Il moscardino è un roditore e appartiene ai gliridi, una delle famiglie più antiche tra tutti i roditori viventi.
a cura di Angelica D’Agliano
Con i suoi 6,5 cm di lunghezza (che possono arrivare fino a 9, coda esclusa), e il peso corporeo che oscilla tra i 15 e i 30 grammi, il moscardino è il più piccolo dei gliridi europei.
Moscardino o Nocciolino
Il moscardino è diffuso in Asia Minore e in gran parte dell’Europa, fino alla Francia e all’Olanda a ovest e la Danimarca e la Svezia a nord, mentre a sud lo si può trovare sia in Grecia sia nella parte settentrionale della Turchia.
In Italia è possibile incontrarlo praticamente lungo tutta la penisola, eccetto la Sicilia e la Sardegna. Trova il suo habitat ideale in zone pianeggianti o poste a quote non eccessivamente alte (non oltre i 1500 metri sopra il livello del mare), prediligendo i boschi e i noccioleti che, oltre a offrire rifugio e riparo, si rivelano anche una importante risorsa alimentare. Per questo, oltre che per le sue dimensioni, è chiamato anche “nocciolino”.
Corridoi verdi
Nel suo habitat naturale, il moscardino si muove con abilità e destrezza fra le piante del bosco. Dato che non ama percorrere tratti a terra, è necessario però che queste siano “collegate” da siepi, utilizzate come “corridoi” per passare da un albero all’altro.
È anche necessario che i boschi abbiano adeguate dimensioni per permettergli di procacciarsi le risorse necessarie a sopravvivere. In estate, trova rifugio in nidi fatti di materiale vegetale, di forma sferica e con un’unica entrata, che si possono scorgere tra gli arbusti.
Riserve di grasso
Nel periodo che va indicativamente da ottobre a marzo, questi piccoli animali attraversano una fase di ibernazione, analoga al letargo, in cui riposano in cavità scavate nel terreno.
Durante questi mesi i moscardini consumano le riserve di grasso accumulate nella bella stagione (non è raro che prima del riposo invernale i moscardini giungano a raddoppiare o addirittura triplicare il loro peso corporeo).
È molto importante che questi roditori arrivino al momento del letargo con le giuste riserve di grasso, altrimenti per loro il rischio è quello di non superare la cattiva stagione.
Abitudini crepuscolari
Il moscardino ha una piacevole colorazione fulva o marrone, che nella pancia diventa più chiara, raggiungendo un delicato color crema. La testa è ben proporzionata, con orecchie tondeggianti e simpatici ciuffi di pelo ai lati del musetto.
Gli occhi, grandi e sporgenti, sono adatti alle sue abitudini crepuscolari e gli consentono quindi di vedere bene in condizioni di scarsa illuminazione. Come tutti i roditori, anche il moscardino è dotato di una dentatura forte e adatta a rompere i gusci duri della frutta secca. Tuttavia, a differenza di quello che accade con altre specie, i suoi denti ricrescono più lentamente.
Il moscardino arrampicatore nato
L’aspetto generale è armonioso e aggraziato. Gli arti, molto forti e dotati di vere e proprie dita prensili che gli permettono di arrampicarsi agevolmente su alberi, arbusti e cespugli, dove passa la maggior parte del suo tempo. La coda è lunga e anch’essa ricoperta da una pelliccia fulva o castana.
(Quasi) vegetariani
Sebbene non abbia modo di digerire la cellulosa, la dieta del moscardino è a base prevalentemente vegetale. Nocciole, noci, bacche e frutta sono tra i suoi alimenti preferiti, con integrazioni occasionali date da larve e insetti.
La vita di questi animali può svolgersi in piccoli gruppi e talvolta accade che più esemplari arrivino a condividere lo stesso nido.
I moscardini raggiungono la maturità sessuale intorno a un anno di vita. Le femmine possono partorire dai due ai sei cuccioli che resteranno con la madre fino a che non sono maturi, pronti ad affrontare l’ambiente esterno.
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