La fitoterapia è la disciplina che studia le piante e i loro principi attivi, per trattare o prevenire patologie di svariato genere, che possono interessare il corpo come la mente
Testo a cura Dott. Gianandrea Guidetti Farmacista, ricercatore esperto in fitoterapia degli animali domestici. Dipartimento di Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10
Non solo nostre, tuttavia, ma anche quelli di cani e gatti, che, seppure differenti da noi, possono trarre beneficio dal potere della natura.
Perché utilizzare le piante in un alimento?
L’alimentazione sta alla base dell’omeostasi, in altre parole della capacità dell’organismo di mantenere un perfetto stato di salute. Ippocrate soleva, infatti, dire: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, anticipando di secoli un termine di recente nascita: il nutraceutico, ovvero l’alimento-farmaco.
Le piante sono in grado di regolare il sistema immunitario nella risposta a un’infiammazione, che può essere causata da sostanze tossiche che la alimentano costantemente, rendendola anche potenzialmente cronica. Si tratta di un aspetto importantissimo perché permette di dosare i principi attivi in modo che siano completamente disponibili a livello cellulare e, quindi, in grado di innescare nell’organismo del cane o del gatto il naturale processo di guarigione.
Le piante possiedono diverse sostanze anti-ossidanti, fondamentali nella riduzione dei radicali liberi che sono responsabili di reazioni a catena che danneggiano le cellule.
Parti attive
Le parti attive delle piante, ovvero quelle dotate di capacità curative, possono trovarsi nelle foglie, nel fiore, nel frutto e sono denominate parti aeree. Quando sono collocate nella radice o nel rizoma, vengono chiamate parti sotterranee. L’assunzione di questi estratti è utile nel regolare la risposta immunitaria in presenza di numerosi disturbi di base alimentare quali dermatiti, dermatosi, rash cutanei, piodermiti, hot-spot, congiuntiviti, problemi intestinali, disturbi del cavo orale e delle prime vie respiratorie, disturbi dell’orecchio.
Il tarassaco
Aiuta a promuovere la produzione di bile, facilita il transito intestinale ed è fondamentale per eliminare i liquidi in eccesso. Il tarassaco è considerato un blando lassativo in quanto favorisce l’escrezione delle feci ed è in grado di diminuire l’infiammazione gastrointestinale. L’inulina in esso contenuta aiuta il mantenimento e la proliferazione della flora batterica intestinale positiva e, quindi, favorisce il benessere dell’intero organismo.
Ha inoltre un’azione diuretica, utile nel trattamento della ritenzione idrica e un’azione depurativa. L’azione del tarassaco nel rene è tuttavia ancor più efficacie insieme a uva ursina, cranberry, lespedeza e pilosella.
Micro (e macro) nutrienti
I principi attivi delle piante hanno il merito di aiutare l’organismo a difendersi dagli attacchi costanti a livello cellulare delle sostanze xenobiotiche, gli inquinanti, introdotte attraverso l’alimentazione. Tra queste, in particolare, l’ossitetraciclina – come evidenziato dai nostri studi scientifici -, antibiotico largamente utilizzato nell’allevamento intensivo.
Sono, inoltre, in grado di proteggere dai danni causati da sostanze esterne quali radiazioni elettromagnetiche, polveri sottili, gas radioattivi come il radon. Una dieta nutraceutica ha il vantaggio di fornire all’organismo, oltre questi preziosissimi agenti protettivi, anche le quote necessarie sia di macronutrienti sia di micronutrienti.
Tiglio
I principi attivi del tiglio hanno proprietà sedative e antispasmodiche. Il loro intervento è richiesto quando il cane è dolorante ed estremamente agitato, tanto da poter manifestare aggressività e mordere come, ad esempio, nei casi di un’otite media o profonda. Proprio in questa situazione, nel giusto dosaggio e combinazione, il tiglio lavora ottimamente in sinergia con melaleuca e rosa canina per il benessere dell’orecchio di cane e gatto.
Cautele: a cosa porre attenzione nell’utilizzo dei fitoterapici
Nonostante la riconosciuta e preziosa utilità, non è tutto rose e fiori, – giusto per restare in tema -, ma ci sono difficoltà e rischi. Non basta che la frutta e le piante compaiano tra gli ingredienti per ottenerne i benefici ricercati. Utilizzare piante ed erbe per il benessere di cani e gatti richiede, infatti, estrema cautela.
Sono necessarie conoscenze specifiche di farmacocinetica e di farmacodinamica. Inoltre, cane e gatto possiedono una fisiologia e un metabolismo diversi da quello dell’uomo, oltre ad aver carenze enzimatiche a livello epatico, che rendendo tossiche certe sostanze attive contenute nelle piante, che invece, non sortiscono il medesimo effetto nell’uomo.
È necessario uno studio dell’impiego specifico per cui vengono utilizzati, l’elaborazione di specifici dosaggi e una loro combinazione ad hoc che si riveli naturalmente proficua e non dannosa. Quello che la natura ci offre è dunque un grande potere, che tuttavia sta a noi riconoscere e sfruttare al meglio.
Rosa canina
I principi attivi della rosa canina rendono maggiormente biodisponibili quelli delle altre piante, favorendo la penetrazione degli stessi all’interno della cellula e aumentando le difese immunitarie. La rosa canina protegge la circolazione e il sistema cardiovascolare, attiva i poteri difensivi dell’organismo, svolge un’attività depurativa, blandamente diuretica e lassativa, e agisce come emolliente sulle mucose intestinali.
I cinorrodi (le bacche) della rosa canina custodiscono una grande ricchezza di vitamina C e polifenoli, importanti antiossidanti. La rosa canina è una valida amica di cani e gatti in stati febbrili, infiammatori acuti e di diarree profuse. Se essiccata, tuttavia, riduce drasticamente il contenuto di vitamina C dal 40% al 95%.