E’ la corretta tutela della salute articolare che permette al gatto di saltare, correre, cacciare e arrampicarsi in libertà. Vediamo insieme come possiamo fare per prevenire problemi che minacciano le loro articolazioni; osteoartrite (o artrosi) innanzitutto.
A cura di Paolo Morabito (DMV, LP, Vigevano – Pavia)
Osteoartrite del gatto: un’epidemia silenziosa
Nel gatto, come nel cane e nell’uomo, l’osteoartrite (o artrosi) è un problema serio e, a differenza di quanto generalmente si crede, anche molto diffuso. A dircelo sono le statistiche.
Nell’ultimo decennio i problemi alle articolazioni sono aumentati nel gatto del 150%. Tant’è che un soggetto giovane/adulto su 3 soffre di problemi articolari, specie in conseguenza di traumi (es. fratture), difetti congeniti o malattie ortopediche (es. displasie, lussazioni).
9 gatti anziani (oltre i 12 anni) su 10 devono fare i conti con una forma di osteoartrite, detta primaria. Per osteoartrite primaria si intende la patologia senza un’apparente causa scatenante se non l’avanzare dell’età; oggi considerata il motivo più frequente di dolore cronico della terza età felina.
Una sofferenza celata
Qual è allora il motivo per cui solo il 13% dei gatti con problemi articolari arriva a una diagnosi certa, e solo il 7% riceve cure adeguate?
La ragione principale è che il gatto tende istintivamente a nascondere il disagio articolare, finendo addirittura per rassegnarsi alle limitazioni funzionali e al dolore che ne consegue.
Raramente zoppica o ha evidenti disturbi di andatura. Non può, però, fare a meno di segnalare che “qualcosa non va” modificando il suo comportamento e la proverbiale abitudinarietà. Diventa, ad esempio, riluttante a saltare sul davanzale o ad arrampicarsi sugli alberi. Dedica più tempo al riposo che al gioco o alla caccia. È meno impegnato a toelettarsi o a “farsi le unghie”. Ha una decisa avversione per gattaiole o lettiere a sponde alte. E, in generale, tende a starsene più tranquillo e isolato.
Ecco perché l’osteoartrite è ancora oggi una malattia fortemente “sottostimata” e, di conseguenza, poco trattata nel gatto. I sintomi possono sfuggire all’occhio del proprietario, che magari li interpreta come segnali di ineludibile invecchiamento del gatto; senza un controllo medico, vi possono essere gravi ripercussioni sulla salute articolare e sulla qualità di vita dei nostri mici di casa, specie se avanti con gli anni.
Le 5 regole d’oro per la salute articolare del gatto
Prima regola
Per tutto quanto detto, la prima regola d’oro, per tutelare la salute articolare del nostro gatto, è capire i segnali nascosti. Vivendo quotidianamente accanto al gatto, il proprietario è in una posizione privilegiata; può accorgersi tempestivamente di quei cambiamenti di comportamento e stile di vita potenzialmente attribuibili a un cattivo stato delle articolazioni e/o alla presenza di dolore cronico.
Seconda regola
Seconda regola d’oro è pianificare regolari controlli veterinari (circa ogni 6 mesi); in questo modo il medico veterinario può verificare le condizioni di tutto l’apparato muscolo-scheletrico e indicare al proprietario le strategie per mantenerlo il più a lungo possibile in salute.
Terza regola
Il controllo costante del peso, grazie a diete bilanciate e rapportate all’età e allo stato generale di salute del gatto, è la terza regola d’oro. Oggi sappiamo che i gatti in sovrappeso o francamente obesi hanno una probabilità 5 volte superiore di andare incontro ad artrosi rispetto a quelli con peso corporeo ideale.
Motivo per cui recuperare e mantenere il peso-forma significa ridurre un carico articolare eccessivo e migliorare gli stessi meccanismi metabolici sottostanti all’osteoartrite.
Quarta regola
Come quarta regola d’oro, vale predisporre una casa a misura di gatto, specie se è anziano.
Alcuni semplici accorgimenti possono infatti rendere davvero migliore la vita al nostro micio: favorire con rampe o gradini l’accesso alle zone sopraelevate preferite; rendere più confortevole il riposo e più facile l’accesso alle cassette igieniche; incentivare il comportamento di gioco e caccia. Queste sono alcune delle proposte “ambientali” che possono attenuare il disagio cronico delle articolazioni e attutirne anche le ripercussioni su comportamento e abitudini di vita.
Quinta regola
Abbiamo infine la possibilità di mettere in atto anche una quinta regola di salute articolare. Grazie agli avanzamenti di Ricerca & Sviluppo nel settore dell’ortopedia felina, possiamo usare prodotti specifici e altamente certificati che, integrati nella dieta e associati ai classici strumenti di cura, possono davvero aiutare i gatti artrosici.
Valgono in particolare prodotti basati su una combinazione di qualità, in cui l’azione di supporto metabolico della cartilagine da parte di sostanze innovative come la membrana d’uovo è potenziata dalla capacità di riequilibrio sinoviale degli acidi grassi e dalla protezione antiossidante della vitamina E.

