Prevenzione e cura al diabete nel gatto

Il Diabete Mellito è uno squilibrio nella produzione dell’ormone insulina (che avviene a livello del pancreas). Gli studi più recenti dicono che una prevenzione sull’alimentazione del gatto è un fattore di rischio importantissimo del diabete.

Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario

Prevenzione diabete nel gatto attenzione allo zucchero 

In natura, infatti, il pasto ideale del gatto sono i piccoli roditori. Questo regime alimentare, strettamente carnivoro, apporta il 60% di proteina, il 35% di grassi e solo il 10% di zuccheri, responsabili, come tutti sanno, del diabete.

L’alimentazione che offriamo ai gatti nelle nostre case è purtroppo molto differente: somministrando cereali, ricchi di amidi, arriviamo ad oltre il 40% di carboidrati. Questo eccesso di carboidrati comporta un picco di glucosio nel sangue subito dopo i pasti, denominato “iperglicemia postprandiale”.

Che Sete!

I sintomi del diabete sono dovuti all’eccesso di zucchero nel sangue, che manda in confusione tutto l’organismo. Essi consistono in aumento della sete e quindi della produzione di urina, debolezza, stato di torpore e vomito. A seconda della tipologia di diabete si possono avere aumento della fame o, al contrario, anoressia e perdita di peso nel lungo periodo.

La cura

In entrambi i casi di solito s’interviene iniettando insulina, ma negli ultimi anni si è visto che supportare questa terapia con una dieta specifica permette di ridurre notevolmente il dosaggio di questo farmaco e regala al micio uno stile di vita migliore.

Gli alimenti in commercio per gatti diabetici sono sia umidi sia in crocchette, in alcuni casi può anche andare bene un mangime “obesity”. Prima di acquistarlo è bene far controllare il cartellino del prodotto al veterinario per verificare che tutti i parametri nutrizionali corrispondano alle esigenze del gatto diabetico.

Le regole d’oro

Purtroppo la dieta ideale per il gatto diabetico non esiste ancora: in ogni caso gli obiettivi che dobbiamo porci quando somministriamo un alimento a un gatto con questa patologia sono tre. Primo, farlo dimagrire. Secondo, abbassare l’iperglicemia post prandiale. Terzo, stimolare l’organismo a produrre più insulina, l’ormone che regolarizza la concentrazione di zuccheri nel sangue.

Lotta alla ciccia

Prevenire è sempre meglio che curare. Se sterilizzate il vostro micio iniziate da subito a somministrargli un prodotto “light”. Contestualmente, optate per un mangime ad elevato tenore proteico (circa 45%), che favorisce lo smaltimento dei depositi di grasso, accelera il metabolismo e mantiene la massa muscolare tonica.

Un prodotto con queste caratteristiche, inoltre, contiene una bassa quantità di zuccheri (25%), per cui non sottopone l’organismo ad un eccesso di glucosio nel sangue e quindi ad un super lavoro delle cellule del pancreas, che devono produrre insulina.

Niente riso nella prevenzione al diabete nel gatto

Oltre ad agire sul peso, l’alimentazione può influenzare il metabolismo. L’iperglicemia stimola la produzione di un maggior quantitativo di insulina da parte del pancreas, costringendolo ad uno stress enorme soprattutto se il
gatto è già sovrappeso. A questo proposito, l’alimento deve contenere pochi carboidrati e molte proteine. I tipi di carboidrato più indicati sono l’orzo, il frumento ed il mais, mentre è meglio evitare il riso.

Da te è meglio

Si è visto che somministrando un alimento ricco in proteine il dosaggio di insulina da iniettare al gatto diabetico si riduce del 50%, in quanto questo tipo di dieta stimola la produzione dell’insulina direttamente dall’organismo del gatto. In alcuni casi, con una dieta con queste caratteristiche, non è nemmeno più indispensabile somministrare il farmaco insulina, per cui…proteine in abbondanza.

A tutta fibra

Le fibre vegetali sono molto importanti nella dieta del gatto diabetico perché rallentano la digestione e quindi il glucosio ingerito con l’alimento passa più lentamente nel sangue.

Inoltre, esse migliorano la risposta dell’organismo all’insulina, per cui ne basta una minore quantità per raggiungere lo stesso risultato. Infine, la fibra rende l’alimento meno calorico, per cui aiuta anche a contrastare l’obesità. Ricordatevi però: prima di controllare che il mangime del vostro micio abbia i giusti tenori di fibra, privilegiate quelli che contengono la minore percentuale di amidi e sono ricchi di proteine.

Sotto controllo

Il diabete va costantemente monitorato dal proprietario, per verificare che la dieta e l’insulina stiano facendo il loro dovere. A questo proposito vi sarà richiesto di controllare la glicemia a casa (coi “glucometri”) e di saper riconoscere i segni di iper ed ipoglicemia, in modo da comprendere immediatamente se qualcosa sta andando storto. Se tutto procede come deve, il veterinario potrà anche consigliarvi di sospendere la terapia con l’insulina e mantenere i risultati con la dieta.

I FATTORI DI RISCHIO

ETÀ: Frequente negli anziani, dopo i 7anni

SESSO: Maschi più predisposti

STERILIZZAZIONE: Favorisce l’obesità e quindi il diabete

OBESITÀ: Predispone sensibilmente

ATTIVITÀ FISICA: Più frequente in gatti sedentari

RAZZA: Burmese

TERAPIE PROLUNGATE: Con glucocorticoidi

MALATTIE PREGRESSE: Infezioni croniche della bocca (stomatite)

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