Uccelli selvatici come nutrirli

Una bella tavola imbandita con pietanze succulente e profumate e la soddisfazione di poter far pranzare con voi i vostri cari e tutti gli amici che volete.

A cura di Cargill®  www.cargill.it

Fuori piove e fa freddo, ma non importa, la tavola è ben protetta da solide mura e la festa può continuare. Immaginate di trovarvi nella stessa situazione ma con una piccola variante: dal tetto l’acqua gocciola sul cibo e le mura non trattengono il freddo, tutti fuggono e la festa è finita.

Ecco un esempio per comprendere come deve essere una mangiatoia: solida, capiente, trattata con vernici idrorepellenti e facilmente pulibile. Se racchiuderà queste poche ma essenziali caratteristiche sarà una bella mangiatoia e gli animali la useranno volentieri.

Mangiatoia degli ucceli sempre pulita

Mantenete quindi la mangiatoia sempre pulita da muffe ed escrementi: eviterete così l’insorgere di disturbi di gravità variabile a carico dell’apparato digerente e la proliferazione di patologie infettive. Utilizzate buoni impregnanti e vernici per imbarcazioni e vedrete che il legno si manterrà sempre in ottimo stato. In commercio potete trovare dei modelli già pronti da installare, che saranno facilmente utilizzati dai giovani uccelli come posatoio mentre seguono i genitori durante le lezioni di ricerca di cibo.

Rituali stravaganti

Oltre al cibo, dovrete fornire acqua tramite un piccolo contenitore interrato, alto non più di 2-3 cm. Mantenete l’acqua pulita e sgombra da ghiaccio. Osserverete i vostri amici nel rituale del bagno e noterete particolari atteggiamenti che potranno sembrarvi quantomeno stravaganti, come la lubrificazione delle penne grazie a una secrezione grassa dalla ghiandola dell’uropigio.

Al riparo dal vento

Se avete acquistato una mangiatoia da mettere sul palo, trovatele un posto riparato dal vento che soffia da Nord, magari dietro un filare di alberi, un muretto, una siepe, la cinta che delimita la proprietà o un lato dell’abitazione rivolto a sud. Il vento forte soffia via le semenze più minute e l’acqua di stravento le bagna.

Precauzioni utili

Se avete gatti o roditori che frequentano la zona, proteggete la mangiatoia con un imbuto di lamiera o di plastica installato sul palo, poco sotto la base della mangiatoia stessa. Per i felini l’ideale sarebbe calcolare un’altezza dal suolo di almeno 1,80 m.

Per i modelli a tramoggia il problema non sussiste: occorre solamente fissarli con un filo di nylon al fusto di una pianta o al muro di casa o del balcone, tenendo sempre presente l’esposizione a Sud e mantenendo un’altezza di 1,80 m per scoraggiare i gatti.

Pericolo piccioni

Un problema che può presentarsi per la mangiatoia sul palo è costituito dai piccioni, tanto simpatici presi singolarmente, quanto devastanti se dovessero arrivare a frotte. In questo caso è consigliabile un giro di rete a maglie fini (2×2 cm), alto come la metà della distanza tra bordo e tetto, e un ulteriore giro di rete a maglie larghe (10×10 cm) a tutta altezza (tra bordo e tetto), che si sovrappone al precedente.

In tal modo i piccioni, anche attaccandosi con le zampe al bordo, non riusciranno ad arrivare alle semenze, mentre le altre specie di uccelli passeranno tranquillamente dalle maglie più larghe nello spazio che rimane dalla fine della rete più stretta e il tetto.

Il momento giusto

Posizionate la mangiatoia immediatamente, in modo da abituare i futuri commensali a questa nuova struttura. Ovviamente, se in inverno, rifornitela subito. Al contrario, non foraggiate oltre Marzo/Aprile e non prima di Ottobre. Se le condizioni atmosferiche sono clementi, alcune specie possono nidificare già a Marzo oppure avere i piccoli ancora nel nido a Settembre.

I nidiacei vengono allevati con proteine animali (insetti, bruchi, lombrichi etc.) anche se appartenenti a specie prettamente granivore. Nel periodo riproduttivo quindi è preferibile non fornire un supporto all’alimentazione degli uccelli selvatici, fondamentale invece nella stagione fredda.

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