Alimenti per cani e gatti dall’appetito difficile

I cibi con cui possiamo nutrire i nostri cani e gatti sono tanti e diversi. Si va dagli alimenti industriali, sotto forma di croccantini o cibo umido, a quelli casalinghi. 

A cura Specialista in Ispezione degli AlimentiDott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario

Cane e Gatto inappetente

Alcuni animali apprezzano di più un certo tipo di alimentazione, altri mangiano più o meno di tutto, mentre per altri ancora può essere difficile capire quali siano gli alimenti più apprezzati.

Talvolta può succedere che Micio o Fido siano inappetenti, vale a dire che non gradiscano il cibo che viene loro fornito. Posto che il primo passo per capire dove sta il problema deve essere comunque una visita veterinaria (ci sono diverse malattie che portano il cane o il gatto a non mangiare), quando gli animali stanno bene e rifiutano il cibo solo perché non gradiscono quello che viene loro offerto, è evidente che bisogna fare qualcosa, soprattutto per evitare un dimagrimento eccessivo.      

De gustibus

Ma quali sono gli alimenti più appetibili per i cani e per i gatti? In generale, non esistono “alimenti più appetibili” in senso assoluto, perché, proprio come noi esseri umani, anche gli animali hanno i loro gusti. Per cui ci sono animali che apprezzano tantissimo i croccantini e altri che amano gli alimenti umidi o magari quelli casalinghi.    

Il gusto e l’olfatto del cane e del gatto

Per valutare il cibo, cane e gatto si affidano principalmente al gusto e all’olfatto: un odore sgradevole o un sapore che disgusta (come gli alimenti molto amari) possono causare inappetenza, perché la mente dell’animale valuterà quell’alimento come “potenzialmente pericoloso” (è un meccanismo innato che protegge, ad esempio, dagli avvelenamenti). 

Ogni singolo animale si crea in questo senso dei “canoni di accettabilità”, che da cane a cane, da gatto a gatto, possono essere più o meno rigidi, ed è questo che porta all’accettazione o al rifiuto dell’alimento fornito.  

Gatti che mangiano nella stessa ciotola
Se gli animali stanno bene e rifiutano il cibo solo perché non gradiscono quello che viene loro offerto, è evidente che bisogna fare qualcosa, soprattutto per evitare un dimagrimento eccessivo.

Un insieme di fattori

Al sapore del cibo si possono aggiungere anche altre caratteristiche, come la consistenza dello stesso (specialmente nei gatti), lo stimolo della fame (quando è più alto, gli animali sono più propensi a mangiare), gli orari della giornata a cui viene fornito. 

Per capire quali siano gli alimenti più appetibili bisogna considerare, nel singolo animale, tutti questi fattori, e una volta compreso come si pone l’animale nei confronti del cibo ci possiamo regolare sia variando le modalità di somministrazione dell’alimento, sia variando gli alimenti stessi.

Sapore e odore

Il primo fattore su cui concentrarsi è il sapore, che è anche il più semplice da controllare. Dei cinque gusti fondamentali che l’uomo è in grado di percepire (dolce, salato, aspro, amaro e umami, detto in italiano saporito) il cane può percepirli tutti e cinque, mentre il gatto solo quattro (non ha sensibilità al dolce). 

Quelli che generalmente risultano più graditi sia al cane che al gatto sono, in ordine, l’umami, il salato e il dolce (ma è fortemente sconsigliato fornire alimenti dolci), mentre l’aspro e soprattutto l’amaro tendono a non essere graditi. Conta molto anche l’intensità dei sapori (in positivo e in negativo), che risulta più forte negli alimenti liquidi e grassi. Questo è il motivo per cui di solito gli animali preferiscono gli alimenti umidi, anche se sapori troppo intensi possono avere l’effetto opposto.    

Umami

In generale, cane e gatto tendono a gradire il sapore umami, dato dall’acido glutammico (o glutammato), aminoacido che costituisce le proteine. Si trova in abbondanza soprattutto nella carne, e anche in alcuni latticini (specialmente i formaggi stagionati, che sono molto concentrati), meno negli alimenti vegetali (è il motivo per cui croccantini poco proteici e molto ricchi di carboidrati tendono ad essere meno graditi al cane e al gatto). L’aggiunta di carne, o di pesce, o ancora di latticini come la ricotta, tende ad essere un buon aiuto da questo punto di vista.

In generale, cane e gatto tendono a gradire il sapore umami, dato dall’acido glutammico (o glutammato), aminoacido che costituisce le proteine.

Piccole dosi

Anche il formaggio può dare una mano, stimolando non uno ma due sapori (l’umami e il salato), anche se l’alta concentrazione di grasso deve spingere a fornirlo solo in piccole quantità per evitare un ingrassamento eccessivo dell’animale. Meglio quindi usarlo grattugiato nella pappa che non
somministrarlo a pezzi.    

Cozze e vongole

L’aggiunta di sale alla pappa deve essere fatta con molta moderazione (l’eccesso di sale è dannoso tanto per noi quanto per cani e gatti), a maggior ragione se consideriamo il fatto che ci sono alimenti che già contengono, come base, del sale. Un esempio tipico è il pesce di mare o i molluschi d’acqua salata (cozze, vongole) che possono essere associati ad altri alimenti anche a scopo di insaporimento.    

Cottura

Per esaltare l’aroma della pappa, è opportuno far sì che le molecole volatili possano raggiungere i recettori olfattivi del cane o del gatto. Possiamo quindi prediligere gli alimenti umidi, o anche provare a cuocere un alimento normalmente fornito crudo così da romperne le sue strutture e liberare gli odori (è esperienza comune che la carne cotta abbia un odore più intenso rispetto a quella cruda).

Per valutare il cibo, cane e gatto si affidano principalmente al gusto e all’olfatto.

Scegliere un alimento industriale più appetibile

L’insaporimento è utile, ma non utilissimo quando la base di alimento che vogliamo (o dobbiamo) fornire proprio all’animale non piace. Purtroppo l’etichetta degli alimenti industriali non aiuta granché a scegliere, perché la carne principale (per esempio, “croccantini al cervo”) non è la sola componente che definisce il sapore dell’alimento. 

Il cervo può essere stato trattato in modi diversi prima di finire nel croccantino e molto dipende da quali parti dell’animale sono state utilizzate: c’è solo la carne, ci sono le ossa o ci sono gli organi interni, come il fegato? Sono tutti fattori che determinano il sapore finale dell’alimento.

Arma a doppio taglio

Le variabili sono così tante che, in questa situazione,
l’unica soluzione è quella di procedere per tentativi, variando il più
possibile non solo gli ingredienti ma anche la marca (aziende diverse
utilizzano presumibilmente materie prime differenti), le dimensioni dei
croccantini (se sono croccantini) o magari la presenza o meno di una gelatina nelle scatolette (ad alcuni animali dà fastidio).

Negli alimenti umidi, gli ingredienti più saporiti sono generalmente gli organi interni (in particolare il fegato), ma anche in questo caso possono essere un’arma a doppio taglio: possono piacere o non piacere all’animale, che potrebbe divorarli ma anche non volerli neppure assaggiare.

Dieta casalinga: perché no!

I veterinari sconsigliano, per evitare squilibri nutrizionali, di fornire alimenti provenienti dai nostri piatti, ma è molto difficile trovare proprietari che, anche sporadicamente, non lo abbiano fatto.

Dopo aver assaggiato i nostri alimenti, quindi, cane e gatto sanno bene che il nostro cibo è più saporito del loro, e riescono a fare dei veri e propri “scioperi della fame” affinché il proprietario, per disperazione, aggiunga qualcosa di “casalingo” al loro pasto. E allora perché non valutare l’ipotesi di una dieta casalinga formulata specificamente per il vostro amico a quattro zampe?

Dieta ad hoc

Ci sono diversi veterinari in grado di formulare diete specifiche e bilanciate per cani e gatti, rispettando le loro esigenze nutrizionali e anche i loro gusti. Queste diete sono molto utili anche negli animali malati, in cui l’inappetenza può derivare magari da una dieta basata su croccantini terapeutici, utili dal punto di vista della salute ma forse non così gustosi. 

Ricordate sempre che i veterinari che si occupano di nutrizione possono fornire una dieta specifica, “cucita” sulle necessità del vostro cane o del vostro gatto: una vera e propria svolta per il vostro amico a quattro zampe… e per voi!

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