La superficie intestinale è la più ampia interfaccia dell’organismo con il resto del mondo e, per questa ragione, utilizza elaborati meccanismi per assorbire nel modo più efficiente e sicuro i nutrienti di cui necessita, garantendo un’elevata protezione dall’ingresso di sostanze nocive.
A cura della Dott.ssa Sabrina Dominio – Medico Veterinario
L’intestino è il secondo cervello del corpo e viene spesso individuato come il fulcro del benessere
È facile comprendere come, non appena subentra un deficit funzionale di quest’organo, ne risenta non solo l’apparato gastroenterico, ma l’intero organismo.
I nutrienti essenziali non vengono digeriti nel modo corretto e si possono sviluppare carenze, il ristagno di cibo porta al riassorbimento di sostanze tossiche e nocive e i batteri patogeni possono trovare terreno fertile per proliferare, provocando un indebolimento del sistema immunitario.
Piccoli errori che si pagano
I problemi intestinali più insidiosi sono quelli dovuti a situazioni croniche, spesso non gravi ed eclatanti e per questa ragione di solito non curati con il giusto approccio. Spesso si tratta di un insieme di fattori che hanno come denominatore comune una cattiva alimentazione.
Alimenti troppo ricchi di carboidrati, avanzi di cucina, snack e premietti vari possono mandare in crisi il delicato equilibrio dell’apparato digerente, creando un super lavoro. Se l’apparato digerente non lavora bene, inizia a sensibilizzarsi agli alimenti mal digeriti e si sviluppa una reazione infiammatoria a livello di stomaco e intestino, che porta a ispessimento delle pareti, ulcere e, nei casi più gravi e protratti nel tempo, anche a neoplasie.
Alimenti troppo ricchi di carboidrati, avanzi di cucina, snack e premietti vari possono mandare in crisi il delicato equilibrio dell’apparato digerente, creando un super lavoro.
Meccanismi di ripristino
La diarrea si sviluppa perché le pareti intestinali ispessite provocano malassorbimento delle sostanze nutritive. L’alimento mal digerito scatena processi di fermentazione esagerati, selezionando batteri patogeni a scapito della normale flora batterica intestinale.
Inoltre, vengono liberate grandi quantità di tossine, fra cui ammoniaca e sostanze acide, che possono inficiare anche la salute di altri organi e tessuti. Un errore che spesso si fa è di curare il sintomo (la diarrea) senza considerare la causa.
Ed ecco che la prima scelta in certi casi è affidata ai farmaci antibiotici, che non fanno altro che creare maggiori squilibri alla flora batterica intestinale buona. Le nuove teorie suggeriscono invece di abbandonare questo approccio, a favore del ripristino dei normali meccanismi di difesa dell’intestino, ossia la microflora batterica intestinale.
Il mondo misterioso del microbioma
Come già accennato, nell’intestino esiste un altro attore, il microbioma intestinale, un “universo” costituito da migliaia di miliardi di microrganismi.
Questi batteri stimolano il sistema immunitario, supportano la digestione, producono alcune vitamine e neutralizzano le tossine presenti nel cibo o nei farmaci. Il microbioma intestinale, quindi, può influenzare il bilancio energetico dell’animale, il suo metabolismo, il sistema immunitario e la resistenza alle infezioni.
In campo umano le ultime ricerche hanno evidenziato una correlazione fra obesità e alterazioni del microbioma. Ma non solo: sembrerebbe che ci sia una stretta correlazione anche con l’umore e il funzionamento del cervello. E ci sono tutti i presupposti per credere che anche nei nostri amici pelosi funzioni così.
Alla luce di tutte queste nuove scoperte, quindi, diventa sempre più forte l’esigenza di garantire il benessere dell’intestino e del suo microbioma con una sana alimentazione e l’ausilio di alcuni integratori studiati per quei soggetti particolarmente delicati di digestione, pena il malessere generale del nostro amico a quattro zampe. Vediamo allora come fare!
Prebiotici e Probiotici: le differenze
C’è ancora tanta confusione fra i proprietari di animali domestici sul significato di questi termini e sull’utilità di questi nutrienti, per cui vale la pena fare un po’ di chiarezza. I Probiotici sono dei microrganismi, dei batteri “buoni”, che, una volta ingeriti, apportano notevoli benefici all’intestino dei nostri amici cani e gatti.
Il termine deriva dal greco pro-bios e significa a favore della vita. Fanno parte di questa categoria i “fermenti lattici”, batteri in grado di raggiungere l’intestino, iniziare a moltiplicarsi e garantire l’equilibrio della flora batterica intestinale.
Grazie a questa colonizzazione anche il sistema immunitario riceve beneficio e si rafforza, rendendo l’animale più resistente alle patologie.
Probiotici “per loro”
Un aspetto fondamentale è di fare attenzione che i Probiotici siano destinati al cane e al gatto e non alle persone, perché in questo ultimo caso si rivelerebbero inefficaci.
I prodotti appositamente formulati per i nostri amici a quattro zampe, infatti, sono frutto di processi tecnologici avanzati, che effettuano una microincapsulazione dei microrganismi, per permettere loro di raggiungere l’intestino ancora vivi e vitali e di potersi riprodurre.
Da un paio di anni a questa parte, inoltre, il regolamento CE individua un solo Probiotico ammesso per il cane e il gatto: l’Enterococcus faecium. Diffidate dagli integratori che ne contengono altri ceppi.
I Prebiotici sono il nutrimento dei “batteri buoni” dell’intestino.
Prebiotici
I Prebiotici sono sostanze di origine alimentare non digeribili che, se assunte in quantità adeguata, favoriscono la crescita e l’attività della flora batterica intestinale. Si tratta prevalentemente di fibre idrosolubili quali i frutto-oligo-saccaridi (FOS), che richiamano l’acqua nel lume intestinale e idratano il suo contenuto ammorbidendolo e migliorando le funzioni dell’intestino.
Inoltre, regolano la digestione degli zuccheri e dei lipidi introdotti con la dieta. I FOS si trovano soprattutto nella frutta, nella verdura e in alcune piante. La più conosciuta è l’inulina, contenuta soprattutto nella radice della cicoria. Non appena subentra un deficit funzionale dell’intestino ne risente non solo l’apparato gastroenterico, ma l’intero organismo.
Alimenti complementari
Di norma, i Prebiotici sono le fonti di fibra di elezione inserite nella formula di un alimento commerciale destinato a cani e gatti con problemi o sensibilità digestiva. Oltre ai FOS, esiste un’altra categoria di Prebiotici, i Mannano Oligo Saccaridi (MOS). Essi sono estratti dalla parete di alcuni lieviti, come il Saccharomyces cerevisiae.
Composti dai due zuccheri mannosio e glucosio, impediscono ai batteri patogeni di aderire alla parete intestinale e supportano il sistema immunitario. In alternativa, il consumatore può trovare anche degli alimenti complementari a base di Prebiotici, sotto forma di paste appetibili, polveri o compresse.