Per i cani di taglia piccola e media i modelli di collari piú adeguati sono quelli a fascetta con chiusura clic-clac, in tessuto o nylon.
A cura di Silvia Bosio – Divulgatrice web e digital
Moda per pet #sicurezza #comfort #design
Secondo l’ultima ricerca Assalco, datata 2018, in Italia il 67% delle persone vive con almeno un pet. Ciò significa che sono oltre 60 milioni gli animali da compagnia che hanno preso di diritto un posto di primo piano nella vita della maggioranza delle famiglie italiane.
Sette milioni di cani, altrettanti gatti, pesci, conigli e altri piccoli mammiferi accompagnano le nostre giornate e dettano i nostri ritmi svolgendo un ruolo sociale che fino a poche decine di anni fa non immaginavamo neanche, ovvero stiamo assistendo ad un cambiamento sociale per cui i nostri pet sono considerati alla stregua dei nostri figli e non solo più
come animali da accudire e coccolare.
Responsabilitá verso l’altro
L’importanza del ruolo positivo degli animali d’affezione all’interno delle nostre famiglie è quindi ormai cosa sdoganata, tuttavia non è sufficiente l’amore incondizionato nei confronti del quattrozampe di casa per garantire una convivenza serena all’interno di una società con ritmi sempre più frenetici e sempre meno capacità di capire i bisogni dell’altro.
Ed è proprio su questo terreno che occorre gettare le basi per una cultura del possesso responsabile, che abbia inizio insegnando alle nuove generazioni il rispetto di norme che vengano recepite come giuste e non restrittive da parte dei pet owners e non solo.
Cani al guinzaglio!
Una delle prime regole da rispettare quando si va a passeggio con il proprio cane riguarda il guinzaglio. Il guinzaglio non è un accessorio opzionale in certi posti, infatti è d’obbligo portare a spasso in luoghi pubblici il cane con l’ausilio di questo accessorio.
Come tutti sappiamo, i cani possono essere lasciati in libertà solo all’interno di aree attrezzate idonee, di cui ormai tutte le città sono dotate. Ci sono dei momenti in cui però non è possibile raggiungerne una, per lontananza o mancanza di tempo, oppure questa è occupata. In una situazione come questa, avere un guinzaglio che conceda un po’ di libertà di movimento al cane è molto utile. Le due tipologie di guinzaglio più adatte sono il guinzaglio avvolgibile o la lunghina.
Il primo, molto conosciuto, permette di avere qualche metro di raggio di azione, sempre sotto il controllo del padrone che all’occorrenza può “riavvolgere” e richiamare a sè il cane. La lunghina invece è una specie di fettuccia, lunga anche fino a 10 metri, nata per la caccia ma oggi ampiamente utilizzata anche in città.
Prevenire situazioni pericolose
Detto questo, sappiamo bene che i nostri cani non amano essere tenuti al guinzaglio e che se potessero scegliere ovviamente preferirebbero non avere nulla che li trattiene. Anche se la voglia di accontentarli può essere forte, bisogna pensare che senza guinzaglio il cane si potrebbe spaventare per qualsiasi ragione, potrebbe andare incontro a qualche altro cane o persona per strada e fare i bisogni dove non deve, situazioni tutte potenzialmente pericolose.
Quindi i guinzagli per cani, soprattutto durante l’addestramento, sono uno strumento fondamentale per insegnare al cane i giusti comportamenti, cosa che, preferibilmente, bisogna fare fin da cuccioli.
Dove finisce il guinzaglio inizia il collare…
Anche per questo accessorio, si possono trovare in commercio i più svariati modelli e materiali ma non tutti sono adatti in ogni occasione e per ogni cane. La prima cosa da fare è iniziare ad abituare il cane fin da subito ad indossare il collare, magari rafforzando l’idea che collare con guinzaglio voglia dire passeggiata. In questo modo il cane non vivrà il collare come un qualcosa di costrittivo ma lo legherà ad una sensazione positiva.
Per il cani di taglia piccola e media i modelli più adeguati sono quelli a fascetta con chiusura clic-clac, in tessuto o nylon, mentre il cuoio o nylon è il materiale che meglio si addice ai cani di grossa taglia, in virtù della sua resistenza. Per questi cani una particolare attenzione va rivolta al meccanismo di chiusura che deve essere solido e dotato di una sicura
che eviti le aperture accidentali.
Quando è il momento della scelta di un collare, è consigliabile orientarsi verso prodotti di qualità che diano sicurezza durante l’utilizzo e non si rompano mettendo a rischio l’incolumità degli animali e non solo. Tra i nuovi materiali che si trovano in commercio merita una citazione il silicone, materiale particolarmente morbido, flessibile e confortevole, indicato per i cani che malsopportano i collari più tradizionali.
…o la pettorina
Le pettorine, da sempre associate a cani di piccola taglia, negli ultimi anni hanno preso il posto dei collari anche per i cani di taglia media e grande, complice la diffusione in commercio di pettorine più accattivanti, come i modelli per i cani poliziotto o a vocazione sportiva come quelle da trail. La pettorina è quindi lo strumento ideale per chi sceglie di rimpiazzare il collare ed evitare i piccoli problemi che quest’ultimo può comportare. Non tutte le pettorine però vanno bene per tutti i cani, occorre valutare con molta cura quale modello scegliere.
Per i gatti con stile di vita prevalentemente outdoor occorre dotare l’animale di un collare elastico e con sgancio rapido, questo per evitare che il gatto resti impigliato a rami o cespugli durante le sue uscite.
Per ogni cane la sua pettorina
Esistono 3 tipi di pettorina: ad X (anche detta scapolare), ad H (alla romana) e ad Y (anche detta svedese). I due migliori modelli sono ad H e ad Y. È opportuno invece evitare il tipo ad X, scapolare, in particolar modo se il cane non è ben educato ad andare al passo con il padrone.
Il modello ad X infatti porta l’animale ad aprire i gomiti durante la camminata a guinzaglio teso e può arrecare potenziali danni alle articolazioni delle spalle. In più lo strumento tenderà a sfregare sulle ascelle del nostro amico, strappandone il pelo e sollecitando negativamente i linfonodi del punto.
Vantaggi delle pettorine ad H e Y
La scelta cade pertanto sui modelli ad H e Y Le pettorine ad H sono estremamente sicure in quanto distribuiscono in maniera ottimale le tensioni grazie a due anelli ben distanziati ed ad un attacco del guinzaglio centrale sul tronco; anche se utilizzate con un cane che tira molto, difficilmente subirà danni e la sua postura tenderà a restare naturale;
Le pettorine ad Y invece danno all’animale un maggiore comfort e senso di libertà avvolgendolo sul torace (ma senza premere sul collo). Inoltre avendo l’anello di attacco al guinzaglio in una posizione più avanzata offrono maggiore controllo sulla distanza breve e nel caso di scatti repentini.
Il vantaggio comune per entrambi i modelli è la possibilità di far indossare la pettorina al cane senza doverlo sollevare per le zampe anteriori: si infila l’ingresso dalla parte della testa e si aggancia la chiusura sulla schiena o sul tronco.
Esistono 3 tipi di pettorina: ad X (scapolare), ad H (romana) e ad Y (svedese).
Quale pettorina scegliere ? Ad H o Y?
Per il proprietario poco esperto di un cane di piccola-media taglia è consigliato il modello ad H, per garantire al massimo la sicurezza del suo amico. Il controllo al guinzaglio potrebbe perderne un po’, ma non è un dramma se il cane non è eccessivamente pesante; se invece abbiamo più esperienza e si vuole offrire al nostro amico maggiore comfort e/o il cane ha una stazza che implica forze più difficili da gestire dobbiamo pensare al modello ad Y.
Come indossare la pettorina?
Prima di tutto dobbiamo settare per bene, tramite le apposite cinghie di regolazione, la misura della pettorina: se indossate troppo strette, infatti, faranno sentire scomodo e a disagio l’animale, se indossate troppo larghe, le pettorine, finiscono per tirare su collo e trachea del cane, comportandosi in modo simile al collare o al modello ad X.
Per i gatti invece, campanellini “vietati”
Un po’ meno conosciutiper via del diverso stile di vita dell’animale, sono gli accessori per gatti. Anche per i felini esistono moltissime tipologie di guinzagli, collari e pettorine. Qui la distinzione tra gatti che vivono in casa e gatti che vivono fuori o che hanno la possibilità di recarsi all’esterno anche solo per brevi periodi, è fondamentale nella scelta del collare o della pettorina.
Per i gatti con stile di vita prevalentemente outdoor occorre dotare l’animale di un collare elastico e con sgancio rapido, questo per evitare che il gatto resti impigliato a rami o cespugli durante le sue uscite. Se si preferisce la pettorina, scegliere un modello in tessuto, meglio se tecnico, con vestibilità aderente.
Il motivo è lo stesso, evitare che il gatto rimanga prigioniero di qualche ostacolo incontrato lungo la strada e metta a repentaglio la propria incolumità. Per i gatti di casa il collare è una scelta di “stile”, l’importante è evitare il campanello, che con il suo continuo tintinnio rende i gatti nervosi e può causare danni all’udito.
Nel caso si voglia abbellire il collare del micio si può ripiegare su una medaglietta di riconoscimento, con nome e telefono della famiglia, accessorio decisamente più utile e che ha sia la funzione di ornare il collo del micetto sia di farlo ritrovare nel caso dovesse allontanarsi troppo da casa.
Prove in casa per i conigli
Anche chi ha scelto di dare il suo affetto ad un coniglietto può dedicarsi alle passeggiate all’aria aperta, tenendo però conto che non è come portare fuori un cane! Una volta infilata la pettorina al coniglietto bisognerà
seguirlo ovunque vada con l’aiuto di un guinzaglio.
Non tutti i conigli però apprezzano l’essere vincolati da un guinzaglio e avvolti nella pettorina. Se già fargliela indossare rappresenta uno stress eccessivo per il coniglio, è meglio evitare questo strumento e scegliere invece un recinto portatile. Inoltre, il coniglio potrebbe sfilarsi la pettorina proprio durante un salto o una corsa, o rosicchiarla fino a lasciarsela alle spalle e fuggire lontano, o ancora rimanere intrappolato nel guinzaglio per una piccola svista e ferirsi. Meglio fare qualche prova a casa prima di portare il coniglietto al parco con pettorina e guinzaglio, per verificare le sue reazioni e il suo comportamento.