L’ambiente del Coniglio

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L'ambiente del coniglio in inverno

Come prepararsi a difendere l’ambiente del coniglio, come e dove posizionare il suo alloggio escludendo posti poco ariati o esposti cambiamenti climatici improvvisi.

A cura della Dott.ssa EMANUELA TETTA Medico Veterinario – Adelfia (BA) Emanuela.tetta@virgilio.it

Areazione o ventilazione dell’ambiente del coniglio

Quando si sceglie il luogo dove posizionare la gabbia del coniglio dobbiamo assicurarsi che, oltre a non essere esposto alle intemperie e all’azione diretta del sole, sia abbastanza aerato. Una buona aerazione consente di apportare nell’ambiente aria fresca e asciutta, ricca di ossigeno, eliminando contemporaneamente quella viziata ricca di gas nocivi come ammoniaca, idrogeno solforato, biossido di azoto e anidride carbonica, che si liberano soprattutto dalla decomposizione delle urine e dalla degradazione anaerobica delle proteine indigerite presenti nelle deiezioni del coniglio.

L’anidride carbonica e il vapore acqueo in particolare, vengono prodotte anche dalle sue attività metaboliche e dalle attività quotidiane dei componenti della famiglia (antropotossine). Per favorire il ricambio dell’aria in casa, é importante ricorrere alla ventilazione naturale, solo l’azione del vento può cambiare la situazione favorevolmente: attenzione però alle correnti d’aria. L’aria infatti, per le sue caratteristiche fisiche, è in grado di influire profondamente sui processi di regolazione della temperatura corporea del coniglio.

Alcuni errori da evitare

Per questo motivo è bene evitare alcuni errori che potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza e il benessere del coniglio:

Ambiente invernale del coniglio in primo piano un bellissimo coniglio bianco e rosso
  • No: a teli o altri materiali coprenti che circoscrivono i “cattivi odori”, non dimenticare che dalla fermentazione dell’urina si libera l’ammoniaca che, se accumulata in concentrazione superiori alla sopportabilità del coniglio (10 ppm), è causa di congiuntiviti, lacrimazione, riniti, affezioni respiratorie abbastanza serie che possono provocare anche la morte;
  • No: a multistrati di trucioli e fieno distribuiti sul fondo-gabbia, che non consentono la circolazione dell’aria. In questo modo, oltre a non risolvere il problema dei cattivi odori, si creano le condizioni ideali per la proliferazione di microrganismi patogeni negli strati profondi della lettiera, si favorisce la deposizione delle uova di mosche e la produzione di metano;
  • No: al posizionamento di ventilatori nella direzione della gabbia o del box del coniglio per allontanare i cattivi odori, l’aria fresca deve essere diffusa ma soprattutto costante nell’ambiente.

Illuminazione e soleggiamento

L’illuminazione naturale degli ambienti confinati è un obiettivo da perseguire se le condizioni esterne lo consentono. Da un punto di vista igienico, un buon soleggiamento e un sufficiente grado di illuminazione consentono:

  • di inibire la crescita dei microrganismi patogeni presenti nell’ambiente;
  • di favorire una corretta muta del mantello;
  • di influenzare la pigmetogenesi nella cute e la fissazione della vitamina D3 nelle ossa dello scheletro grazie all’azione dei raggi ultravioletti;
  • di regolare i processi di ossificazione dello scheletro e l’assorbimento del calcio e di altri minerali che provengono dall’intestino;
  • di migliorare l’umore e il benessere del coniglio.

L’illuminazione (ossia la quantità di luce naturale o artificiale a cui è sottoposto il coniglio), e il soleggiamento (ossia la quantità di sole che il coniglio riceve nell’arco delle 24 ore), sono fondamentali per lo svolgimento di tutte le funzioni biochimiche che si susseguono nell’organismo del coniglio nell’arco della giornata.

I conigli, per le loro peculiarità etologiche, sono animali con ritmi circadiani invertiti, ossia dormono durante il giorno e la notte, o meglio al crepuscolo, sono in piena attività. Il ritmo circadiano è un ritmo biologico caratterizzato da una periodicità di 24 ore circa (dal latino “circa”, approssimativamente e “dies” giorno). Il meccanismo di controllo del ritmo circadiano risiede nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo, che riceve informazioni sulle variazioni di lunghezza del giorno che vengono percepite dalla retina.

Attenzione!!

Il coniglio nano subisce molte ore di luce artificiale poichè condivide gli spazi comuni della famiglia e, anche se mostra un certo adattamento ambientale, potrebbe manifestare disagi psicologici perchè le normali attività fisiologiche, come la ciecotrofia e la digestione, vengono ritardate o disturbate.

Per questo motivo, anche il fenomeno fisiologico della ciecotrofia, ha subito delle modificazioni temporali poiché essa si può verificare a qualsiasi ora del giorno, anche in considerazione del fatto che il coniglio mangia continuamente, sottovalutando la buona pratica di razionamento del cibo che consente di regolare l’ingestione e il transito degli alimenti nel suo delicato apparato digestivo.

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