Il cane che usa saltarci addosso nel farci le feste può crearci parecchi disagi, provocando spesso fastidi o gravi incidenti, come insegnare a non farlo.
A cura di BERNARDINO DEJANA istruttore cinofilo
Quali sono i motivi ?
Una questione atavica, le cause potrebbero essere ricercate nel modello comportamentale atavico; che spinge i cuccioli di canide selvatico in età di svezzamento a leccare gli angoli della bocca dei grandi affinché questi rigurgitino il cibo pre-ingerito. Col passare dei mesi, questo gesto verso gli adulti diventa un rituale di saluto e un atteggiamento di deferenza e riverenza nei loro riguardi.
Dal cane all’uomo
Tale atteggiamento permane nel cane, anche in età matura, come gesto di saluto nei confronti dell’uomo; per raggiungere gli angoli della bocca di quest’ultimo (che per mezzo dell’evoluzione ha raggiunto una posizione eretta). L’animale deve, però, inevitabilmente saltargli addosso, con conseguenze direttamente proporzionali al temperamento del soggetto e alla sua mole.
Talvolta, in certi casi, diventa perfino un modo “arrogante” di salutare il partner umano. Quasi una sorta di “aggressione velata” che va immediatamente corretta, con un buon bilanciamento della relazione tra cane e proprietario.
Insegnare al cane di non saltarci addosso è quindi molto importante per ridurre al minimo il rischio di incidenti.
Quando capita più di frequente?
Il momento della giornata in cui questo comportamento raggiunge il suo picco d’intensità coincide con il rientro a casa o all’entrata nel box del proprietario.
Il cane, animale da branco qual è, tende a comportarsi con l’uomo durante il ricongiungimento come se fosse un suo simile; cercando di arrivare a leccarne gli angoli della bocca.
Questo comportamento è esasperato dall’ansia di ricongiungersi al proprietario ed è molto spesso rinforzato quando il proprietario risponde con gioia alle feste del proprio ausiliare. O quando viene rimproverato (ottiene comunque l’attenzione richiesta!).
Come correggere questo comportamento
Se smettiamo di salutare il cane quando torniamo a casa (o nel box) e quando ce ne andiamo, otterremo sicuramente una diminuzione di questo comportamento.
Inoltre la cosa migliore che possiamo fare è quella di entrare dove si trova il cane, vestiti con abiti che ben proteggano la nostra cute dalle sue unghiate e stare perfettamente fermi, a braccia conserte, sguardo in alto, noncuranti minimamente della sua presenza.
Inizialmente il cane proverà comunque a saltarci addosso, ma non trovando in noi una risposta concreta, a lungo andare, alla sua azione subentrerà lo sgomento spesso seguito da una escalation del comportamento che se non ottiene ancora alcuna reazione da parte nostra andrà, dopo varie ripetizioni della scena, a cessare.
Relazionarsi correttamente con il proprio cane
Solo dopo che il cane si sarà allontanato o per lo meno avrà distolto la sua attenzione, potremo richiamarlo e rapportarci serenamente con lui, a patto che non riprenda il suo comportamento errato che ci riporterà all’assoluta immobilità.
Non è forse questo il primo comportamento attuato da un cane adulto equilibrato che viene “assalito” dalle attenzioni dei cuccioli? Comportiamoci quindi in questo modo; smettiamo di interagire col nostro ausiliare in qualsiasi contesto lui ci salti addosso.
Intervenire sulle abitudini infantili
Molto spesso, tendiamo a sottovalutare questo comportamento quando a manifestarlo è un batuffolino di due mesi; ma quando il cane arriva a pesare dai 20 kg in su la nostra percezione del suo saltarci addosso cambia drasticamente.
È, però, importante capire che se abbiamo sempre concesso al cane di comportarsi in quella maniera è per lui una cosa normale continuare a farlo, pertanto non possiamo arrabbiarci se il comportamento persiste.
È, invece, fondamentale lavorare per spiegare al nostro quattro zampe che effusioni eccessive non saranno più gradite (d’ora in avanti senza eccezioni), e che preferiremmo facesse qualcosa di alternativo.
Con la maggior parte dei cani (soprattutto se si lavora su questo comportamento fin da quando sono cuccioli) è sufficiente quindi togliere le attenzioni nell’istante in cui lui ce le richiede saltandoci addosso.
Per gli esemplari più difficili
È possibile insegnare ai cani più recalcitranti un esercizio incompatibile con il saltare addosso (per esempio il seduto), che andrà richiesto ad ogni interazione. In questo modo il nostro amico si abituerà a ricevere attenzioni e coccole in quella precisa posizione e imparerà ad assumerla ogni volta che si avvicinerà alle persone.
Per risolvere questo problema è comunque sempre consigliabile farsi aiutare da un buon professionista, che possa insegnarci come agire nel rapportarci con il cane e possa insegnare a lui come interagire senza diventare un pericolo per l’incolumità altrui.