Superfood, omega 3 e altri ingredienti per migliorare la qualità della salute dei nostri pet
A cura del Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista in Ispezione degli Alimenti
Alimenti Omega 3 e Superfood per la salute dei pet
Uno dei termini, relativi all’alimentazione, che è entrato nel linguaggio comune negli ultimi anni, è quello di Superfood. I Superfood sono un insieme di alimenti che porterebbero una serie di benefici alle persone che li assumono con regolarità; inoltre possono portare benefici anche agli animali che ne fanno uso, anche in completa assenza di patologie.
Individuare, tuttavia, quali alimenti siano Superfood e quali non lo siano, però, non è semplice. Infatti, quella di “Superfood” è una definizione coniata sostanzialmente dal marketing, che non trova ad oggi una correlazione tecnica/scientifica. Con una particolare categoria di alimenti, nemmeno in medicina umana, tanto che l’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) l’ha definita eccessivamente generica; per poter definire un gruppo di alimenti ben preciso.
Esistono alimenti che, se utilizzati con regolarità, portano effettivamente benefici alle persone, così come portano benefici al cane e al gatto che ne fanno uso; in queste pagine cercheremo di capire quali sono e come possono essere utili per supportare specifiche funzioni dell’organismo.
Il Pesce e gli Omega-3
Una delle categorie più importanti di Superfood sono gli Omega-3. Si tratta di acidi grassi caratterizzati da una struttura chimica particolare, che ha azione antinfiammatoria nell’organismo del cane e del gatto. Gli Omega-3 possono essere di origine animale o di origine vegetale; tuttavia quelli più importanti per gli animali domestici (che hanno scarsa capacità di conversione nelle forme attive degli Omega-3 di origine vegetale) sono quelli che arrivano da fonti animali, in particolare dai pesci.
Alcune specie di pesci, grazie alla loro particolare catena alimentare, sono caratterizzate da una concentrazione molto alta di questi composti ad effetto antinfiammatorio; utilizzati in una vasta gamma di patologie diverse tra loro. Nell’animale sano, sono utili per equilibrare il rapporto Omega-3/Omega-6, solitamente sbilanciato a favore degli Omega-6.
A questo proposito possono essere utilizzate nell’alimentazione fonti concentrate di Omega-3 (le perle di olio di pesce, da aggiungere al pasto), o in alternativa è possibile utilizzare il pesce vero e proprio. Attenzione, però: non tutti i pesci contengono le stesse quantità di Omega-3.
Se alcune specie (come le alici o le sardine) ne sono particolarmente ricche, altre (come il molto utilizzato merluzzo) ne sono piuttosto povere. Per questo motivo è importante valutare con attenzione il pesce che abbiamo intenzione di fornire al nostro cane o al nostro gatto.
L’Inulina e i FOS
L’inulina è una delle componenti della fibra vegetale. Non può essere digerita né dal cane, né dal gatto, a causa della mancanza di un’ enzima specifico, ma è una fibra che può essere utilizzata come nutrimento per i batteri intestinali. I quali possono trarne beneficio e, di conseguenza, assicurare la produzione di molecole benefiche per la salute intestinale.
nulina è una lunga catena composta da moltissimi atomi di fruttosio collegati tra loro; che in certe varianti è possibile trovare in catene molto più corte: in questo caso si parla di Fos, o Fruttoligosaccaridi.
Se entrambe le categorie di prodotti sono utili per supportare la crescita dei batteri intestinali; la presenza dei FOS è migliore in quanto catene più corte possono essere utilizzate in modo migliore dai batteri presenti nell’intestino. L’inulina e i FOS si possono trovare in commercio come estratti, da alimenti di origine vegetale. Ma si possono trovare in buone quantità nella cicoria (da cui solitamente viene estratta l’inulina isolata), nel carciofo oppure nel topinambur.
Anche molte erbe che si possono trovare spontaneamente nei prati contengono inulina, e spesso vengono consumate in autonomia dai cani e dai gatti.
I derivati dei Funghi
I funghi, dal punto di vista alimentare, sono prodotti molto particolari, e si possono rivelare sia molto benefici che molto pericolosi.
È per questo motivo che i nutraceutici sono intesi, generalmente, come i loro derivati, composti che generalmente sono estratti, in sicurezza, dalla parete delle cellule del fungo stesso. L’utilizzo dei funghi medicinali viene detto in gergo anche micoterapia.
I funghi che non hanno un potenziale tossico possono essere estratti, e le loro fibre, generalmente di piccole dimensioni, possono essere utilizzate dai batteri intestinali (effetto prebiotico) oppure possono essere assorbite nell’intestino, con effetti positivi sul sistema immunitario, in termini sia di numerosità di cellule che di aumento dell’attività.
Per questo motivo i derivati dei funghi vengono spesso forniti a supporto di vari tipi di terapia, anche delle terapie oncologiche; sono però utili anche nell’animale sano, in cui possono supportare l’attività del sistema immunitario magari in condizioni fisiologiche particolari, come l’età avanzata.
La Borraggine
La borragine è una delle piante più frequenti che si possono trovare in tantissime zone del nostro paese.
È una delle erbe di cui gli animali spesso si cibano, durante le passeggiate, e dal suo trattamento è possibile estrarre una componente lipidica, presente in piccole quantità nella pianta verde ma concentrato nel momento dell’estrazione: si tratta dell’olio di borragine.
L’olio di borragine è uno dei pochi oli vegetali a contenere quantità importanti di acido gamma-linonelico.
Si tratta di un acido grasso della linea Omega-6 che, a differenza di altre molecole appartenenti alla stessa categoria, ha un effetto anti-infiammatorio. Si tratta di un grasso normalmente prodotto dall’organismo del cane, che però viene prodotto in quantità minori specialmente con l’avanzare dell’età; la sua assenza può causare secchezza cutanea, eccessiva perdita di pelo e tendenza alle infiammazioni.
L’integrazione, nelle dosi opportune che devono essere valutate caso per caso con l’aiuto del proprio veterinario, è utile sia per mantenere uno stato di salute ottimale che per supportare l’organismo in presenza di patologie specifiche.
Il Ribes e i Frutti di bosco
I frutti di bosco sono una delle categorie di alimenti maggiormente ricche di antiossidanti, che forniscono un valido supporto in presenza di patologie infiammatorie; oltre ad avere la capacità di neutralizzare i radicali liberi che, quando in eccesso, possono indurre lo sviluppo di neoplasie.
I frutti di bosco contengono in genere quantità importanti di composti antiossidanti, che variano in base ai frutti; tra questi, uno dei più utilizzati è il ribes nero (Ribes nigrum), che oltre a contenere antiossidanti contiene quantità importanti di acido gamma-linolenico, che abbiamo già descritto relativamente alla borragine.
Le sue caratteristiche lo rendono interessante, anche in questo caso, sia per il cane sano che per quello con patologie, in particolare per le patologie infiammatorie croniche.
La combinazione di questi nutrienti è infatti utile per supportare patologie di vario tipo, dalle patologie dermatologiche a quelle articolari, passando per le problematiche legate ai reni. Se la quantità contenuta nei frutti freschi può essere considerata sufficiente per un effetto preventivo, troviamo in commercio vari prodotti che ne contengono estratti concentrati, utili in caso di malattie.
Il Miele
Il miele è un prodotto di origine animale molto conosciuto in alimentazione umana ma poco utilizzato nel cane e nel gatto, spesso perché poco conosciuto. E’ un prodotto composto per di più da zuccheri semplici, a rapido assorbimento, motivo per cui deve essere utilizzato con moderazione in quanto facilmente assorbibile.
Oltre all’utilizzo veterinario che può essere fatto negli animali che soffre di ipoglicemia, il miele contiene tutta una serie di nutrienti; concentrato di molecole prodotte dalle piante (e raccolte dalle api) che forniscono a questo prodotto una serie di caratteristiche interessanti.
Uno dei migliori utilizzi è relativo ai cani sportivi, che possono aver bisogno di energia a rapido utilizzo per garantire le massime prestazioni; tuttavia, il miele ha mostrato di essere utile anche per la sua azione antibatterica, relativa all’intestino (può quindi essere utile in caso di enteropatie) o contro parassiti specifici, come la giardia.
A questo proposito diventa interessante anche come forma di prevenzione delle enteropatie, se aggiunto al pasto giornaliero in quantità non eccessive.
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