La dieta Barf, acronimo di “Biologically Appropriate Raw Food” o “Bones And Raw Food”, è un approccio alimentare che sta guadagnando sempre più popolarità tra proprietari di cani e gatti.
A cura della Dott.ssa CHIARA DISSEGNA Medico veterinario Esperto in Nutrizione (gruppo Nutravet) e Omeopatia www.chiaradissegna.it
Vediamo insieme di cosa si tratta e se potrebbe essere il regime alimentare più adatto al tuo animale
Che cos’è la Dieta Barf per cani e gatti?
La dieta Barf nasce dall’idea di un Veterinario australiano di nome Ian Billinghurst, negli anni ’90, quando alimentare cani e gatti esclusivamente con cibo commerciale stava diventando la normalità.
Il Dott. Billinghurst pensò che era più salutare ed etologicamente corretto offrire nella ciotola cibi simili a quelli che avrebbero mangiato i loro antenati in natura, come carne cruda e organi, nelle proporzioni più corrette.
Cosa include la Dieta Barf?
La dieta Barf per cani e gatti prevede l’utilizzo dei seguenti elementi.
- Ossa Polpose (OP): queste ossa, come ad esempio il collo di pollo, sono ricoperte da carne e possono essere somministrate intere o macinate, a seconda della capacità del cane di masticarle. Il Medico Veterinario vi spiegherà come introdurre le OP nella dieta del vostro animale e controllare che siano ben masticate.
- Carne Senza Osso (CSO): questa categoria include la carne vera e propria, il muscolo. Anche il pesce rientra nella CSO ed è un’ottima fonte proteica, da inserire almeno una volta ogni 7-10 giorni.
- Organi: fegato, milza, cuore, reni e polmone sono utilizzati per integrare vitamine e microelementi. La quantità di organi deve essere attentamente dosata per evitare carenze o eccessi. Il fegato è senza dubbio l’organo più importante dal punto di vista di vitamine, in particolar modo per la vitamina A e D, e per il ferro.
- Verdure: le verdure possono variare in base alla stagionalità e alle preferenze del cane. Hanno un ruolo nutrizionale scarso nei nostri carnivori domestici ma sono fondamentali per il transito intestinale e per favorire il benessere del microbiota intestinale.
- Trippa Verde: questa componente consiste nei prestomaci dei ruminanti, non lavati né sbiancati. Verde perché si utilizzano i prestomaci di animali allevati al pascolo e quindi alimentati ad erba (a differenza degli animali alimentati allevati con insilati).
- Oli e Grassi: gli oli e i grassi sono fondamentali, hanno un ruolo energetico, strutturale e funzionale. È importante che ci sia la giusta proporzione tra grassi saturi e grassi insaturi.
Le dosi della Dieta Barf su cani e gatti
Le dosi giornaliere nella dieta Barf variano in base al peso dell’animale, con una forchetta generalmente compresa tra il 2% e il 4% del peso corporeo. Tuttavia, il dosaggio specifico dipende da molteplici fattori, tra cui sesso, età, razza, attività fisica e patologie presenti. In alcuni casi, come per i cuccioli in crescita, la percentuale può raggiungere anche il 10%. È importante affidarsi ad un Veterinario esperto in nutrizione per avere evitare carenze nutrizionali
Quanta CSO e quante OP?
La quantità di carne senza osso e ossa polpose da somministrare dipende sia dall’animale che dal tipo di ossa polpose scelte. Ad esempio, se si scelgono ossa polpose intere, la loro percentuale sarà maggiore rispetto alle ossa polpose macinate.
Una dieta Barf ideale si compone di solito di:
- 30-45% di ossa polpose;
- 25-30% di carne senza osso;
- 20% di organi;
- 10% di verdure;
- Grassi in base all’attività fisica del cane.
Tuttavia, queste percentuali possono essere adattate alle esigenze del tuo animale.
Il Passaggio alla Barf
A differenza di altri cambiamenti alimentari graduati, il passaggio da un’alimentazione commerciale ad una dieta Barf è solitamente rapido. Si consiglia di completare l’ultimo pasto con l’alimento commerciale alla sera e di iniziare il giorno successivo con la carne senza osso e le ossa polpose. Gli organi e altri componenti verranno successivamente introdotti gradualmente.
Integrazioni funzionali
Essendo la dieta Barf ricca in acidi grassi Omega 6 che si trovano nella carne, è opportuno fare un’integrazione specifica di Omega 3, in particolar modo EPA e DHA. Un’altra integrazioni utile possono essere le cuticole di psillio, in caso di feci dure o problemi di stipsi.
Rischi e controindicazioni per dieta barf dedicata a cani e gatti
È importante essere consapevoli dei potenziali rischi associati alla dieta Barf sia per il proprietario che per il cane o il gatto. Il rischio principale per noi umani riguarda la possibile contaminazione batteriologica, in particolare da Listeria e Salmonella. Per questo motivo è molto importante seguire delle misure igieniche quando si maneggia la carne cruda. In genere è importante che utensili e contenitori utilizzati per il cane e il gatto rimangano solo per questo scopo.
Per quanto riguarda il cane, i rischi sono generalmente limitati, con l’attenzione principale rivolta alle ossa. Tuttavia, il cane può imparare a masticare e deve essere istruito a proposito. Nel caso in cui il tuo cane non sia in grado di farlo, è possibile utilizzare ossa polpose macinate come alternativa.
Il gatto è più difficile che abbia problemi con le ossa: se le apprezza masticherà sicuramente con miglior capacità. Ricorda che la dieta Barf potrebbe non essere adatta se ci sono membri più fragili nella famiglia, come bambini, anziani, donne in gravidanza o persone immunodepresse.
In conclusione, la dieta Barf rappresenta una scelta alimentare naturale che può apportare numerosi benefici al tuo cane o al tuo gatto, ma è essenziale considerare attentamente i fattori specifici del tuo animale e consultare un professionista della nutrizione veterinaria per garantire un’adozione sicura e salutare di questa dieta.