Le patologie cardiache nei cani e nei gatti

Le patologie cardiache sono ancora tra le principali cause di decesso dei nostri amici cani e gatti. Sebbene la ricerca in campo medico veterinario stia facendo dei passi da gigante, molto spesso non si riesce ad arrestare queste malattie.

A cura della Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario

Tuttavia si può aiutare il nostro amico a quattro zampe a vivere un po’ meglio e più a lungo, intervenendo con i farmaci e con la dieta, per rallentare la progressione dei sintomi.

Una dieta per le patologie cardiache dei cani e dei gatti

Una dieta accurata nei cani e nei gatti può davvero fare tanto in caso di un problema di patologie cardiache, anche se naturalmente non può e non deve sostituire la terapia farmacologica, ma essere considerata un rinforzo ulteriore di quest’ultima.

In passato, lo scopo della terapia dietetica in caso di patologia cardiaca era esclusivamente sintomatico e spesso si limitava a correggere l’apporto di sodio. Negli ultimi tempi, grazie anche alla scoperta di farmaci più efficaci, il problema del sodio è diventato più circoscritto, per cui la dieta ha come scopo principale quello di migliorare l’efficacia dei farmaci e limitarne gli effetti collaterali.

Pet troppo magri

La Cachessia cardiaca è una perdita di peso anomala, che si differenzia dal dimagrimento di un animale sano, in quanto vengono intaccate soprattutto le masse muscolari. Questo avviene perché l’organismo, per ricavare energia, brucia gli aminoacidi. In un animale sano, invece, l’energia è ricavata dalla combustione dei grassi. La cachessia può diventare molto pericolosa, perché compromette le difese immunitarie ed anche la sopravvivenza del povero animale.

Nella foto una cane e un gatto assieme

Esempio di dieta casalinga a base di pesce per un cane cardiopatico di 35 kg

  • 500 g di tonno;
  • 450 g di riso
    bollito;
  • 25 g di crusca di frumento;
  • 2 cucchiai d’olio;
  • Integratore di vitamine e minerali povero di sodio (qb). 

Tanti piccoli pasti

In genere, tutto inizia perché il cane o il gatto respirano male e si sentono affaticati. Ne consegue un sensibile calo dell’appetito, aggravato dagli effetti collaterali dei farmaci e, magari, da una dieta poco appetibile. Contemporaneamente, il metabolismo aumenta in alcuni tipi di cardiomiopatia, fino al 30%, anche a causa della produzione di particolari tossine.

A questo scopo, pare che addizionare alla pappa dell’olio di pesce sia molto utile, perché contiene acidi grassi polinsaturi. Per incoraggiare l’animale a mangiare, suddividete la razione in tanti piccoli pasti, riscaldandoli a temperatura ambiente.

Alcuni cani fanno eccezione, perché preferiscono il cibo refrigerato, per cui provate a fare dei tentativi. Potete aromatizzare la pappa con qualche alimento molto gradito al vostro amico peloso, come yogurt, miele o carne cotta.

Nella foto un gatto che guarda della carne macinata

Pet… di peso

Sebbene la maggior parte dei pazienti con problemi cardiaci sia sottopeso, alcuni di loro sono obesi. L’eccesso di peso è un’aggravante in caso di cardiomiopatia, in quanto altera la pressione sanguigna, la funzionalità polmonare e molto altro. Un animale cardiopatico sovrappeso spesso non può praticare esercizio fisico, per cui la restrizione calorica della dieta rappresenta l’unico strumento a nostra disposizione per farlo dimagrire.

Un passo importante consiste nel ridurre drasticamente l’apporto di calorie che derivano da snack e fuoripasto. Limitateli il più possibile e, in ogni caso, preferite snack light e senza sale

Controllo del sodio

Questo nutriente rappresenta un punto chiave nella dieta di un animale con problemi di cuore e la sua inclusione nella dieta dipende dal tipo di cardiopatia e dalla sua gravità. Se è stato diagnosticato un problema cardiaco, ma il vostro amico non presenta sintomi, dovete semplicemente evitare gli alimenti troppo ricchi di sodio.

Se il vostro amico peloso inizia ad avere sintomi come difficoltà a fare sforzi, problemi respiratori, e magari anche presenza di liquidi di versamento, la dieta dovrebbe contenere 50-80 mg di sodio/100 kcal. Evitate le diete per pazienti renali, perché sono troppo povere di proteine. L’ideale è utilizzare un prodotto specificatamente formulato per problemi cardiaci, anche se molti prodotti per animali anziani possono essere idonei.

In caso di grave insufficienza cardiaca, il sodio nella dieta deve essere inferiore a 50mg/100 kcal. In questo caso solo una dieta specifica per pazienti renali risulta essere adatta. Chiedete comunque consiglio al vostro veterinario di fiducia per la scelta.

Esempio di dieta casalinga a base di carne per un cane cardiopatico di 30Kg

  • 525 g di carne di maiale (spalla);
  • 435 g di riso
    bollito;
  • 30 g di crusca di
    frumento;
  • 1 cucchiaio d’olio;
  • Integratore di vitamine e minerali povero di sodio (qb).

L’importanza delle proteine

Limitare l’apporto proteico in un animale con problemi cardiaci non è quasi mai raccomandabile, tranne nel caso in cui ci sia una concomitante insufficienza renale o un problema al fegato. In tutti gli altri casi, le proteine sono indispensabili per combattere la perdita di massa muscolare che incorre in caso di cachessia.

Ricordiamoci inoltre che anche il cuore è un muscolo e noi dobbiamo aiutarlo. Le proteine devono essere di eccellente qualità, e bisogna riservare un’attenzione particolare ai valori di alcuni aminoacidi. Vediamo di seguito quali.

Taurina e arginina

La taurina è un aminoacido essenziale per il gatto, il che significa che non può essere sintetizzata dal suo organismo e che deve essere necessariamente fornita con la dieta. Anche nel cane, tuttavia, è molto importante per la salute del cuore. L’arginina è indispensabile per la sintesi dell’ossido nitrico (NO), importantissimo per garantire l’ottimale pressione sanguigna, in quanto agisce sulla contrazione dei muscoli dei vasi sanguigni e contrasta l’ipertensione.

Le patologie cardiache nei cani e nei gatti un cane davanti alla ciotola
Le patologie cardiache nei cani e nei gatti

L-carnitina e antiossidanti

La L-carnitina provvede a convogliare l’energia ai muscoli e quindi anche al cuore. La sua carenza contribuisce ad aggravare alcune patologie cardiache e la sua supplementazione è vivamente consigliata, specialmente in alcune razze canine predisposte, come Boxer e Cocker.

Normalmente se ne raccomanda un dosaggio compreso fra 50 e 100 mg/Kg ogni otto ore. L’antiossidante per elezione in caso di patologia cardiaca è il coenzima Q10, che aiuta a contrastare lo stress ossidativo, responsabile di gravi danni al cuore e, contemporaneamente, aiuta nella produzione di energia.

Alcuni trucchi per somministrare i farmaci

  • Frammentate le compresse e miscelatele in un liquido appetibile, facendo attenzione che quest’ultimo non alteri l’effetto del farmaco;
  • Utilizzate alimenti appetizzanti poveri di sodio, come frutti molto dolci, burro d’arachidi senza
    sale, carne cotta senza condimenti (no avanzi di cucina!) ed inserite le compresse al loro
    interno;
  • Esistono metodi per somministrare le compresse forzatamente al vostro animale, ma fatevi insegnare dal vostro Veterinario, perché potreste fare dei danni.
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