Wet Food per cani e gatti

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Cane dal Veterinario

Vi sono infatti anche wet food studiati per cani e gatti con patologie e disfunzioni renali, epatiche, intestinali, per quelli allergici, per quelli sterilizzati, per quelli sevrappeso

Rubrica a cura di ANMVI Articolo del Dott. Alessio Arbuatti Medico Veterinario

Wet Food una duplice opportunita

Prima della selezione del formato, la scelta deve ricadere sempre su un pet food di alta qualità, prodotto a partire da materie prime selezionate. Seguendo i più elevati standard produttivi e igienici che regolano l’industria del settore nel rispetto della normativa vigente.

Una forte attenzione che emerge anche dai documenti della Fediaf (Industria europea degli Alimenti per gli animali da compagnia); come “Guide to good practise for the manufacture of safe pet food” e dagli opuscoli che la stessa organizzazione ha prodotto e reso disponibili online per aiutare proprietari a comprendere l’etichettatura del pet food.

Solo in questo momento, sempre previa indicazione veterinaria, si potrà scegliere tra alimenti secchi o umidi che indubbiamente hanno caratteristiche fisiche differenti ma sempre capaci soddisfare le singole esigenze e necessità di ogni cane e gatto.

Wet food: offerta e formati per ogni esigenza

La continua ricerca di materie prime innovative e di moderni processi produttivi messa in atto da parte dei produttori di pet food consente oggi di avere a disposizione un crescente numero di linee di alimenti umidi sia per il cane sia per il gatto.

Un’ampia offerta capace di soddisfare a pieno le esigenze nutrizionali dei pet di qualsiasi razza, età e condizione fisiche. Infatti anche wet food studiati per cani e gatti con patologie e disfunzioni renali, epatiche, intestinali, per quelli allergici, per quelli sterilizzati, per quelli sovrappeso e anche per gli esemplari convalescenti che si stanno riprendendo a seguito di patologie che ne hanno temporaneamente compromesso lo stato di salute.

Ampiamente diffuse sia nei canali della grande distribuzione sia nei pet shop specializzati, le linee di alimenti umidi utilizzano una vasta gamma di materie prime animali e vegetali, sfruttando al massimo anche le proprietà di verdura, frutta ed erbe officinali.

Un’ampia scelta che consente di soddisfare anche la richiesta di linee naturali, monoproteiche, OGM free, senza glutine, bio ed ancestrali. Il tutto comodamente disponibile in molti formati, tra tutti le bustine, le lattine e le vaschette monoporzione.

Questi packaging coniugano la praticità di somministrazione con un minimo ingombro domestico e una maggiore ecocompatibilità grazie a plastiche riciclabili e contenitori senza BPA.

Formati ideali per soddisfare le richieste alimentari sia di molti gatti sia delle specie canine di piccola taglia, oggi sempre più diffuse anche nelle città. In tal modo il prodotto offerto nella ciotola resta sempre fresco, appetibile e facilmente dosabile.

Non bisogna dimenticare che l’offerta wet è molto ampia anche per i cani di media e grande taglia, con confezioni di dimensioni maggiori, utilizzabili sia per singole somministrazioni sia per più pasti, rispettando i criteri di conservazione del prodotto una volta aperto.

Gatto e la ciotola con il cibo

Caratteristiche specifiche

Gli alimenti umidi hanno caratteristiche fisiche ben precise a partire, come indicato dal termine stesso, dalla quantità di acqua presente all’interno, che è superiore al 60%. Al contrario in quelli secchi, come le crocchette, dove questa è inferiore al 14%.

Ne consegue una maggiore umidità che si riflette sulla consistenza del prodotto, che si presenta più morbido. Alcuni esemplari (come i giovani, gli anziani, o quelli debilitati) lo preferiscono spesso proprio per la più facile prensione, appetibilità e facilità di masticazione.

Il maggiore apporto d’acqua sottoforma di brodo o nella gelatina è inoltre un parametro che può rivelarsi utile in specifiche categorie di animali che bevono poco e, dunque, ne aumentano l’ingestione direttamente con il wet food.

Le differenze in termini di umidità e di nutrienti che compongono la sostanza secca contenuta nei pet food umidi e secchi, saranno alcuni tra i punti chiave fondamentali nell’analisi condotta dal veterinario ai fini della scelta del petfood, della razione quotidiana e della gestione alimentare del pet.
È inoltre indubbio che esista un altro parametro non indifferente, ossia i singoli gusti del pet, da valutare singolarmente, sia in termini di materia prima presente nel prodotto, sia di formato.

Gatto che si lecca i baffi dopo il pranzo

Una produzione complessa e controllata

Bocconi, bocconcini, paté, mousse, purè, sfilaccetti sono solo alcune delle presentazioni finali del wet food disponibile sul mercato in confezioni che spaziano dal barattolo per cani large breed (di taglia grande) fino alle singole bustine monouso.

Tutte le fasi di preparazione devono rispettare la complessa normativa sul pet food, atta a garantire un prodotto finale di qualità e sicuro dal punto di vista sanitario. Per questo motivo le aziende produttrici mettono in atto anche specifici propri disciplinari di autocontrollo HACCP.

Le materie prime, fresche o congelate, vengono tagliate o sminuzzate e, in relazione al formato commerciale, seguono steps produttivi simili seppur con differenze specifiche. Si ha innanzitutto una cottura. A tal proposito si ricordano anche linee di wet food al vapore, al forno, cotte a bassa temperatura e grigliate, per garantire la sicurezza sanitaria e valorizzare gli aspetti nutrizionali delle materie prime.

Durante i vari step produttivi avvengono le aggiunte di vegetali, frutta, brodi, gelatine, salse naturali o di ulteriori materie prime che richiedono cotture e preparazioni talora lungo linee di produzione separate per non intaccarne le singole proprietà.

I processi di sterilizzazione, l’applicazione dell’atmosfera protettiva sono tra i trattamenti che garantiscono salubrità e conservazione finale del prodotto per il tempo indicato in confezione.

Viene stampigliata l’etichetta e, infine, il prodotto viene imballato e correttamente stoccato e movimentato. Una filiera, qui semplificata per motivi di spazio, che prevede lungo il percorso l’utilizzo di ulteriori strumentazioni. Per la prevenzione e il controllo di potenziali contaminazioni da parte di agenti di varia natura: fisici, chimici e biologici.

Ciotola del cane con il cibo umido

Un mercato in continuo divenire

La continua ricerca di nuove materie prime di alta qualità; la qualità e la tecnologia produttiva che accompagnano il wet food si riflettono nei dati che emergono dal rapporto ASSALCO-Zoomark 2020.

Nel 2019 i principali segmenti (umido, secco, snack e treat) destinati al cane e gatto hanno registrato una tendenza a valore positivo con l’anno precedente.

Nello specifico, il segmento dell’alimento umido ha mostrato una crescita di fatturato del +2,8% e rappresenta ancora il più importante segmento degli alimenti per gatti; unendo a questo il mercato del pet food umido per cani , l’intero segmento raggiunge un valore di circa 999 milioni di euro. Pari a una quota del 48% del mercato del petfood per cani e gatti.

Analizzando i dati per singola specie, emerge come nell’alimentazione per gatti il mercato degli alimenti umidi ricopra due terzi del pet food destinato ai felini. Il suo un valore di 675,8 milioni di euro e un incremento del 3,1%.

Spostandoci sul versante canino, il mercato del pet food umido ha qui un valore di 323,2 milioni di euro; pari al 32,8% dell’intero fatturato degli alimenti per cani e mostrando una crescita del 2,2%.

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