Le penne remiganti e timoniere, sono costituite da un asse centrale divisibile in due porzioni: il calamo, intimamente collegato al corpo del volatile, ed il rachide che supporta la fitta trama di “barbe” di cui è costituito il vessillo della penna.
a cura Dott. GINO CONZO – Medico Veterinario –
Piume forti e leggere
Le barbe sono collegate tra loro da piccole propaggini di cheratina dette “barbule”, provviste di piccoli uncini. Proprio la presenza di tali uncini permette alle barbule di agganciarsi l’una all’altra nella giusta posizione e di assicurare, così, la perfetta funzionalità della penna.
Questa complessa architettura garantisce alle penne remiganti e timoniere una struttura allo stesso tempo forte e leggera, indispensabile per supportare il volo degli uccelli.
Anche le penne copritrici hanno una struttura simile, ma il loro rachide è meno rigido e più flessibile dato che la loro funzione principale è la copertura del corpo del volatile e quindi l’isolamento dall’esterno.
Alcune persone sono particolarmente sensibili al piumino “polveroso” di certi pappagalli.
Un sistema in perfetta efficienza
Gli uccelli dedicano molto tempo alla pulizia del piumaggio che deve essere sempre in perfetto ordine dal momento che la loro sopravvivenza in natura dipende direttamente dall’efficienza nel volo e dalla capacità di termoregolazione delle loro piume.
Quando osserviamo gli uccelli “lisciarsi le penne” sappiamo che essi stanno in realtà diffondendo nel piumaggio un liquido oleoso che viene prodotto da una speciale ghiandola, detta “uropigio”, situata alla base della coda.
Questa secrezione ghiandolare contiene elementi fondamentali per il benessere della cute, delle piume e del becco e contribuisce a rendere il piumaggio degli uccelli idrorepellente.
Nel lisciarsi le penne gli uccelli permettono, inoltre, agli uncini delle barbule, accidentalmente sganciatisi, di riprendere il contatto corretto, garantendo così l’integrità strutturale delle penna stessa.
Batuffoli di piume
Il “piumino” è costituito da piume con rachide molto breve o del tutto assente. Le barbule di queste piume sono sprovviste di uncini, cosa che rende la loro struttura completamente diversa da quella delle altre penne, dando loro sofficità e l’apparenza di un batuffolo.
Il piumino garantisce un ottimo isolamento dall’ambiente esterno ed è il primo corredo di piume che compare nei nidiacei, prima di essere sostituito dal piumaggio definitivo. In molte specie, tuttavia, il piumino è presente, al di sotto delle penne copritrici, anche in età adulta; ciò accade in particolare negli uccelli acquatici, ma anche in molte specie di pappagalli.
In alcuni Psittacidi, è presente il cosiddetto piumino “polveroso”: esso produce una fine polvere biancastra evidenziabile sulle nostre mani quando tocchiamo uno di questi pappagalli.
Polvere impermeabile
In alcuni Psittacidi, in particolare nei Cacatua, nelle Calopsitte e nel Pappagallo cenerino è presente un tipo particolare di piume, detto piumino “polveroso”, che produce una fine polvere biancastra evidenziabile molto facilmente sulle nostre mani quando tocchiamo uno di questi pappagalli, o sui vestiti scuri, qualora il pappagallo si posi sulla nostra spalla.
Questa polvere viene sparsa su tutto il corpo del pappagallo durante le operazioni di pulizia del piumaggio e contribuisce ad aumentare l’impermeabilità delle penne.
La polvere delle penne è dispersa anche nell’ambiente in cui vive il pappagallo ad ogni battito d’ali. Può accadere che alcune persone siano particolarmente sensibili alle piume dei pappagalli ed in particolare alla polvere prodotta da esse.
Tale sensibilità può portare a reazioni allergiche di vario grado che, nelle evenienze più gravi, possono interessare anche i polmoni come nel caso dell’Alveolite Allergica.
Limitiamo i danni È importante, quindi, che soggetti allergici oppure sofferenti di asma o di altre patologie respiratorie evitino il contatto con gli uccelli ed in particolare con i pappagalli delle specie che possiedono il piumino polveroso.
Con dei semplici accorgimenti è possibile, tuttavia, limitare i danni causati dalla diffusione della polvere delle penne e delle piume stesse .
In particolare si consiglia di ridurre il numero di volatili ospitati in casa; permettere loro di bagnarsi di frequente in modo da ridurre la quantità di “polvere” presente su di essi; giocare con i pappagalli appena dopo il bagno, periodo in cui ancora non vi è grande quantità di polvere sulle penne; pulire ogni giorno il fondo della gabbia in modo da rimuovere rapidamente le piume cadute ed i frammenti di esse (sarà bene che le persone più sensibili indossino la mascherina durante le operazioni di pulizia); evitare di porre tappeti o suppellettili che trattengono la polvere nella stanza che ospita la gabbia.