La salute del cuore

Dal veterinario per la salute del cuore
Salute del cuore

Il cuore è un organo molto complesso, la sua buona salute garantisce, attraverso una ben precisa coordinazione anatomica e fisiologica, il flusso del sangue nel corpo, immettendolo nei vasi che compongono la piccola e la grande circolazione.

Rubrica a cura di A.N.M.V.I. Articolo del Dott. Alessio Arbuatti Medico Veterinario

Per i nostri pet importante la salute del cuore

Uno snodo vitale la cui salute ed efficienza del cuore possono essere oggi sempre più approfonditamente indagate. Sia durante l’esecuzione dell’esame clinico di base sia in corso di quello specialistico, avvalendosi di sempre più moderni strumenti di diagnostica a supporto dell’indagine veterinaria.

Salute del cuore da sempre al centro dell’interesse medico

Fin dagli albori della medicina, i primi studi dissettori si sono spesso concentrati sul tentativo di comprendere la struttura e la funzionalità di tutti gli elementi che compongono l’apparato cardiocircolatorio: tra tutti, i più noti sono i disegni anatomici di Leonardo da Vinci.

Nei secoli successivi si sono avvicendati numerosi ricercatori, ognuno dei quali ha apportato nuove conoscenze e modalità d’indagine. Si pensi ad Auenbrugen e Laennec che compresero il valore della percussione e dell’auscultazione cardiaca.

Nonostante nel corso dei secoli molte ricerche siano state condotte sugli animali, poche avevano fini specificatamente medico veterinari. Come emerge da un’interessante indagine storica sul tema pubblicata alcuni anni fa, la cardiologia veterinaria vede come pionieri Franz Hutyra e Josef Marek provenienti dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Budapest.

Nel libro, datato 1905 e scritto da questi Medici Veterinari, sono indagate le prime patologie cardiache descritte negli animali da compagnia. È però a partire dal 1942 con il Dott. Detweiler, da molti considerato il padre della cardiologia veterinaria, che questa tematica divenne oggetto di una continua ricerca che va avanti tuttora, avvalendosi di strumenti diagnostici e terapeutici sempre più all’avanguardia.

L’importanza della salute del cuore

Il quadro dei pet in Italia mostra un’ampia diffusione di cani, gatti e numerose specie non convenzionali. Dal punto di vista anatomico e fisiologico si parla di centinaia di specie appartenenti a classi diverse, dunque, anche evoluzionisticamente distanti: mammiferi, uccelli, rettili, anfibi.
Animali che mostrano fisiologiche differenze anatomiche, anche in termini cardiovascolari. Emerge dunque una tematica immensa, non di certo riassumibile in un articolo.

Fondamentale che tutti i proprietari abbiano la consapevolezza del valore della salute dell’apparato cardiocircolatorio dei propri pet e che questo merita la medesima attenzione con la quale ci si prende cura del proprio.

I Medici Veterinari sono il riferimento e forniranno specifiche informazioni in relazione alle classi, specie, razze e singoli esemplari considerando una vasta serie di altri parametri quali l’attitudine, l’età, le condizioni parafisiologiche ed eventualmente patologiche concomitanti. L’apparato cardiocircolatorio è uno degli elementi oggetto d’indagine già in sede di esame obiettivo generale.

Oggi è indagabile ancora più approfonditamente in corso di visita cardiologica affiancando, alle manualità cliniche di base. Gli specifici esami non invasivi (es. diagnostica per immagini), le indagini ematologiche volte anche a una possibile valutazione genetica, la ricerca di biomarker cardiaci e, infine, anche l’esame delle urine.

Si ricordi sempre che l’apparato cardiocircolatorio può essere sia la sede primaria di una patologia che secondaria, laddove si sviluppano alterazioni a seguito della presenza di malattie che insorgono per prime in altri apparati.

L’insieme di tali indagini consente di ottenere informazioni utili finalizzate a eseguire una diagnosi e mettere in atto le più opportune terapie. Nel cane e nel gatto sono conosciute numerose patologie che possono colpire il muscolo cardiaco. Nel ricordare solo alcune tra quelle più diffuse, in questi pet è possibile suddividerle in due grandi gruppi: congenite e acquisite.

Il cuore è un organo molto complesso, la sua buona salute garantisce, attraverso una ben precisa coordinazione anatomica e fisiologica

Anatomia applicata: un sistema da conoscere

Per meglio cercare di comprendere l’attività cardiaca e alcune peculiarità patologiche di questo organo, è opportuno che anche i proprietari conoscano almeno a grandi linee gli elementi che lo compongono. Grazie anche all’ausilio di modellini e immagini digitali il Medico Veterinario saprà illustrare al meglio tutte le peculiarità anatomiche e fisiologiche in relazione ai singoli casi clinici.

Il cuore è suddiviso in due porzioni: una di destra, che riceve il sangue dalla periferia del corpo e lo invia ai polmoni dove avverranno gli scambi gassosi; una porzione di sinistra, che riceve sangue ossigenato dai polmoni e lo pompa verso i distretti periferici tramite l’aorta.

Ogni porzione si compone di un atrio (camera superiore), più piccolo, e di un ventricolo (camera inferiore), più ampio, quest’ultimo deputato a raccogliere e convogliare il sangue verso la rispettiva circolazione, a seguito della contrazione ventricolare. Tra atrio e ventricolo vi sono delle valvole, nello specifico la mitrale nel cuore di sinistra e la tricuspide in quello di destra.

La faccia inferiore di queste si unisce ai muscoli papillari che sono posti sulla faccia interna del ventricolo tramite delle corde tendinee. Il cuore di sinistra e quello di destra sono tra loro divisi da un setto interatriale e da uno interventricolare che divide i rispettivi atri e ventricoli.

Una specifica e differente muscolatura, le valvole semilunari, il nodo senoatriale, quello atrioventricolare, il fascio di His, la circolazione coronarica e numerosi altri elementi anatomici e fisiologici, consentono l’esecuzione di un regolare ciclo cardiaco finalizzato a garantire una corretta circolazione e la funzionalità del cuore stesso.

Le più diffuse cardiopatie del cane e del gatto

Tra le forme più diffuse nel gatto si ricorda la cardiomiopatia restrittiva, una patologia la cui eziologia non è ancora ben definita ma per la quale sono state avanzate ipotesi, ad esempio, su base virale e immunomediata. Si caratterizza per un’eccessiva fibrosi a carico dell’endocardio o miocardio.

Tale evento impedisce la corretta esecuzione della fase diastolica (riempimento ematico) e svuotamento che si susseguono durante il ciclo cardiaco e predispone al tromboembolismo, a seguito delle anomalie del flusso sanguigno.

Vi è poi una patologia che ha dimostrato una progressiva riduzione dell’incidenza nel tempo, trattasi della cardiomiopatia dilatativa felina (DCM). Questa forma era maggiormente diffusa alcune decadi fa quando le diete non contenevano una giusta quantità di taurina, un amminoacido essenziale nel gatto. Oggi, grazie alle moderne formulazioni è divenuta più rara.

La patologia più nota nei felini è la cardiomiopatia ipertrofica caratterizzata da un ispessimento della muscolatura del ventricolo sinistro con conseguente alterazione dal corretto riempimento ventricolare, dell’esecuzione della contrazione e alterazioni anche a livello atriale.

Bellissimo Maine Coon

Possono essere colpiti esemplari di tutte le razze, ma l’incidenza è maggiore in alcune tra queste.

Nel Maine Coon e nel Ragdoll è stato individuato un gene (MYBPC3) la cui alterazione è legata alla patologia, così come osservato nel 2021 nello Sphynx (ALMS1).

Le forme congenite includono un’ampia gamma di alterazioni tra le quali i difetti del setto interventricolare e di quello atriale, la stenosi delle valvole atrioventricolari, stenosi dell’aorta e della polmonare, le forme di displasia a carico della valvola mitralica e della tricuspide. Sono inoltre note la tetralogia di Fallot e la persistenza del dotto arterioso, una connessione vascolare normalmente presente solo durante lo sviluppo embrionale.

Tali forme congenite si riconoscono anche nel cane, con un’incidenza variabile anche in relazione alle differenti razze, come sarà comunicato dal proprio Medico Veterinario. In questa specie tra le varie forme acquisite è opportuno ricordare la cardiomiopatia dilatativa e le patologie croniche valvolari. La prima, la cui eziologia è ancora oggetto d’indagine, si caratterizza per fibrosi, ipertrofia e insufficiente capacità contrattile che conduce fino a un’insufficienza cardiaca congestizia.

Tra le patologie valvolari, è ben nota la forma degenerativa a carico della valvola mitralica caratterizzata da un lento e progressivo deterioramento delle valve. A questo fa seguito nel tempo la comparsa di un progressivo reflusso sanguigno durante la fase contrattile della muscolatura della singola camera cardiaca.

Gatto dal veterinario
Gatto dal veterinario per controllo della salute del cuore

Proprietari moderni, filo diretto con il Medico Veterinario

L’apparato cardiocircolatorio può essere colpito da una serie di patologie ben più ampio di quelle qui solo accennate. Si pensi ad esempio anche a quelle che riconoscono un’eziologia neoplastica o parassitaria. Il Medico Veterinario potrà proporre controlli periodici e screening in relazione ai fattori di rischio riferibili al singolo esemplare.

Le patologie cardiache non sono sempre clinicamente manifeste e, proprio il ruolo centrale dell’apparato cardiocircolatorio, lo espone sia a malattie primariamente a carico dello stesso, sia a condizioni patologiche che colpiscono per primi altri distretti corporei.

Per tale motivo è sempre opportuno instaurare uno stretto rapporto con il Medico Veterinario curante fin dalla prima visita e seguire tutte le informazioni fornite. Anche quelle relative all’incidenza di talune forme in specifiche razze. Il proprietario non dovrà, inoltre, sottovalutare la comparsa di quei segni clinici che saranno elencati dal proprio Veterinario. E che potrebbe osservare in casa o in passeggiata vivendo giornalmente a contatto con il pet. Una precoce diagnosi è infatti sempre importante per la tempestiva messa in atto della terapia più idonea.

© Riproduzione riservata