La razza del gatto Tonkinese nasce negli anni Sessanta ad opera della studiosa Jane Barletta, originaria del New Jersey. Essa fece accoppiare appunto un Siamese con un Burmese dando inizio a una nuova stirpe di gatti. In realtà la razza non si poté dire immediatamente pura.
a cura di Angelica D’Agliano
La razza viene riconosciuta ufficialmente nel 1979.
Da un accoppiamento fra due Tonkinesi, infatti, era possibile che un cucciolo su quattro nascesse di razza Siamese o Burmese: entrambe le razze avevano il 25 per cento di probabilità di ripresentarsi nella discendenza dei Tonkinesi.
Gatto… visone
Nell’aspetto il gatto Tonkinese è una mescolanza perfetta delle razze dalle quali trae origine. Esso infatti ha un corpo tonico, muscoloso e proporzionato come quello del Siamese; allo stesso tempo ha un manto analogo a quello del Burmese. Il colore del mantello è una commistione interessante tra il marrone tenue del Siamese e il grigiastro che caratterizza il Burmese. Il risultato di questo melange è una tonalità definita “visone”. Il colore del Tonkinese non appare immediatamente nei cuccioli; esso si manifesta intorno ai sedici mesi di età.
Orecchie di velluto
Il Tonkinese è un gatto di proporzioni medie, aggraziato nell’aspetto ma anche solido e muscoloso.
Ha una testa triangolare con orecchie vellutate, dalle punte tonde e la base carnosa. Gli occhi, dalle tonalità marine, sono ben distanziati fra loro e inclinati fino a disegnare due linee oblique.
I muscoli, anche se non sono evidentissimi sotto pelle, hanno forza ed elasticità.
La coda, che sembra quasi disegnata, presenta una linea pura che si assottiglia man mano che si approssima all’estremità.
Amici per la pelle
Se nel corpo è bello, il gatto Tonkinese nell’animo è addirittura straordinario. Per il suo carattere esso viene definito un gatto da compagnia. Questo perché esso sa essere affettuoso coi propri compagni umani e soprattutto con i bambini, coi quali ama molto giocare. All’interno della casa si affeziona moltissimo a una persona in particolare che prende come sua figura di riferimento; con questa persona il Tonkinese è pronto a condividere ogni cosa, perfino il letto.
Gli stimoli giusti
Per il resto si tratta di un compagno pieno di allegria e di voglia di vivere. È capace di andare d’accordo anche con altri animali (purché essi non siano aggressivi nei suoi confronti). Il Tonkinese può vivere bene anche in appartamento a patto che la sua famiglia adottiva gli fornisca gli stimoli giusti, che comprendono giochi appassionanti e occasioni per dare sfogo alle sue ottime doti atletiche.
Standard in pillole
- La testa è a forma di cuneo, dai contorni arrotondati; se vista di fronte essa disegna un triangolo equilatero.
- La fronte, convessa, sovrasta zigomi alti. Il naso presenta un leggero stop a livello degli occhi.
- Il muso intero ha una lunghezza media e non si presenta né appuntito né tondo.
- Le orecchie del Tonkinese sono di media grandezza, ben aperte alla base con estremità di forma ovale.
- Gli occhi, obliqui e distanziati, hanno nella parte superiore una forma di mandorla e in quella inferiore un disegno arrotondato, detto anche “forma a nocciolo di pesca”.
- Il colore, brillante, varia dall’acquamarina al verdeazzurro.
- Nel corpo, di tipo semiforeign, è un gatto di aspetto snello e tonico con groppa più alta rispetto alle spalle, dimensioni medie e ossatura ben sviluppata.
Atletico e curioso
Sebbene sia un gatto non particolarmente “muscoloso”, il Tonkinese ha un fisico da vero atleta. Curioso e intraprendente, è capace di compiere gesti atletici sorprendenti, magari nel bel mezzo di un gioco appassionante o di una battuta di caccia.
Nella casa in cui abita un Tonkinese non dovrebbe mai mancare una buona collezione di giochi. Non è necessario comprare ritrovati tecnologici o passatempi all’ultimo grido: sarà sufficiente un po’ di materiale di recupero, tempo e inventiva per far felice il nostro micio con un gioco fabbricato apposta per lui.
Una ricetta di lunga vita
Discendente di due razze nobili e antiche, il Tonkinese è piuttosto longevo e gode di buona salute, a patto di offrirgli visite veterinarie periodiche e un’adeguata alimentazione. A questo proposito il cibo migliore si rivela essere quello industriale e di alta qualità. Questo perché l’alimentazione industriale, sia che si tratti di scatolette sia che si parli di mangime secco, è perfettamente bilanciata e fornisce, nelle giuste dosi, tutto ciò di cui il gatto ha bisogno. Al contrario, una pappa casalinga può portare a carenze alimentari anche gravi.
Il mantello del gatto Tonkinese è corto, fine, setoso, aderente al corpo, morbido e brillante. Per queste caratteristiche viene detto “visone” e suddiviso in tre tipi: pointed, mink e sepia. Nel pointed, similmente a quel che succede nel Siamese, il mantello è in contrasto con le punte; gli occhi sono blu con sfumature dal celeste al viola.
Nel mink (il più apprezzato) c’è meno contrasto tra mantello e punte; gli occhi sono colore acquamarina con variazioni dal blu al verde. Anche nel tipo sepia il contrasto è lieve; gli occhi variano dal giallo-verde al verde-oro.