Falso frutto ricco di proprietà antinfiammatorie e vitaminizzanti, la bacca di rosa canina è un vero toccasana anche per i nostri amici pennuti.
A cura di Pasquale Quitadamo (Cargill® Srl)
Scopriamo perché. Le bacche di rosa canina sono un’importante fonte di
vitamina C. Sebbene sia sintetizzata autonomamente dagli uccelli, questa
vitamina può rivelarsi una alleata preziosa per la salute di questi animali,
soprattutto se sottoposti a condizioni di stress.
Debilitati
In particolare, non ci sono, ad oggi, prove scientifiche che considerino la vitamina C un nutriente richiesto per le specie aviarie, tranne per poche specie altamente evolute, in gran parte frugivore (Bulbul dal sottocoda rosso). Secondo le attuali conoscenze scientifiche i passeriformi e psittaciformi non necessitano di vitamina C.
In altre specie (pollo domestico) è stato dimostrato che una somministrazione della vitamina ha effetti positivi, soprattutto in determinate situazioni quali ad esempio una deficienza di energia, proteine, vitamina E, Selenio e ferro, fasi di alte velocità di accrescimento, stress (trasporti, sofraffolamenti), variazioni brusche di temperature, patologie [1].
Quindi possiamo concludere che una supplementazione di vitamina C può essere vantaggiosa in determinate situazioni stressanti. I volatili debilitati infatti potrebbero non essere in grado di sintetizzare sufficiente vitamina C, specialmente in caso di danni epatici.
Materia prima
Come detto, la rosa canina è conosciuta per il suo alto tenore di vitamina C, tuttavia questo varia fortemente dalla specie, dal luogo in cui cresce, dal clima, dalla modalità di stoccaggio e dal processo di trasformazione che subisce. In una pubblicazione del 2014, “Influence of Processing on Vitamin C Content of Rosehip Fruits” gli autori hanno indagato l’effetto della lavorazione della rosa canina sul contenuto di vitamina C.
Da un livello di acido ascorbico di partenza riferito alla materia prima grezza di 416 mg si è passati a 72 nella rosa canina essiccata per il tè, 2,18 per la produzione di sciroppo e 32mg per la conserva. Altri studi [2, 3] parlano di un contenuto di acido ascorbico della materia prima pari a 880mg/100ml considerando la rosa canina una delle maggiori fonti di acido ascorbico e fenoli.
La vitamina C è facilmente sintetizzata negli uccelli attraverso l’azione dell’enzima L-gulonolactone ossidasi da cui parte la biosintesi dell’acido L-ascorbico. Questo processo si verifica nel fegato nella maggior parte dei passeriformi e nei reni di psittaciformi. La biosintesi dell’acido ascorbico può essere inibita da carenze di vitamina A, E e biotina.
Potere antiossidante
In uno studio pubblicato dalla rivista Oxidative Medicine and Cellular Longevity [4], gli autori hanno cercato di comprendere se i benefici per la salute derivanti dall’assunzione di rosa canina siano attribuibili all’acido ascorbico, fenoli, o altri composti. Lo studio ha misurato in vitro lo stress ossidativo a carico dei globuli rossi umani attraverso degli estratti di rosa canina.
E’ emerso che la rosa canina contiene composti con potere antiossidante, ma anche capaci di ridurre la frequenza di mutazioni cellulari e antitumorali. Non è un caso che questa pianta sia stata utilizzata nell’ultimo decennio nel trattamento di artriti, reumatismi, diabete [5].
Semi urticanti
Il frutto contiene semi leggermente urticanti che gli animali selvatici e uccelli possono mangiare ma che le persone devono evitare perché questi semi irritano la mucosa intestinale. Per noi umani la cosa migliore da fare è estrarre tutti i semi ed essiccare la parte esterna del frutto, per future tisane. Esistono in commercio frutti di rosa canina senza semi essiccati, da immergere in acqua e fornire direttamente agli uccelli, una volta reidratati. Il sapore è un mix di crostata alle mele, susine e petali di rosa.
Marmellata per pappagalli
Possiamo anche ridurre i frutti a polvere utilizzando un macinacaffè, quindi cospargere su frutta fresca per facilitarne l’attecchimento e l’ingestione. La rosa canina in polvere può anche essere utilizzata per un’ottima marmellata per i vostri pappagalli, in particolare con l’aggiunta di succo di mela: uniamo 1 cucchiaio di polvere con 2-3 di succo di mela.
Lasciamo riposare per 5 minuti ed aggiungiamo altro succo di mela se occorre. Dobbiamo ottenere una consistenza fluida tipo marmellata. Utilizzate su crackers o pane eventualmente con l’aggiunta di cannella in polvere, vaniglia o buccia d’arancia.