Freddo, ecco alcuni consigli su pericoli e i valori ottimali della temperatura ambientale per i conigli adulti, che vivono in casa o all’aperto sono compresi tra i 15 e i 22 °C, mentre per i coniglietti all’interno del nido nei primi 15 giorni di vita, sono compresi tra 30 e 35°C.
A cura della Dott.ssa Emanuela Tetta Medico Veterinario – Adelfia (BA) – Emanuela.tetta@virgilio.it
Il coniglio è un animale omeotermo (dal greco omòs = pari, eguale).
Ciò vuol dire che la sua temperatura corporea si mantiene costante nonostante i cambiamenti di quella esterna. Repentini sbalzi di temperatura, però, possono mettere a repentaglio la sua salute tanto da favorire la comparsa di problemi più o meno gravi a carico delle prime vie aeree e dell’apparato respiratorio. Cerchiamo di scoprire come prevenirli.
Un apparato delicato
L’apparato respiratorio del coniglio è molto delicato sia per le sue ridotte dimensioni sia per l’esigua capacità della sua gabbia toracica, che si presenta molto stretta e piccola. Questa caratteristica anatomica lo rende più vulnerabile alle malattie e alle escursioni termiche. Inoltre, la respirazione del coniglio avviene solo attraverso le narici per cui, in caso di scolo nasale e abbondanti secrezioni, il coniglietto smetterà di mangiare ma soprattutto comincerà a respirare con la bocca aperta, che è sempre un segno infausto.
Come difendere i conigli dai pericoli del freddo
Il coniglio può vivere all’aperto senza problemi anche sotto la neve, che sembra gradire molto. I pericoli del freddo per i conigli che mal sopporta sono gli sbalzi di temperatura e di umidità. I quali vanno ad alterare il delicato equilibrio che si instaura tra la sua temperatura corporea e l’ambiente esterno.
In particolare, quando la temperatura dell’ambiente è inferiore a 10°C, il coniglio è costretto, per evitare dispersione di calore sensibile nell’ambiente, a mettere in atto tutti i meccanismi di difesa per fronteggiare il freddo. In queste condizioni il coniglio tende a risparmiare energie e rimane con il corpo raccolto in un angolo della gabbia o del giardino; inoltre grazie all’azione di sostanze chiamate catecolamine (adrenalina e noradrenalina), il pelo si arruffa formando una camera d’aria che isola il corpo dall’ambiente esterno.
Anche l’ingestione degli alimenti aumenta sensibilmente per favorire il mantenimento della temperatura corporea.
La temperatura rettale fornisce indicazioni attendibili sull’effettiva temperatura corporea interna, che oscilla fra 38.5°C e 39.5°C.
Un nido caldo
L’azione delle basse temperature ha un effetto deleterio soprattutto sui coniglietti poiché alla nascita sono privi di pelo e l’unica possibilità di sopravvivere è il calore del nido che deve essere ben preparato e asciutto, e assicurare una temperatura di 30-35°C.
Se la temperatura scende al di sotto dei 5°C, il freddo causa gravi problemi respiratori e digestivi, con la possibile morte sia della madre sia dei cuccioli.
Igiene ambientale
Per proteggere il coniglio da insulti termici, è bene non sottovalutare l’importanza dell’igiene ambientale e delle sue tendenze etologiche. L’igiene dell’ambiente è un aspetto della gestione del coniglio che non sempre viene considerato con la giusta attenzione.
Non è sufficiente infatti, proteggere il nostro amico tenendolo semplicemente in casa, ma è importante che il posto assegnato per la sua dimora sia idoneo. La temperatura dell’ambiente sia ottimale, e l’umidità sia compatibile con la vita, il posto sia illuminato e soleggiato e che sia sufficientemente areato.
Il benessere o il malessere di un coniglio che vive in un ambiente confinato, quale può essere quello domestico, dipendono dall’applicazione di queste condizioni che concorrono tutte insieme a creare l’habitat ideale per il coniglio stesso. È fondamentale dunque che, quando il coniglio viene acquistato o adottato, sia posto nelle condizioni ambientali più favorevoli per il suo benessere psicofisico.
Il coniglio può vivere senza problemi anche sotto la neve, che sembra gradire molto, ma mal sopporta gli sbalzi di temperatura e di umidità, che vanno ad alterare il delicato equilibrio che si instaura tra la sua temperatura corporea e l’ambiente esterno.
Cosa fare per evitare che il coniglio si ammali
Molti sono gli accorgimenti che si possono adottare per evitare che il coniglio si ammali. In primo luogo è importante scegliere bene gli spazi da dedicargli, evitando i corridoi, gli atrii, le zone di passaggio e le finestre. Se la gabbia è posta sul pavimento è bene assicurarsi che non ci sia dispersione di calore provocata dalcontatto della gabbia con il pavimento stesso.
Meglio scegliere gabbie con fondo resistente e che siano sollevate dal suolo grazie alla presenza di rilievi. Oppure posizionare la nostra gabbia sopra una pedana di legno (si può facilmente reperire dal falegname e nei negozi di bricolage).
Non posizioniamo la gabbia in prossimità di fonti di calore come le stufe o i termosifoni o i condizionatori d’aria. Poiché una volta spenti faranno precipitare bruscamente i valori della temperatura ambientale e questo costringerà il coniglio ogni volta a regolare la sua temperatura corporea a quella esterna, inducendo un forte stress.
Spostamenti, no grazie
È bene evitare inoltre continui spostamenti della gabbia del nostro amico. Molti proprietari tengono il loro coniglietto fuori dal balcone durante il giorno e poi la sera lo spostano in casa; sarebbe meglio invece lasciarlo sempre fuori dall’ambiente domestico, assicurandosi che sia al
riparo da correnti d’aria e dalle intemperie.
Se il coniglio invece vive all’aperto è importante fornirgli un rifugio per ripararsi dal freddo. A questo proposito sono molto indicate le cassette rifugio anche se; molto spesso, sono i conigli stessi che scavano cunicoli nel terreno, dove si rintanano fino a quando cessa l’emergenza.
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