Una recente ricerca indaga l’approccio dei proprietari italiani di cani e gatti all’alimentazione dei loro amici a quattro zampe e la loro conoscenza delle nuove tendenze alimentari per pet.
A cura di ROYAL CANIN
I dati parlano chiaro: cresce sempre di più l’attenzione degli italiani a ciò che finisce nella ciotola di Fido e Micio.
A rivelarlo, una ricerca realizzata da Squadrati per Royal Canin, che ha analizzato un campione italiano di 604 intervistati, di cui 332 con un cane e 272 con un gatto. Secondo i dati raccolti, il 96% degli intervistati si definisce attento all’alimentazione del proprio cane o gatto.
Tra i molto attenti spiccano i proprietari di cani (47% vs 37% dei proprietari di gatti) e chi ha un cucciolo o un gattino con meno di un anno (54% vs 42% della media campionaria). Il 72% degli intervistati ha dichiarato inoltre di sapere che bisogna prestare attenzione alla scelta del cibo solo nel primo anno di vita ma anche negli anni successivi, mentre il 95% è convinto che la salute del proprio amico a quattro zampe passi attraverso una sana e corretta alimentazione.
L’alimentazione industriale
Sono soprattutto i proprietari di gatti a prediligere un’alimentazione esclusivamente industriale (52% vs 41% dei proprietari di cani), in particolare i proprietari di gatti con oltre 12 anni di età (54%). Il 49% degli intervistati ha invece dichiarato di utilizzare indifferentemente sia l’alimentazione casalinga sia quella industriale, mentre solo il 5% ha affermato di far seguire al proprio amico a quattro zampe una dieta prettamente casalinga.
Nuove tendenze alimentari (BARF, gluten free e vegan)
Le nuove tendenze alimentari sono prerogativa di una élite informata sui trend diffusi anche nell’alimentazione umana (il 30% conosce bene la dieta vegana e il 15% quella gluten free), mentre solo il 10% dei proprietari di cani e gatti è ben informato sulla dieta BARF. In generale, però, la propensione ad adottare queste tendenze alimentari è scarsa (il 23% darebbe la dieta vegana e il 45% quella gluten free ai propri pet).
Le motivazioni che spingono i proprietari di cani e gatti a scegliere un
alimento industriale rispetto ad un altro sono la qualità del prodotto, seguita dalla marca e dal prezzo.
Dieta vegana
Il 77% non darebbe una dieta vegana al proprio pet, perché considerata incompleta soprattutto dai proprietari di cani (41% vs 36% dei proprietari di gatti), sebbene siano maggiormente i proprietari di gatti a sottolineare l’importanza della carne nell’alimentazione del proprio pet (36% vs 31% dei cani). Il 23% di chi conosce l’alimentazione vegana la sceglierebbe per il proprio pet.
Dieta senza glutine
Tra i conoscitori della dieta gluten free i meno propensi ad adottare questo tipo di alimentazione sono i proprietari di cani e gatti tra i 7 e i 12 anni (64%) e di animali oltre i 12 anni (69%). Le motivazioni principali per cui i proprietari non si fiderebbero dell’alimentazione gluten-free sono la percezione che non sia una dieta completa (29%) e la convinzione che l’allergia al glutine sia solo un problema umano (20%). Il 45% degli intervistati darebbe un’alimentazione senza glutine al proprio amico a quattro zampe principalmente per paura di allergie (45% dei proprietari di cani e il 35% dei proprietari di gatti) e per la convinzione che il glutine non esista nella dieta naturale del pet (23% dei proprietari di cani e il 25% dei proprietari di gatti).
Dieta BARF
Anche per quanto riguarda la BARF, un’alimentazione basata su carne cruda, organi e ossa edibili, i meno propensi ad adottare questo tipo di dieta sono i proprietari di animali tra i 7 e i 12 anni (78%) e di animali con oltre 12 anni (85%). L’aspetto nutrizionale è il motivo principale per cui gli intervistati non darebbero al proprio amico a quattro zampe l’alimentazione BARF: essa viene percepita carente di alcuni alimenti e incompleta da un punto di vista nutrizionale. I proprietari di cani inoltre adducono come ulteriore motivazione la convinzione che la carne cruda faccia male al cane.
Opinioni diverse
Tra il 23% di chi adotterebbe la dieta BARF emergono i proprietari di gatti (26% vs 22% dei proprietari di cani). I proprietari di gatti utilizzerebbero principalmente la dieta BARF perché rispetta la natura carnivora del gatto (25%) mentre i proprietari di cani prediligono l’aspetto funzionale di questa dieta: 17% lo considera un pasto completo, il 17% la preferisce perché può essere certo della provenienza degli alimenti, il 15% la reputa un’alimentazione priva di additivi, mentre il 14% la considera una dieta digeribile.