Come gestire più animali in casa di specie diverse? La convivenza può essere molto piacevole e vantaggiosa per entrambe le specie, oppure può essere soggetta a tensioni e problematicità.
A cura di ILARIA LUPI
Prima regola: consapevolezza e responsabilità nel gestire animali di specie diverse!
Sempre più comune è la scelta di molti amanti degli animali di farsi accompagnare nella propria vita da più animali talvolta di specie diverse. Dai più comuni cane e gatto, alle accoppiate più particolari come un porcellino d’india e un cane, un roditore domestico e un uccellino, un pappagallino e un gatto oppure un coniglietto e un cane.
Sucuramente può essere molto piacevole e vantaggioso convivere per entrambe le specie, oppure può creare tensioni e problematicità. In ambedue i casi, serve da parte dei proprietari una particolare attenzione e consapevolezza, che conduca a decisioni e scelte che abbiano come fine il benessere di entrambi gli animali.
Prime considerazioni
In partenza è bene tenere presente che tale scelta comporta delle responsabilità raddoppiate, talvolta anche delle vere e proprie sfide, poiché vanno presi in considerazioni molteplici fattori. Primo fra tutti è che ci sono alcune specie potenzialmente incompatibili, come per esempio quelle che in natura hanno un rapporto predatore-preda.
Con loro sarà più compilato instaurare una convivenza serena e pacifica, in cui vengono rispettate le inclinazioni, le abitudini e le peculiarità dei due animali. In questo articolo proponiamo alcuni consigli e suggerimenti che vi potranno aiutare nel vivere con più animali in casa ed evitare tutte quelle problematicità che possono derivare da questa situazione.
Buon senso per gestire in casa animali di specie diverse
Innanzitutto, a prescindere dalle specie, è necessario riflettere sul numero di animali domestici che si vogliono tenere in casa. Non vi sono leggi specifiche che limitano la quantità di animali che si possono tenere in un’abitazione, ma è consigliabile prendere in considerazione che tutti gli animali hanno il diritto di vivere in condizioni di benessere e un numero eccessivo potrebbe compromettere questa prerogativa.
Il benessere animale è determinato dall’ambiente fisico e dalle risorse a sua disposizione, come la disponibilità di spazio e l’alimentazione, ma si traduce anche in benessere psicologico e nella capacità di esprimere i propri comportamenti naturali. Questi elementi fondamentali e imprescindibili non devono risentire di una sovrabbondanza numerica, poiché gli spazi, il rispetto delle attitudini e le attenzioni è bene siano quelle necessarie per il mantenimento di una buona qualità di vita.
Non di minor importanza è il rispetto dei vicini di casa e delle generali regole di buon comportamento, poiché la convivenza tra più animali deve rispettare anche i diritti degli altri. Non è pensabile, per esempio, far vivere insieme più gatti e più cani che litigano, miagolando e abbaiando, tra loro tutto il giorno. Come sempre, dunque, la prima regola è il buon senso: Un numero ragionato e ponderato di animali, con spazi e risorse opportune, e un rispetto assoluto dei bisogni sia dei pet che delle altre persone.
Specie compatibili
Come si può dedurre da quanto presentato precedentemente, un altro suggerimento fondamentale è quello di cercare di scegliere tra specie compatibili, cosicché il vivere insieme non solo sia più positivo e rispettoso delle caratteristiche naturali, ma anche facile da conseguire. Per esempio, mettere sotto uno stesso tetto un gatto e un roditore domestico (seppur questo nella sua gabbietta) potrebbe essere una scelta sfavorevole.
Il rapporto preda-predatore, così come la natura cacciatrice del felino, sono fattori fondamentali che incidono sulla convivenza tra le due specie. Il gatto potrebbe trovarsi a vivere costantemente con il desiderio e l’istinto naturale di cacciare l’altro coinquilino, dall’altro lato quest’ultimo vivrebbe in uno stato di stress cronico.
L’unica possibilità per una convivenza serena è che le due specie vivano in ambienti ben separati, in cui la presenza dell’altro pet sia insospettabile, lontana sia dalla vista che dall’olfatto.
Spazi per specie incompatibili
Dedicare quindi spazi definiti, limitati e ben separati a ciascun tipo di animale potrebbe essere la soluzione per accogliere specie diverse, anche quelle con caratteristiche distinte e opposte. Anche in questo caso la massima attenzione e responsabilità dei proprietari è chiamata all’appello.
Se si decide di far entrare nella propria abitazione due specie tendenzialmente incompatibili bisogna impegnarsi a garantire ad ognuna di esse il proprio spazio, sicuro e inviolabile, in modo tale da permettergli di vivere in serenità e assecondando le proprie inclinazioni naturali.
Riprendendo l’esempio precedente, avere la gabbietta del roditore domestico in una stanza il cui ingresso è impedito al gatto (che è libero di girare nel resto dell’abitazione) può garantire il benessere e il rispetto delle peculiarità di entrambi i tipi di animali: da un lato il roditore vivrebbe in sicurezza e tranquillità, senza essere sottoposto ad alcuno stress, dall’altro il felino non conviverebbe costantemente con il desiderio di cacciare e l’impossibilità di farlo.
Allo stesso modo, in generale, si potrebbe dedicare una parte della casa a un animale e la rimanente all’altro, oppure lasciare l’ambiente interno a un pet e il giardino o un ambiente esterno all’altro. Ognuna di queste scelte va presa anche in base alle caratteristiche del singolo animale, così da dedicargli l’ambiente a lui più congeniale.
Equilibrio tra condivisione e libertà
La soluzione di gestire due specie diverse di animali completamente isolate e inconsce l’una dall’altra per alcuni potrebbe risultare drastica o inattuabile. Un altro consiglio è quello di dedicare a ciascun pet un proprio spazio, ideato e pensato per le sue esigenze specifiche.
Per cui non più ambienti completamente separati ma, seppur condivisi, aventi sistemazioni, oggetti e predisposizioni apposite per le differenti tipologie di animale. Ritagliare, dunque, all’interno della dimora un posto specifico riservato a un tipo animale e un altro spazio in un’altra stanza (o comunque abbastanza lontano dal precedente, così da garantire il rispetto degli spazi) all’altro pet.
In questo modo la convivenza può trovare un giusto equilibrio tra condivisione e libertà. E ogni animale può riconoscere uno spazio che è solo suo, in cui trovare tranquillità e indipendenza. È importante poi creare un buon ambiente comune, in cui le due specie possano trovarsi a proprio agio e, conseguentemente, vivere insieme e in armonia.
Questa soluzione è attuabile quando parliamo di specie più compatibili, che possono vivere uno accanto all’altro senza troppi problemi, come per esempio cane e gatto. Molte persone pensano che gestire animali di due specie diverse non possano andare d’accordo tra di loro. Ma in realtà molto spesso è vero il contrario, soprattutto se sono cresciuti insieme fin da piccoli.
Specie diverse che convivono facilmente
È più facile, infatti, che convivano serenamente un cane o un gatto piuttosto che due gatti, questo perché il loro senso del territorio è diverso. I cani vivono in gruppi familiari e generalmente tendono ad accettare nuovi membri, mentre, al contrario, i gatti formano colonie matrilineari e non ammettono l’aggiunta di altri gatti.
Il suggerimento è che il cane e il gatto abbiamo ognuno un proprio posto riservato e dedicato, così che a momenti e luoghi condivisi possano alternarne altri di libertà e autonomia. Per esempio, si potrebbero predisporre le ciotole dell’acqua e del cibo in due luoghi diversi, così come le cucce e i giochi preferiti, garantendo in questo modo dei confini e delle libertà, che possono essere modificate in base alle esigenze specifiche della coppia di pet.
Queste sono indicazioni generali, ma potrebbe capitare di trovarsi difronte a due animali di specie diverse che amano condividere tutto, non necessitano di avere ognuno un proprio spazio di autonomia e vivono insieme in armonia. Tutto ciò è da valutare, come sempre quando si tratta di animali, in base ai singoli caratteri e temperamenti: non esistono indicazioni valide per tutti.
Periodo di adattamento
Da considerare poi è il periodo di adattamento che comporta l’introduzione di un nuovo pet in casa quando ne vive un altro di un’altra specie. Mentre tra cuccioli, tendenzialmente, il tempo impiegato per abituarsi l’uno alla presenza dell’altro è ridotto. Soprattutto se paragonato a quello necessario per far convivere serenamente sotto lo stesso tetto due animali di cui uno adulto, oppure entrambi adulti.
Le modalità e le strategie di inserimento e avvicinamento dei due pet sono fondamentali per la buona riuscita dell’impresa. Anche queste vanno pensate e predisposte in base ai tipi di pet coinvolti. Ripetiamo: ciò che più conta è il benessere di entrambi e il rispetto delle predisposizioni naturali, che non vanno in alcun modo limitate.