare grandi balzi.

Perché un cincillà

Il cincillà è un animale di facile gestione, che bene si adatta alla vita domestica. Questo animaletto necessita di molto movimento, quindi sarà
possibile limitarlo in una gabbia o in una voliera, ma non per tutta la
giornata, o comunque per lunghi periodi.

Attivo dalle ore crepuscolari all’alba, il cincillà può modificare i suoi bioritmi in base a come lo si gestisce. In pratica, se gli si lascerà la possibilità di scorrazzare fuori dalla sua dimora fissa, lo farà volentieri anche di giorno, specialmente al pomeriggio.

Rosicchiatori nati

Nel tempo che il cincillà passerà libero dovrà però essere sorvegliato, per evitare spiacevoli inconvenienti. Questo animaletto infatti è un eccezionale rosicchiatore.

Tutti i materiali, anche di consistenza durissima, lo stimolano ad “assaggiare”, e l’atto stesso di rosicchiare, oltre ad essergli utile per la crescita dentaria, gli dà una vera e propria gratificazione. 0L’ideale è quindi fornire nella sua dimora qualcosa su cui lui possa sempre esercitare questo istinto.

Quando è libero andrà controllato a vista, a meno che non lo si lasci in una zona dove non vi è niente di pericoloso da rosicchiare. A tal proposito ricordiamo che i fili della corrente, i tubi del metano, i cavi delle antenne e simili sono fonte di grandi pericoli.

ll cincillà non è un animale difficile da riprodurre. La femmina partorisce in media dopo 110/112 giorni piccoli già ricoperti di pelo e con gli occhi aperti. 

Cosa dare da rosicchiare nella gabbia?

Si potranno alternare rametti di piante e arbusti di cui si conosce la provenienza, esenti da trattamenti di ogni genere. Sono particolarmente graditi il salice, il gelso, il tiglio, il nocciolo e le piante da frutta in genere. È sempre buona norma alternare le piante che daremo al nostro amico, dato che ognuna contiene nutrienti diversi. Gli stick 100% vegetali sono utilizzabili, anche se è difficile trovarne di specifici.

Il menù ideale

Quello dei piccoli mammiferi, è il gruppo di pet che più facilmente va soggetto a problemi legati alla errata alimentazione, e il cincillà purtroppo non fa eccezione.

Questo splendido animaletto è un mammifero sostanzialmente erbivoro, quindi la sua alimentazione deve essere composta da verdura e frutta fresca, tenendo sempre presente che la frutta è mediamente molto zuccherina, quindi va somministrata con molta più parsimonia rispetto alla verdura.

Il fieno è poi un alimento che non deve mai mancare, e deve essere ben conservato e di sicura provenienza. Il fieno cosiddetto “misto” o “polifita” è da preferirsi a quello derivato da un’unica erba.

Pellet povero

Gli alimenti secchi come gli alimenti pellettati costituiscono una valida integrazione, ma sarà necessario assicurarsi che si tratti di un pellet sostanzialmente “povero”, ovvero con alto contenuto di fibra e basso contenuto di minerali e proteine.

Da evitare pellettati per conigli “in accrescimento” o “da ingrasso”. Sempre valida la regola di mantenere varia la dieta del cincillà, evitando però cambiamenti repentini di alimentazione.

La credenza che gli eccessi di vegetali freschi predispongano alla dissenteria è infondata, anche se è buona norma rimuovere le rimanenze dei cibi freschi per evitare la formazione di parti fermentate, la cui ingestione invece può creare seri problemi.

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