A cura di Marco Bellagamba
Razza creata e allevata da poco tempo, il Munchkin, o gatto bassotto, non è un gatto creato attraverso chissà quali mutazioni genetiche, bensì il frutto di una mutazione spontanea.
Il Munchkin è un perfetto gatto “da famiglia”: paziente con i bambini, intelligente e affettuoso, si adatta bene a convivere con altri gatti e perfino con i cani. Scopriamone origini, aspetto, carattere e come alimentarlo correttamente.
Gatto Munchkin: origini
Dagli anni ‘40 si hanno notizie di gatti con le zampe più corte della norma (ritenuti sani per più generazioni) in Inghilterra, Stati-Uniti e Russia; ma la selezione del moderno Munchkin è frutto della passione di Sandra Hochenedel, un’insegnante di musica di Rayville, in Louisiana, e della sua amica Kay LaFrance. Sandra decise di accudire una gattina incinta dalle zampe corte trovata per strada, a cui diede il nome di Blackberry.
Metà dei cuccioli di Blackberry nacquero anche essi con le zampe più corte della norma. Sandra decise di regalare un gattino maschio con questa strana caratteristica alla sua amica Kay. Il gattino venne chiamato Toulouse. Questo gatto aveva pieno accesso all’esterno, e ben presto una piccola popolazione di gatti dalle zampe corte iniziò a diffondersi spontaneamente.
Avendo il dubbio di trovarsi di fronte a una nuova razza, Sandra e Kay decisero di raccogliere il parere di alcuni esperti e in particolare della Dottoressa Solveig Pflueger, esperta giudice della TICA (The International Cat Association), per capire se il gene che provocava nei gatti le zampe corte avesse potuto causare, nelle generazioni successive, deformazioni all’apparato scheletrico e problemi di salute in generale.
Insieme al Dottor David Biller, la Dott.ssa Pflueger condusse alcuni studi e giunse alla conclusione che il gene che causava le zampe corte non causava nei gattini problemi di tipo scheletrico, come accade invece alcune volte nelle razze di cani Bassotto e Corgi.
La nuova razza comparve in televisione negli Stati Uniti nel 1991 e suscitò reazioni negative. I punti chiave della discussione sono sempre stati incentrati sull’etica dell’allevamento e sul timore di sviluppare una caratteristica dalla quale potessero derivare problemi di salute per il gatto. Tuttavia, nel 1994, la TICA decise di avviare un programma di allevamento e nel 2003 ammise la nuova razza ai campionati.
Tutt’oggi, tra le grandi associazioni catofile internazionali, soltanto la TICA riconosce la razza Munchkin, mentre ad esempio la Fife, la CFA e altre grandi associazioni credono che la razza e la selezione siano inaccettabili perché basate su un problema di sviluppo strutturale del gatto stesso. Dal lato opposto, allevatori e padroni soddisfatti affermano che il Munchkin sia un gatto perfettamente sano e per di più particolarmente adatto alla famiglia e a tutte quelle case dove non si dispone di molto spazio.
Aspetto e caratteristiche
I maschi sono di solito più grandi delle femmine. La testa è a forma di cuneo, in proporzione al corpo, gli zigomi sono alti. Le orecchie sono proporzionate alla testa, più ampie alla base, e terminano arrotondate in punta. Gli occhi sono a forma di noce, di qualsiasi colore, piuttosto distanziati tra loro, leggermente obliqui in direzione della base delle orecchie, e conferiscono al gatto un’espressione vigile. Il mento è in linea con un naso di media lunghezza.
Il profilo presenta un leggero stop, la fronte è piatta. Il collo è muscoloso nei maschi, più sottile nelle femmine. Il corpo, di ossatura media, è solido e muscoloso (specialmente nei maschi) ma mai troppo compatto, e la schiena degrada dolcemente verso l’alto dalle spalle alla coda. Il petto è solido, i fianchi sono forti. Le zampe sono corte, quelle posteriori possono essere leggermente più lunghe di quelle anteriori.
Le zampe sono rotonde e compatte, in proporzione con il corpo e devono puntare in avanti, quindi né verso l’interno, né verso l’esterno. La coda, non troppo spessa, portata eretta quando il gatto è in movimento, si assottiglia e termina in una punta arrotondata. Il mantello è compatto, un po’ meno denso nelle colorazioni uniformi, corto o semilungo, di qualsiasi colore (tratto dallo Standard TICA).
Gatto Munchkin: carattere
Questa razza si rivela attiva, curiosa, giocherellona, disposta a gettarsi all’inseguimento di qualsiasi giocattolo, ma anche capace di convivere con altri animali, perfino con i cani, e di accettare anche i bambini, purché si mostrino rispettosi.
Se probabilmente un Munchkin non potrà giungere in un solo balzo in un luogo da lui desiderato, si adopererà per farlo ugualmente attraverso una fine strategia: nessun luogo da lui desiderato rimarrà inesplorato. L’agilità di questi gatti è comunque insospettabile, ed è bene non farsi trarre in inganno dall’impatto iniziale. Altrettanto radicato è il desiderio di contatto e di coccole: molti Munchkin amano essere presi in braccio e coccolati a lungo.
Alimentazione e salute
Il Munchkin non richiede particolari attenzioni e non è predisposto a particolari malattie.
Dovremmo assicurargli una dieta bilanciata. I cibi secchi andrebbero preferibilmente alternati con cibi umidi, in modo da creare varietà. L’assunzione esclusiva di alimenti secchi può, infatti, provocare problemi alla vescica e ai reni.
Per quanto riguarda l’igiene e la salute in generale, basterà comportarsi come con qualsiasi altro micio: controlli veterinari periodici, giusta dose di attività e arricchimento ambientale e abitudini di routine come una buona spazzolata settimanale (o quotidiana nei periodi di muta) per tenere il mantello in ordine.
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