Le tartarughe sono animali affascinanti e l’idea di ospitarle nel proprio giardino può essere allettante.
cura della Dott.ssa Marta Avanzi – Medico Veterinario
Tartarughe un mondo da scoprire
Questa decisione però non va presa alla leggera: ci sono diverse cose da sapere prima effettuare questa scelta, per non commettere errori e per offrire a questi rettili un ambiente adatto.
Origine legale
Testudo hermanni, Testudo graeca (secondo la provenienza, però) e Testudo marginata sono originarie dell’Italia o di paesi che hanno lo stesso clima, e sono perciò le tartarughe più indicate da ospitare nei nostri giardini. La prima cosa da sapere è che il possesso e la cessione di queste tartarughe è rigidamente regolamentato.
Ogni tartaruga deve avere un documento (CITES) che ne attesta l’origine legale e deve essere provvista di un microchip simile a quello dei cani. Il possesso di una tartaruga priva di CITES è un reato penale che comporta il sequestro del rettile e forti multe. Per questo è importante adottare solo Testudo di provenienza legale e dotate di regolare documentazione.
Le tartarughe sono proverbialmente longeve: possono vivere anche 80 anni.
L’ambiente giusto
Per ospitare una tartaruga di terra è indispensabile avere un’area all’aperto, protetta e soleggiata, di diversi metri quadrati. Non è un rettile che si presta ad essere allevato in un terrario o una terrazza. Ha bisogno di luce solare diretta, di calore e di potersi cibare di erba e piante di campo. Contrariamente a quanto si può pensare, è un animale molto attivo che ha bisogno di ampi spazi.
La tartaruga russa
Testudo horsfieldii, la tartaruga russa, è molto comune nei negozi per animali perché ha una regolamentazione meno severa delle altre Testudo ed è quindi più facile da commerciare, tuttavia proviene da climi molto diversi dai nostri. Durante la bella stagione si adatta bene, ma teme il freddo umido e, soprattutto nel nord Italia, se lasciata all’aperto può morire durante il letargo. A parte questo, la sua gestione è simile alle altre tartarughe di terra.
Le tartarughe giganti (Geochelone sulcata, G. pardalis, G. nigra) si riproducono facilmente in cattività e sono piuttosto robuste e semplici da allevare. Sono tuttavia tartarughe provenienti da climi caldi, che non sopportano il freddo umido, non vanno in letargo e richiedono un allevamento all’aperto, al sole, per almeno una parte dell’anno.
Un ambiente protetto
Le tartarughe in giardino sono esposte a molti pericoli e incidenti, che però possono essere facilmente prevenuti con poche accortezze. Uno dei principali rischi è dato dallo schiacciamento quando si manovra l’automobile, pertanto la zona in cui vive il rettile deve essere limitata da una recinzione alta e robusta, parzialmente interrata, in cui tenere la nostra amica al sicuro.
Non si dovrebbe utilizzare il tosaerba, sia per il concreto pericolo di ferire il rettile, sia per permettergli di nutrirsi delle piante che crescono spontaneamente. È infatti questa la dieta ideale, che fornisce la giusta quantità di fibra e di calcio di cui necessitano le tartarughe. Infine, se si possiede un cane è fortemente sconsigliato adottare una tartaruga: il pericolo che il rettile prima o poi finisca dilaniato è troppo alto.
Vista la taglia notevole che sono in grado di raggiungere (sono le più grandi tartarughe terrestri), prima di acquistarle si deve valutare con attenzione la possibilità di sistemarle in modo adeguato, all’aperto d’estate e al chiuso d’inverno.
Quante tartarughe?
Il numero di tartarughe da tenere in giardino deve essere proporzionale allo spazio a disposizione. Le tartarughe, come i rettili in generale, non sono animali sociali e non hanno bisogno della compagnia dei loro simili. Nel caso delle Testudo, poi, il maschio corteggia la femmina in modo piuttosto rude e molto insistente, arrivando a causargli ferite a volte mortali.
Pertanto è preferibile tenere una tartaruga da sola, in caso contrario un maschio dovrebbe convivere con almeno cinque o sei femmine, per dividere tra tutte i suoi slanci amorosi. Se si comprano tartarughe giovani, tuttavia, non c’è modo di sapere di che sesso sono, perché questo si può stabilire solo da adulte.
I veterinari esperti in medicina dei rettili non sono molti. Se intendiamo allevare una tartaruga dobbiamo prima accertarci di sapere dove portarla a visitare in caso di necessità, o essere disponibili a spostarci per trovare un veterinario specializzato.