Quando si acquistano nuovi soggetti per il proprio allevamento è consigliabile resistere al desiderio di porli immediatamente insieme agli altri: la prima cosa da fare, infatti, è sottoporli a un periodo di quarantena.
A cura del Dott. GINO CONZO – Medico Veterinario –
Quando il rischio è invisibile
La quarantena è sicuramente una delle migliori armi che ha l’allevatore di canarini ed altri uccelli ornamentali; per difendere il proprio allevamento dalle numerose malattie infettive che affliggono questi animali.
Non è raro, infatti, che un nuovo uccellino introdotto in allevamento possa trasmettere pericolose malattie ai suoi simili. Questo può accadere proprio perché è stata sottovalutata l’importanza del periodo di quarantena.
Lo scopo di sottoporre a quarantena gli uccelli appena acquisiti non è solo quello di tenerli in osservazione attendendo che si manifestino eventuali patologie nascoste; ma, soprattutto, avere il modo di eseguire alcuni controlli ed esami di laboratorio che possono svelare la presenza di microrganismi patogeni nei nuovi arrivati.
È possibile infatti che qualche soggetto benché si mostri in buona salute sia in realtà portatore asintomatico di una malattia infettiva; è il caso dei cosiddetti “portatori sani”.
Idealmente il periodo di quarantena è da trascorrersi in un locale differente e lontano da quello di allevamento.
Periodo di quarantena per la Salute dell’allevamento
Teoricamente ogni volatile che viene introdotto in allevamento può rappresentare un rischio per la salute degli altri uccelli ospitati in quanto può essere malato o portatore sano di una malattia infettiva.
In questa categoria dobbiamo includere anche gli uccelli del proprio allevamento di ritorno da una mostra o da un momentaneo affidamento ad altro allevatore.
Vite separate (per un po’)
Idealmente il periodo di quarantena è da trascorrersi in un locale differente da quello di allevamento ed il più possibile lontano da esso. Se proprio non si dispone di un altro locale dove provvisoriamente collocare il volatile appena acquistato, converrà porre la gabbia con il nuovo inquilino nel punto più distante dalle altre gabbie. Ed in posizione sottoposta ad esse, in modo che feci o altro materiale potenzialmente infetto non possa giungere facilmente in contatto con gli altri volatili.
Anche i sacchi contenenti alimenti devono essere tenuti lontani dal nuovo ospite poiché la loro contaminazione può risultare catastrofica per gli altri volatili presenti nell’allevamento.
Le operazioni di pulizia, alimentazione e abbeveramento del nuovo acquisto dovranno essere eseguite solo dopo aver provveduto a svolgere le medesime operazioni nel resto dell’allevamento.
A meno che gli uccelli da quarantenare non debbano continuare un trattamento già cominciato in altro luogo, non è opportuno, durante la quarantena, somministrare farmaci. Questi possono essere considerati nel caso in cui gli esami di laboratorio abbiano permesso di evidenziare dei patogeni.
Gabbia schermata
Se la quarantena viene svolta in apposito locale è buona norma accedervi con indumenti (camice, guanti, calzari) da utilizzare solo in tale ambiente; così come è conveniente porre una bacinella, contenente liquido disinfettante, all’entrata del suddetto locale.
La gabbia destinata ad accogliere il nuovo ospite dovrebbe essere schermata su tre lati al fine di garantire la maggiore tranquillità possibile al volatile.
È molto importante che una griglia sia interposta tra il fondo della gabbia e gli uccelli in modo che essi non siano a diretto contatto con le feci, in quanto per molte malattie infettive la via oro-fecale rappresenta la principale modalità di trasmissione.
Periodo di quarantena: Sotto controllo per un po’ per la salute di tutti
Per le specie caratterizzate da spiccata territorialità può essere conveniente porre non più di un soggetto per gabbia. Onde evitare manifestazioni di aggressività ed ulteriore stress per gli uccelli.
In ogni caso immettere uno o pochi volatili per gabbia permette di controllare meglio lo stato di salute di ciascuno, di assicurarsi che ogni soggetto si alimenti regolarmente e di eseguire gli accertamenti diagnostici del caso sul singolo volatile.
In linea di massima trenta giorni di quarantena sono sufficienti per sorvegliare efficacemente i nuovi acquisti. Se non si vuole rispettare i canonici 40 giorni che danno il nome a tale periodo di controllo.
Se gli uccelli sono stressati a causa del cambio di ambiente, durante la quarantena si può somministrare integratori alimentari, prebiotici, probiotici e prodotti che stimolano il sistema immunitario dei volatili.