Perché scegliere cibo biologico per cani e gatti

Oggi il mercato offre una vasta gamma di alimenti destinati alla nutrizione dei pet, tra cui quelli biologici. Ma cosa significa biologico? Scegliendo questo tipo di alimenti, cosa mettiamo di diverso nella ciotola di cani e gatti? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

A cura del Dott. GIANANDREA GUIDETTI Farmacista, formulista
ed esperto in fitoterapia Presidente di SANYpet– FORZA10

Con il termine “biologico” si intende un alimento realizzato con materie prime pulite, a basso rischio di contaminazione ambientale, che non contiene sostanze appetizzanti di sintesi o prodotti derivanti da ingegneria genetica e che si conserva con l’ausilio di metodi naturali.

I vantaggi di un’alimentazione biologica

Cane e gatto si sono da sempre nutriti di avanzi della nostra alimentazione. L’avvento dell’industrializzazione e la necessità di produrre in maggiore quantità e in minor tempo, hanno condotto a un inevitabile trattamento degli alimenti con additivi e sostanze non naturali.

Il biologico propone, come alternativa, prodotti il più possibile inalterati e autentici, come in passato. Per avere un alimento “secondo natura” occorre evitare le contaminazioni chimiche, la trasformazione degli alimenti, ed è necessario ridurre o eliminare l’impiego di fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi.

Protezione alternativa

In agricoltura, al posto dell’impiego di sostanze chimiche, si possono utilizzare metodi di protezione dai parassiti alternativi, come, ad esempio, insetti che si nutrono di altri insetti considerati nocivi. Le sostanze naturali ci vengono in aiuto anche per ciò che riguarda la conservazione degli alimenti. Il rosmarino, ad esempio, dalle importanti proprietà antiossidanti, è un ottimo alleato per la conservazione grazie anche alla sua naturale funzione antibatterica e antiparassitaria.

Per garantire una maggiore genuinità delle materie prime vengono effettuati controlli lungo tutta la filiera, che determinano una qualità superiore e certificata dei prodotti biologici. Vi sono infatti Enti di controllo e di certificazione preposti che stabiliscono se un alimento si può definire biologico.

Regole ferree

Anche l’allevamento con metodo biologico prevede regole molto precise. Gli animali non possono convivere in spazi chiusi in un numero superiore rispetto a quanto stabilito dagli enti di controllo e devono avere a disposizione metrature e spazi idonei per potersi muovere agevolmente.

Inoltre, la loro alimentazione deve derivare da fonti naturali (pascoli, mare, etc.) o da mangimi a loro volta biologicamente
certificati. L’applicazione di queste regole contribuisce a determinare una
maggiore genuinità dei prodotti e a portare alla definizione di un alimento
biologico. La scelta di un’alimentazione basata su questi prodotti
porta un importante beneficio ai nostri amici a quattro zampe come la
riduzione, in modo evidente, della possibile insorgenza di infiammazioni.

Un mondo perfetto?

Il tentativo del biologico è quello di ricontestualizzare ciò che abbiamo col tempo snaturato, agendo sul tema delle regole e dei controlli che assicurino il più possibile la “naturalità” del cibo che scegliamo ogni giorno per i nostri amati pet. Il biologico non rappresenta la perfezione ma è anche vero che non tutti possono permettersi di avere a disposizione un orto e degli
animali da allevare.

Una dieta casalinga è senza dubbio un’ottima alternativa per i nostri amici a quattro zampe, ma richiede tempo, attenzione e precise conoscenze di nutrizione. Il pet food biologico ci viene in aiuto ed è quello che più si avvicina a questo mondo ideale, garantendo alimenti pronti e bilanciati da servire nella ciotola, con tutta la serenità di un pasto equilibrato e salutare.

Come leggere l’etichetta

Per legge, sull’etichetta di ogni prodotto per cani o gatti è riportata la tipologia dell’alimento in questione, ad esempio “Alimento biologico completo per cani”. Per poter dichiarare in etichetta che un mangime sia biologico almeno il 95 di tutte le materie prime utilizzate per produrlo dev’essere di origine biologica. Se troviamo la dicitura “con materie prime di origine biologica”, significa che non tutte quelle impiegate nella produzione lo sono.

Ad esempio, se viene dichiarato che il pollo è biologico, significa che tutto il pollo presente nell’alimento dev’essere di origine biologica. In questi casi decade anche il vincolo secondo cui il 95 di tutte le materie prime contenute nel mangime debbano essere di derivazione biologica perché l’origine bio viene dichiarata solo su uno specifico ingrediente.

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