Possono essere innescate da una cosa da nulla, pollini, acari, perfino dal cibo e quando sono comparse mandarle via è difficilissimo: le allergie sono disagi da non sottovalutare
A cura del Dott. MARCO MELOSI e della Dott.ssa SILVIA MACELLONI – Medici Veterinari ANMVI
Allergie: malattie anomale
Le allergie sono malattie determinate da una risposta anomala ed esagerata da parte del sistema immunitario.
Il sistema immunitario in genere difende noi ed i nostri amici a quattro zampe dall’attacco di sostanze estranee o organismi pericolosi tramite l’attivazione di cellule e sostanze specializzate. Quando si verifica un’allergia è perché il sistema immunitario non riesce a controllare le proprie risposte e attiva in modo abnorme la cascata di reazioni che normalmente servirebbe a proteggere l’organismo.
Esistono farmaci che tengono sotto controllo i sintomi, che possono esssere somministrati almeno nella fase acuta iniziale e in attesa di conoscere la vera causa del problema. La prescrizione spetta al veterinario, che si pronuncerà dopo aver esaminato attentamente il caso clinico.
Risposta programmata
Molto spesso a causare le allergie sono sostanze o organismi presenti abitualmente nell’ambiente (pollini, acari della polvere, proteine ingerite col cibo) e che di per sé non sarebbero pericolosi. Il sistema immunitario poi, essendo programmato per mantenere un ricordo dei propri “nemici”, si riattiva immediatamente ogni volta che l’organismo entra di nuovo in contatto con la sostanza che lo ha fatto attivare la prima volta. Ecco perché le allergie, una volta innescate, sono di semplice ricomparsa!
Aggressivi
Il sintomo che più di frequente compare durante le allergie è il prurito, che
accompagna nella maggior parte dei casi una dermatite più o meno grave. Ma possono essere presenti anche disturbi respiratori e gastrenterici.
Il gatto, inoltre, modifica il proprio comportamento a causa del fastidio causato dalla reazione allergica: può essere più nervoso e aggressivo oppure tendere ad isolarsi.
Talvolta i gatti con prurito e dermatite si leccano e si strappano aree vaste di mantello e il problema può con il tempo modificare il comportamento del micio innescando stereotipie (patologie comportamentali, sempre comunque da tener presenti nella diagnosi differenziale). A volte l’allergia si manifesta solo in alcune zone del corpo: un esempio sono le otiti ricorrenti su base allergica molto frequenti nel cane ma presenti anche nel gatto.
L’atopia è una predisposizione (si pensa ad una causa genetica) all’allergia nei confronti di determinate sostanze. Le manifestazioni più frequenti sono cutanee: depilazioni causate dal leccamento e dal grattamento, placche e croste disseminate sul corpo.
Allergici si diventa
Alcuni animali presentano reazione allergica ad un solo allergene, ma più spesso purtroppo i nostri animali sono allergici a diverse sostanze contemporaneamente: ciò rende più difficoltose diagnosi e cura.
È importante premettere che allergici non si nasce (con alcune eccezioni) ma si diventa: dunque un gatto che non è mai stato allergico a un cibo o ad un polline può diventarlo sensibilizzandosi alla sostanza nel corso del tempo.
Parassitati
Le cause più frequenti di allergia nel gatto sono diverse. Le pulci sono una di queste. Se il vostro gatto si gratta e si mordicchia insistentemente, la prima cosa da accertare è che non abbia pulci. Alcuni gatti sono allergici alla saliva di questi parassiti e basta anche una loro minima presenza sul manto per causare reazioni allergiche con arrossamenti, prurito, dermatite miliare, fino ad arrivare a pustole causate da infezioni secondarie.
Spazzolando un micio parassitato da pulci su un panno bianco in genere è possibile veder cadere dei piccoli agglomerati nerastri (feci delle pulci): in questo caso è necessario, prima di pensare a qualunque altra causa di dermatite, sottoporre l’animale a trattamento antiparassitario (consigliato sempre dal vostro veterianario, che potrà prescrivere l’antiparassitario più
indicato per taglia, età, stato di salute, patologia).
La terapia dipende ovviamente dalla causa. Se tener sotto controllo l’allergia da pulci è relativamente facile (relativamente, perché eliminare totalmente le pulci non è cosa da poco), guarire da un’allergia alimentare può essere faticoso (soprattutto perché il gatto a volte proprio non vuol mangiare ciò che gli somministriamo!)… e risolvere un’allergia da contatto o inalatoria può diventare un’impresa!
Pappa… da vomito
L’allergia alimentare è l’allergia nei confronti di una o più componenti, in genere proteiche (animali o vegetali) contenute nel cibo. La manifestazione principale anche qui è il prurito, accompagnato da dermatite e perdita di pelo. Possono comunque essere presenti disturbi gastroenterici talvolta importanti come diarrea e vomito. Per diagnosticare un’allergia alimentare è necessario ricorrere a diete che utilizzino proteine che l’animale fino a quel momento non ha mai ingerito.
In tentazione
Esistono diete specifiche in commercio ma è possibile anche somministrare una dieta casalinga preparata ad hoc: il veterinario potrà suggerire la soluzione più adatta. È necessario seguire strettamente la dieta per almeno 6-8 settimane, senza mai cadere nella tentazione di dare al micio cibi diversi, per poter essere sicuri di aver individuato nell’alimentazione la causa dell’allergia.
Se dopo questo periodo il gatto sarà migliorato potremo pensare a una causa alimentare: inizieremo allora ad aggiungere via via un ingrediente alla volta dell’alimentazione precedente e vedremo a quale il gatto reagisce. Il tutto, chiramente, deve essere monitorato dal veterinario.
Stagionale
Anche l’allergia da contatto si manifesta con dermatite e prurito. Possono essere comunque presenti anche sintomi respiratori e gastroenterici. In genere il gatto diventa allergico a detergenti, profumatori o materiali utilizzati per l’arredamento.
L’allergia inalatoria invece è legata a pollini, quindi prevalentemente a comparsa stagionale. Talvolta può essere presente insieme ad altre cause allergiche: in questo caso avremo un’allergia presente tutto l’anno ma che peggiora in alcune stagioni. I sintomi sono sempre gli stessi: prurito e dermatite, sintomi respiratori, problemi gastroenterici.
Tanta pazienza
Non è facile diagnosticare la causa dell’allergia. Talvolta il percorso da seguire è lungo e faticoso. Per i proprietari può essere difficile capirlo ma è necessario tener duro e seguire strettamente le indicazioni del veterinario: talvolta si possono effettuare test dermatologici o ematici piuttosto sicuri ma altre volte è necessario andare per esclusione ed aver pazienza.