La frutta nell’alimentazione dei Pappagalli

I pappagalli, primi tra gli uccelli, hanno circa 350 papille gustative rispetto alle 9000 negli esseri umani. Il sapore tuttavia influisce
notevolmente sia sulla scelta del cibo sia sulla quantità consumata.

A cura di Pasquale Quitadamo (Cargill®Srl)

La preferenza di un frutto può dipendere da diversi fattori

Gli psittaciformi sono in grado vedere i raggi UV: questa capacità è molto importante perché alcuni frutti e bacche riflettono i raggi UV in base al loro grado di maturazione. La frutta può essere scelta o rifiutata anche per il suo grado di dolcezza, la consistenza oppure in base al tempo di conservazione.

La frutta, ricca di zuccheri, dovrebbe rappresentare il 5% circa della razione di un pappagallo e fornita tutti i giorni. Mela, albicocca, banana, fichi, uva, papaya, ananas, pera, melograno, bacche sono alcuni dei frutti più graditi.

L’avocado è tossico per gli uccelli. È importante lavare accuratamente la frutta prima della somministrazione, estrarre tutti i semi delle mele ed eliminare i residui all’interno della gabbia o della voliera giornalmente. È fondamentale inoltre fornire differenti tipologie di frutta in modo da garantire al pappagallo la possibilità di cambiare gusto e di poter scegliere.

Come convincere un pappagallo ad assaggiare la frutta?

Spesso un pappagallo che riceve solamente una miscela di semi oleosi tende a rifiutare la frutta. Alcuni accorgimenti utili per convertirlo alla frutta sono: Ridurre molto gradualmente la quantità di semi oleosi in modo tale da indirizzare la scelta. Infilzare semi oleosi (girasole per esempio) nella frutta in modo da facilitare il primo assaggio.

Tagliare la frutta in piccoli frammenti ed aggiungerli alla mangiatoia dei semi. Attaccare pezzi di frutta al gioco preferito. Nelle voliere posizionare la frutta nella parte superiore (tetto).

È fondamentale fornire differenti tipologie di frutta in modo da garantire al pappagallo la possibilità di cambiare gusto e di poter scegliere.

Papaya, il frutto degli angeli

Definita “frutto degli angeli” da Cristoforo Colombo, la papaya rappresenta uno dei frutti migliori da somministrare ad un pappagallo. Contiene papaina, un enzima che facilita la digestione delle proteine. Questo enzima è particolarmente concentrato nel frutto acerbo ed è estratto per fare integratori alimentari digestivi.

È inoltre molto utile per l’accrescimento degli uccelli, e quindi importante durante l’allevamento a mano dei giovani psittacidi. La somministrazione della polpa della papaia immersa in acqua calda aiuta a regolare il corretto svuotamento dell’ingluvie. L’inclusione nell’alimentazione a mano dei piccoli aiuta a prevenire disturbi digestivi.

Questo frutto è anche ricco di vitamina C, A, E e K, potassio, calcio, magnesio e fibra. Contiene anche antiossidanti, maggiori con la maturazione del frutto. Ha un potere antinfiammatorio ed è utile in corso malattie cardiovascolari e arteriosclerosi e come rinforzante del sistema immunitario.

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