Il piumaggio degli uccelli presenta una colorazione tipica per ogni specie. Nell’ambito della stessa specie, poi, ci possono essere delle differenze nei colori della livrea dovuti principalmente all’età del volatile, al suo sesso o alla particolare sottospecie.
A cura del Dott. GINO CONZO – Medico Veterinario – Specialista in Patologia Aviare
I colori della salute
Alcune specie, come i Tessitori, presentano una variazione stagionale del colore del piumaggio; il maschio, infatti, con l’avvicinarsi della stagione riproduttiva muta gradualmente le piume fino a mostrare una livrea particolarmente sgargiante che contrasta decisa-mente con i colori poco appariscenti della femmina e dello stesso maschio in periodo di “riposo” riproduttivo.
Per molte specie l’allevamento in cattività ha per-messo di selezionare delle mutazioni di colore anche molto diverse dalla colorazione della stessa specie allo stato selvatico.
E’ molto importante saper riconoscere la colorazione normale di un volatile dal momento che in alcune malattie degli uccelli uno dei sintomi tipici è, appunto, la variazione del colore delle penne.
Perchè le penne sono colorate?
Il colore delle penne degli uccelli è dato dalla combinazione di più fattori. Innanzitutto all’interno della penna ci sono diversi pigmenti: le melanine,
i carotenoidi e le porfirine.
Le melanine danno le tonalità più scure come il nero, il bruno e il rosso-bruno, diversamente dalle porfirine che danno alla penna alcune tonalità di rosso e verde.
Questi pigmenti sono sintetizzati dall’organismo a differenza dei carotenoidi, responsabili dei colori giallo, arancio e rosso, assunti con alcuni alimenti vegetali. La distribuzione dei pigmenti può essere molto variabile nelle differenti specie ed influenzare, quindi, la colorazione del piumaggio degli uccelli.
Nel canarino e in altri piccoli passeriformi, ad esempio, il colore rosso è dato essenzialmente dai carotenoidi presenti nella dieta, mentre nei pappagalli il pigmento rosso viene prodotto principalmente dall’organismo.
Per questo motivo se ai canarini di colore rosso non si fornisce una dieta ricca in carotenoidi si osserverà, alla successiva muta delle penne, una decolorazione del piumaggio che da rosso intenso diverrà arancio giallastro.
Il colore delle penne è dato anche dalla rifrazione della luce sul piumaggio. E’ ciò che accade in particolare per le varie tonalità del blu che danno, spesso, alle piume degli uccelli un effetto di “iridescenza”. Anche il colore verde è dato spesso dalla combinazione dell’azione rifrangente della luce sui pigmenti giallastri presenti nelle penne.
Se il colore delle penne cambia
Negli uccelli mal alimentati si osserva molto spesso un cambiamento di colore del piumaggio più o meno esteso. Poiché, come detto, i pigmenti delle penne sono prodotti dall’organismo o assunti con la dieta, se questa non è idonea è probabile che le penne non abbiano modo di sviluppare la tipica colorazione.
In alcuni casi il piumaggio apparirà sbiadito e opaco; in altri casi potranno compari-re sulle penne delle macchie (nere, giallastre o rossastre) in seguito alla alterata formazione di cheratina per carenza di fondamentali elementi nutritivi come, ad esempio, gli aminoacidi.
In caso di problemi epatici (di natura tossica o infettiva) possono facilmente comparire delle piume gialle o rosse in zone dove normalmente il piumaggio è di colore differente. Analoga condizione si osserva in uccelli obesi, spesso perché alimentati con cibi ipercalorici come le noci o i semi di girasole.
Non di rado si osservano sulle penne degli uccelli delle striature trasversali in cui non si è avuta alcuna pigmentazione; in queste aree la penna appare quasi trasparente.
Tale anomalia viene chiamata comunemente “barratura da stress” ed è messa in relazione con un evento stressante che ha colpito il volatile nel momento in cui si è avuta l’eruzione di quelle particolari penne, causando un’alterazione del metabolismo dell’animale e quindi della pigmentazione.
Come distinguere la malattia dalle mutazioni?
Chi alleva uccelli è sempre propenso a credere di aver ottenuto una nuova mutazione quando osserva delle variazioni del colore del piumaggio dei propri volatili.
Occorre, tuttavia, ricordare che nelle vere mutazioni si osserva il nuovo colore già nella prima muta, quando non già nel piumino dei nidiacei, e non si osserva mai una progressiva variazione del colore, da quello “ancestrale” a quello nuovo, con comparsa di piume del nuovo colore tra quelle “normali”.
Nelle variazioni di colore dovute a cause patologiche, inoltre, si osservano anche altri sintomi oltre a una certa difficoltà nella riproduzione.