Nobile e coraggioso il cavallo purosangue inglese è leale con l’uomo, e appassionano in tutto il mondo un numero considerevole di persone amanti di tutto ciò che ruota intorno all’ippica.
Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario
Come tutti sanno le razze di cavalli sono moltissime: una delle più conosciute ed apprezzate è probabilmente il Purosangue inglese, che nell’immaginario comune rappresenta il cavallo da corsa “per eccellenza”…
Il cavallo purosangue inglese, re degli ippodromi
Anche se ormai è diffuso pressoché dappertutto, la patria di questo splendido animale è appunto la Gran Bretagna. Qui la razza ha visto una selezione molto accurata, con lo scopo di ottenere un esemplare resistente alla fatica e dalle straordinarie capacità atletiche. In altre parole, un cavallo per correre… alla velocità della luce!
La storia del cavallo Purosangue inglese è fortemente legata a quella degli ippodromi, il primo dei quali (inteso solamente come spazio recintato, con una pista delimitata da uno steccato), fu istituito da Lincoln nel 1617 per volere di Giacomo I. I cavalli venivano montati dai proprietari, che dovevano avere un peso di almeno 64 chili. In seguito Carlo I incrementò le importazioni di cavalli dall’Oriente.
Vennero costruiti diversi ippodromi, uno perfino ad Hyde Park! Successivamente l’ippica non attraversò un momento felice, perché furono proibite le corse, giudicate troppo frivole. Carlo I invece diede nuovo impulso all’attività degli ippodromi e agli allevamenti.
A partire dal 1660, stabilì alcune regole per le corse e gareggiò lui stesso con i propri esemplari, ottenendo numerose vittorie. Anche sotto il regno di Guglielmo d’Orange e successivamente della regina Anna, furono importati dall’Oriente numerosi cavalli.
Nel 1750 poi furono definite in modo preciso tutte le regole delle corse, come pure il calendario delle varie manifestazioni. Oggi il Purosangue inglese corre nelle piste di tutto il mondo ed è senz’altro il più veloce di tutte le razze. Questo splendido cavallo non è soltanto un grande atleta, ma rappresenta l’equilibrio ideale tra un vigore straordinario e una conformazione fisica quasi perfetta.
Ci vuole un fisico bestiale…
Il Purosangue inglese è un cavallo dalle linee eleganti ed armoniose. L’altezza varia da un metro e mezzo a un metro e 73 centimetri circa, mentre il peso fra i 320 e i 450 chili. Il mantello può essere di vari colori, da marrone al grigio, ma anche più scuro. La testa è piccola e le orecchie estremamente mobili, gli occhi grandi e vivaci, le labbra sottili e le narici ampie. Il collo è lungo e diritto, talvolta leggermente arcuato, mentre il torace è ampio e profondo. La pelle di questo splendido animale è sottilissima e morbida, mentre gli arti sono lunghi e ben conformati.
Per molti ma non per tutti
Quando l’animale va in pensione, abbandona il mondo delle corse. A quel punto può avere diversi utilizzi. Di solito gli esemplari “a riposo” vengono destinati ai maneggi, ossia alle scuole di equitazione, al salto ostacoli, oppure alle passeggiate. Ovviamente, questi soggetti andranno prima rieducati e tranquillizzati; dovrà essere modificata anche la dieta, in quanto questi cavalli hanno bisogno di molta meno energia rispetto ai loro colleghi agonisti. Il Purosangue inglese è senza ombra di dubbio un animale intelligente, dinamico e sensibile, tuttavia il suo temperamento estremamente nevrile (di solito i maschi sono anche più agitati delle femmine!) non lo rende molto adatto ai principianti.
Nato per correre
Un esemplare destinato alle competizioni inizia precocemente il suo allenamento. Viene scelto il fantino che dovrà inizialmente familiarizzare con lui, per poi cavalcarlo. Proprio a causa dell’intenso lavoro a cui è
sottoposto, il Purosangue inglese, come tutti gli atleti, è soggetto alla comparsa precoce di numerose patologie soprattutto agli arti (tendini, legamenti, ecc.). A volte è necessario perfino un intervento chirurgico. E’ predisposto più di tante altre razze ad avere delle coliche, che nei casi più gravi, possono anche provocarne la morte.
Possono interessarti altre curiosità su il cavallo clicca QUI