Il coniglio oggi selvatico o domestico Per millenni, il coniglio è stato considerato un animale selvatico. Nel suo ambiente naturale vive in colonie ben strutturate gerarchicamente, all’interno delle quali vige un rigido modello comportamentale e sociale.
A cura della Dott.ssa EMANUELA TETTA Medico Veterinario – Adelfia (BA) Emanuela.tetta@virgilio.it
Carta di identità del coniglio selvatico
Il coniglio selvatico è riconosciuto quale unico progenitore di tutte le specie domestiche. Dal punto di vista morfologico ha una taglia più ridotta e supera di poco il chilogrammo di peso. Rispetto al coniglio domestico, il selvatico ha una testa corta con cavità del cranio molto ampia; le orecchie sono meno sviluppate e non più lunghe della testa con punta grigio scura; gli arti posteriori più lunghi degli anteriori e cosce più salienti; piede posteriore non più lungo di 95 millimetri.
La coda è di modeste dimensioni, portata quasi sempre in posizione rialzata con una caratteristica colorazione della punta solitamente nera; occhi dallo sguardo brillante; carattere vivace, istinto gregario.
La colorazione dominante del mantello, se si escludono poche variazioni sul bianco o sul nero, è quella grigio-fulva. Gola, ventre e sottocoda, sono di tonalità sempre più chiara fino al bianco; la nuca si può presentare di colore più rossastro.
Proverbiale prolificità del coniglio selvatico
Il coniglio selvatico è estremamente prolifico, resistente e con poche esigenze alimentari. Si è diffuso in quasi tutti i territori incontrati nel suo lento processo di espansione geografica e altrettanto bene ha saputo colonizzare i territori nei quali esemplari domestici, sono stati volutamente o accidentalmente lasciati liberi.
La durata di vita media del coniglio selvatico può raggiungere dieci anni, anche se il periodo di piena fertilità dura solo 5 anni. Le femmine già a 5-6 mesi possono accoppiarsi anche se il pieno sviluppo viene raggiunto fra gli 8 e 10 mesi. Il maschio è sempre pronto all’accoppiamento. La gravidanza dura 32 giorni, i piccoli (in numero di 5-7) nascono avvolti da un leggero involucro fetale che viene prontamente rimosso dalla madre e mangiato. I piccoli nascono nudi e con occhi chiusi, che solo dopo il decimo giorno di vita.

L’allattamento del coniglio
L’allattamento, ha una durata variabile potendo durare anche 40 giorni. Nel coniglio domestico, l’allattamento dei piccoli può durare anche 2 mesi. I cuccioli infatti, se vengono lasciati con la madre, nonostante si alimentino già con pellet e fieno, non perdono l’occasione di aggrapparsi alla mammella anche in maniera aggressiva.
Durante il periodo dell’allattamento, la femmina vive appartata e non condivide più i nidi della colonia, ma resta in una tana che si è appositamente scavata in pochi giorni prima del parto. La tana è semplice e non si compone come le altre in un complesso sistema di gallerie, ma consiste in una camera spaziosa, raggiungibile attraverso un cunicolo inclinato che la femmina provvede a foderare con erba e con il pelo che si stacca a ciuffi dal ventre.
Il nido deve essere caldo e asciutto perché i piccoli, oltre ad essere nudi, dovranno restare anche soli e quindi senza una fonte di calore, quando la madre si allontana per alimentarsi. Durante il periodo che i piccoli trascorrono nel nido, il maschio è rigidamente tenuto lontano da loro perché potrebbe anche arrivare a cibarsene. Per questo la femmina ogni volta che abbandona la tana provvede a dissimulare l’ingresso. Solo quando sono in grado di uscire ed iniziano a cibarsi d’erba, i piccoli sono condotti alla tana comune.
Origini del coniglio nano
Il coniglio nano è una razza amatoriale. Ormai considerato un animale da compagnia, rientra nella categoria degli animali d’affezione non convenzionali. Deriva dal coniglio selvatico grazie ad una mutazione genica spontanea. Lo Standard Italiano delle razze cunicole, sotto la voce “Nani colorati”, definisce i parametri morfologici che una razza nana deve possedere per essere definita tale, ossia: il tipo “nano” deve essere estremamente caratterizzato ed evidente.


Il corpo è raccolto, corto e arrotondato, egualmente largo davanti e dietro; le zampe sono corte ed esili; la coda piccola e perfettamente aderente; la testa, in proporzione al corpo è grossa e sferica; la fronte e il muso sono larghi; l’occhio è grande, rotondo e ben aperto; le orecchie sono corte e dritte, fini e pelose con una lunghezza ideale di 5,5 cm; il peso preferito è intorno a 1-1,2 kg. Sono ammesse tutte le colorazioni delle varie razze riconosciute, escluse le razze pezzate.
Spetta agli Inglesi il merito di aver selezionato per primi esemplari di conigli che presentavano struttura morfologica e caratteriale diversa dal coniglio domestico. Questa selezione avvenne per puro caso quando, in una nidiata di conigli di razza Olandese, comparve un coniglio tutto bianco con occhi rossi, molto simile al coniglio Polacco piccolo (selezionato in Polonia) solo che si presentava di stazza ancora inferiore e più delicato nelle sue fattezze.
Ne seguirono dapprima incroci in consanguineità e, successivamente, con conigli selvatici; i soggetti che risultarono da questi incroci avevano mantello di diversi colori ed altri presentarono il mantello completamente bianco, mentre gli occhi erano rossi o azzurri. La colorazione di partenza del mantello è stata quella del coniglio selvatico: grigio-rossastro con sfumature sui fianchi, coda superiormente bruna e nella parte inferiore bianca. Le altre colorazioni ottenute successivamente sono il bianco, il beige, grigio-azzurro, il nero, il bruno e naturalmente tutte le varietà pezzate ottenute con gli incroci.
Caratteristiche dei mantelli dei conigli nani
- Ermellino: bianco con occhi azzurri o grigi.
- Cincillà: grigio o argentato con occhi marrone e addome bianco.
- Albino (o polacco): bianco con occhi rossi.
- Nano colorato: tutti i colori, con occhi azzurri, grigi o marroni (i mantelli pezzati non sono riconosciuti idonei alle mostre).
- Californiano: bianco con macchie nere su arti, coda, naso.
- Olandese: nero con faccia bianca, (presenta una striscia bianca verticale sulla testa).
- Alaska: nero con occhi bruno scuro, mantello folto e lucido.
- Angora: tutti i colori con occhi azzurri, grigi o marroni e mantello a pelo lungo e morbido.
- Ariete: bianco punteggiato di nero, con occhi azzurri o grigi, orecchie pendule e naso camuso.
- Siamese: nero focato.
- Testa di leone: vari colori, con pelo folto e lungo.
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