Cane e gatto quando cambiare dieta

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Cambiare dieta cane e gatto

La dieta gioca un ruolo chiave nel mantenimento della salute del nostro cane e gatto, da cambiare quando non garantisce il soddisfacimento delle esigenze energetiche e nutritive; inoltre è un’arma importantissima per la prevenzione e, talvolta, la gestione terapeutica di determinate patologie.

A cura di ERICA LONGATO (altri articoli di Erica Longato)

cambiare si o no la dieta del cane o gatto?

Spesso ci poniamo la domanda se sia utile cambiare o variare la dieta del nostro cane o gatto; considerando anche l’ampia gamma di alimenti presenti sul mercato, dai gusti più svariati e accattivanti. In alcune condizioni e fasi della vita dell’animale, il cambio alimentare non solo è consigliato ma diventa necessario. Vediamo nello specifico di che situazioni si tratta.

Puppy/Kitten

Visto che le esigenze nutrizionali dei nostri pet cambiano a seconda dell’età e dello stato fisiologico in cui si trovano; è molto importante somministrare un’alimentazione specifica per ogni fase della loro vita. Gli alimenti per cuccioli o gattini (i cosiddetti “puppy”) si differenziano dagli alimenti per cani e gatti adulti principalmente per il contenuto energetico e minerale; la somministrazione di un alimento per adulti ad un cucciolo potrebbe quindi causare delle carenze nutrizionali.

È quindi importante utilizzare sempre alimenti “puppy” fino al completo sviluppo muscolo-scheletrico e al raggiungimento dell’età adulta. In modo da garantirgli tutte le sostanze di cui necessita per un accrescimento armonico.

Gatto che stà mangiando nella sua ciotola
In che occasiano cambiare la dieta del cane e del gatto

Senior

Anche l’anzianità comporta dei cambiamenti fisiologici nell’organismo dei nostri animali; dobbiamo supportare questa delicata fase della vita con un’alimentazione specifica, che solitamente viene indicata come “senior”. Molto importante è, anche in questo caso, rispettare il quantitativo giornaliero di alimento suggerito in etichetta o calcolato dal vostro Medico Veterinario.

Un’animale anziano, infatti svolge meno attività fisica di un soggetto giovane e razioni calibrate eviteranno un aumento del peso corporeo. I prodotti “senior” solitamente hanno la caratteristica di essere molto digeribili ed avere un contenuto in proteine e minerali adeguato all’età.

Alimenti per gravidenza e allattamento

Un’altra delicata fase fisiologica, in cui è importante considerare un cambio dell’alimentazione o l’utilizzo di una integrazione specifica; è la gravidanza e la fase successiva di allattamento.

Durante questo periodo, le esigenze energetiche, minerali e vitaminiche aumentano (in particolare di calcio, fosforo e vitamina D; utili alla formazione delle ossa dei feti durante la gestazione e della produzione di latte durante l’allattamento). E’ quindi necessario utilizzare un alimento specifico da dosare correttamente per evitare che la neo mamma assuma peso in eccesso.

In questi casi si può utilizzare un alimento “puppy” anche per la mamma; oppure, un alimento dedicato che solitamente viene destinato sia alle mamme che ai cuccioli fino ai due mesi di età.

gatto sul divano
Rivalutare la dieta del cane e gatto anziani

Alimenti light

Una situazione in cui è necessario rivalutare l’alimentazione, dal punto di vista quantitativo in primis, ma in alcuni casi anche qualitativo, è successiva alla sterilizzazione.

In seguito a questo intervento infatti, l’assetto ormonale e metabolico dell’animale subisce delle modifiche che comportano principalmente un rallentamento del metabolismo. Con conseguente tendenza a ridurre il movimento ed incrementare il peso corporeo.

Se l’animale non ha particolari esigenze nutrizionali, è quindi consigliabile ridurre la dose di alimento di mantenimento che si sta somministrando di circa il 10-20%. E’ sempre bene chiedere al proprio Medico Veterinario in base alle specifiche caratteristiche del proprio cane o gatto; oppure, nei casi in cui l’animale abbia forte tendenza al sovrappeso, passare ad un’alimentazione di tipo “light”.

Gli alimenti “light” hanno la caratteristica di contenere, a parità di quantità, più fibre e meno calorie rispetto al cibo di mantenimento per adulti; consentono così all’animale di assumere una quantità maggiore di pappa in termini quantitativi senza eccedere con le calorie e permettono, quindi, di tenete il peso sotto controllo.

L’utilizzo degli alimenti “light” è fondamentale durante un piano di dimagramento; la sola riduzione della dose di alimento somministrato, può causare una riduzione dell’apporto calorico della razione ma anche di componenti nutrizionali essenziali causando così delle carenze. Inoltre, una minor restrizione della quantità di cibo messo nella ciotola, stresserà meno l’animale che potrà comunque alimentarsi con un pasto soddisfacente.

La dieta del cane sportivo

Al contrario, se il cane svolge una particolare attività sportiva o dei lavori specifici, sarà necessario utilizzare un alimento che contenga un maggior tenore lipidico. Utile ad affrontare il più alto dispendio energetico dovuto all’attività che compie l’animale, ed una più alta concentrazione di vitamine e minerali specifici.

Infatti, anche in questo caso non è sempre corretto aumentare la quantità di alimento di mantenimento, che potrebbe essere eccessiva in termini volumetrici e quindi difficile da digerire e rischiosa soprattutto per quelle razze predisposte alla torsione gastrica. Decisamente meglio sarebbe l’utilizzo di una formula studiata per cani sportivi, che soddisfi così le esigenze energetiche e nutritive senza sovraccaricare l’apparato digerente.

Alimenti dietetici

La dieta va poi cambiata quando i nostri pet soffrono di alcune patologie, la cui gestione terapeutica deve essere supportata da un’alimentazione specifica. In questi casi, l’alimentazione deve sempre essere valutata insieme al proprio Veterinario perché, se fornita per lunghi periodi in animali che non presentano problematiche specifiche, potrebbe causare carenze o al contrario, eccessi, nell’assunzione di determinate sostanze.

Per alcune di queste patologie infatti, la dieta gioca un ruolo chiave per contrastare la comparsa dei sintomi, per ridurre la degenerazione cronica oppure, in alcuni casi, per la remissione della patologia stessa e va quindi considerata al pari della terapia medica di supporto.

Cane border collie un cane sportivo
La dieta per un cane spportivo

È il caso, ad esempio, di patologie quali l’insufficienza renale cronica, l’urolitiasi e le patologie delle basse vie urinarie, le patologie digestive ed epatiche, le patologie cardiache, il diabete mellito e le allergie o intolleranze alimentari. Per tutte queste patologie esistono in commercio dei prodotti specifici definiti “dietetici”, che vanno sempre somministrati sotto consiglio del proprio Medico.

Anche in presenza di alcune patologie dentali, che possono causare dolore durante l’assunzione del pasto, può essere utile cambiare tipo di alimento ed è bene, anche in questo caso, evitare il “fai da te”.

Alimenti per le patologie gastrointestinali

Un altro caso in cui può essere utile provare a cambiare la dieta abituale del nostro pet è in presenza di persistenti o saltuari sintomi gastrointestinali che possono indicare una cattiva digestione della dieta assunta. Tra i sintomi più comuni si possono riscontrare la presenza di feci poco formate o molto voluminose, vomito, nausea, pelo scadente e apatia dell’animale; in questi casi può essere utile valutare con il proprio Medico Veterinario un cambio alimentare eventualmente supportato da una terapia con pre e probiotici, oltre che l’accertamento di eventuali patologie specifiche sottostanti. Non per tutte le patologie del tratto gastrointestinale, infatti, la dieta consigliata è la stessa; andrà ricercata la causa del problema per valutare quale alimento sarà più idoneo per supportare l’animale.

Mai decisioni affrettate!

Una situazione in cui il proprietario è tentato di cambiare dieta al proprio pet è quando questo smette di mangiare l’alimento abituale. In questi casi, prima di cambiare alimento, è sempre bene accertarsi che non vi siano stati patologici che causino l’inappetenza. Inoltre è consigliabile non cambiare troppi alimenti senza un criterio poichè l’animale necessità di tempo per abituarsi alla dieta che gli viene somministrata.

In tutti questi casi è sempre importantissimo effettuare il cambio dell’alimentazione in maniera molto graduale; per permettere alla popolazione microbica intestinale dell’animale di “abituarsi” al nuovo alimento e a garantire così una corretta digestione ed assimilazione di tutti i componenti nutritivi della nuova dieta.

Come si cambia la pappa

Solitamente si consiglia di mischiare il vecchio alimento con quello nuovo utilizzando dei dosaggi decrescenti del primo e crescenti del secondo per circa sette giorni; o anche più se l’animale presenta sensibilità a livello gastro-intestinale.

Nella pratica possiamo offrire al nostro cane o gatto: i primi due giorni una razione che contenga il 75% della dose di alimento abituale. Più il 25% di alimento nuovo il terzo e quarto giorno il 50% di alimento vecchio e il 50% della dose di alimento nuovo; il quinto e sesto giorno il 25% della dose di alimento vecchio e il 75% della dose di alimento nuovo; dal settimo giorno solamente l’alimento nuovo.

Un cambio drastico dell’alimentazione può causare problemi gastrointestinali fastidiosi per il nostro animale che potrebbe rifiutarsi di assumere l’alimento nuovo perché associato al disturbo provocato.

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