Problemi comportamentali nei cavalli

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Problemi comportamentali nei cavalli

Nei cavalli si possono verificare diversi problemi comportamentali. Essi sono il frutto dell’interazione tra diversi fattori quale l’ambiente, gli esseri umani ed il lavoro.

A cura del Dott. ANDREA BRIGNOLO – Medico Veterinario

Il proprietario è sempre un’importante componente ambientale in quanto spesso “il problema non è il comportamento dell’animale di per sé ma piuttosto il problema che costituisce per il suo proprietario”. I disturbi comportamentali non dovrebbero, quindi, essere necessariamente interpretati come comportamenti disfunzionali, anormali o maladattattivi. Alcuni dei disturbi più comuni sono quelli associati all’aggressività, alla paura e alle fobie, ai problemi di prestazioni, alle abitudini alimentari anomale.

Aggressività tra i piùù importanti problemi comportamentali nei cavalli

L’aggressività è un problema relativamente comune nei cavalli e, nei paddock come in scuderia, include inseguimenti, calci e morsi e altre minacce. Segni di aggressività includono orecchie appiattite all’indietro, labbra retratte, movimenti rapidi della coda, lo scalpitare, chinare la testa, minacce di calciare. I cavalli sottomessi rispondono ritirandosi, abbassando il collo e la testa, bloccando la coda e voltando le spalle al cavallo aggressivo.

L’aggressività verso le persone si vede solitamente nelle scuderie, dove il cavallo si sente confinato e può difendersi facilmente. I tipi più comuni di aggressività nei confronti delle persone sono dovuti alla paura, al dolore, al dominio e all’apprendimento (il cavallo impara che essere aggressivo può aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi).

due cavalli a galoppo
Cavalli a galoppo

Disturbi alimentari

Masticare il legno con i denti anteriori e poi ingoiarlo può essere causato dalla mancanza di foraggio grezzo nella dieta o dalla noia. In condizioni di libertà i cavalli pascolano da 8 a 14 ore al giorno, mentre i cavalli confinati mangiano da 3 a 4 ore al giorno. La maggior parte della masticazione del legno avviene in inverno e sembra aver luogo più spesso nei cavalli alimentati con diete pellettate. Anche la reclusione, la mancanza di esercizio e la noia possono portare alla pratica descritta.

La coprofagia è il consumo di feci ed è un comportamento normale nei puledri. È più comune nei primi 2 mesi di vita, dopodichè di solito diminuisce. Quando si osserva negli adulti, di solito, è associato ad un basso contenuto di fibra nell’alimentazione. La pica è il consumo di terra o sabbia o altri prodotti non alimentari.

Questo può portare a complicazioni digestive gravi e persino fatali, e quindi non dovrebbe essere preso alla leggera. Lunghi periodi di reclusione, spesso combinati con mangimi concentrati che vengono consumati rapidamente, possono causare noia e portare a comportamenti alimentari anomali. La necessità di un’alimentazione frequente è quella di imitare il modello naturale del pascolo e associarlo alla presenza delle persone.

Paure e fobie

I cavalli possono avere paure e fobie. La paura è una risposta normale a una minaccia reale o percepita. La fobia è una risposta di paura esagerata che è improvvisa e profonda e sfocia nel panico. Le due fobie più comuni nei cavalli sono associate al rumore e alla posizione.

I cavalli hanno naturalmente paura delle cose nuove (chiamata neofobia), che possono essere responsabili di alcuni problemi comportamentali. Il primo passo nella gestione delle paure e delle fobie è identificare il fattore scatenante.

Cavallo in primo piano su uno sfondo nero
Cavallo con problemi comportamentali

Altri problemi comuni comportamentali nei cavalli

Possiamo ancora menzionare alcuni problemi relativamente comuni. Il “Ballo dell’Orso”, che consiste nell’oscillazione continua sugli arti anteriori di fronte alla porta del box, che può diventare molto difficile da rimuovere e col tempo può comportare logoramento dei tendini e delle articolazioni.

Il “Ticchio d’appoggio” in cui il cavallo serra con i denti il bordo della porta del box o una staccionata, arcua il collo e fa continui movimenti di deglutizione, inghiottendo aria con rumore caratteristico (ticchio aerofagico), causandosi consumo precoce dei denti anteriori e disturbi digestivi ed è associato spesso ad ulcere gastriche.

Conclusione

Molti problemi possono essere associati al confinamento dentro i box e alla gestione scorretta. In circostanze libere, i cavalli trascorrono più del 60% della loro giornata a cercare cibo.

Quando i cavalli vivono in una situazione di gruppo (sia nello stato di vita libero che domestico) hanno una vita sociale ricca e varia, che include attività come il comportamento di gioco e la toelettatura reciproca.

I cavalli in branco pascolano naturalmente, riescono ad esercitare frequentemente i loro sensi ed il loro regime alimentare è adatto al loro sistema digestivo. Isolare troppo a lungo i cavalli e non tener conto delle loro esigenze naturali può portare allo sviluppo di problemi comportamentali.

È importante quindi esaminare l’ambiente dove vive il cavallo, assicurandosi che abbia accesso sufficiente allo spazio, al cibo e all’acqua, sia in scuderia che all’esterno, dove andranno valutate ed incentivate le interazioni fra i vari soggetti.

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